XVIII capitolo✔️✔️

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Sono occupata a decidere che vestiti indossare, quando la porta viene aperta e richiusa silenziosamente, due braccia forti mi circondano la vita e mi tirano a se.
Il profumo di Sebastian mi inonda le narici e sento i suoi baci umidi sulla superficie del collo, li posa delicatamente mentre mi stringe il fondoschiena e sussulto sorpresa.

<<Sebastian! Che cosa fai! >> Gli chiedo divertita.

<<Ti coccolo perché?>> Chiede angelicamente, sbatte gli occhi verde salvia in modo allusivo mentre fa una faccia buffa.

<<Perché io questo non lo trovo coccolare ma tentare...>> Sussurro l'ultima parola ma gli scocco un occhiata maliziosa sapendo che grazie il nostro udito lui possa sentirlo lo stesso, inizia a tossicchiare quasi strozzandosi con la saliva e io ridacchio compiaciuta.

«Che credevi: solo i maschi possono essere degli ottimi tentatori?» Sbatto gli occhi dolcemente mentre appoggio le mani contro i muscoli del suo petto.
<<Di certo sai come farmi impazzire» Sottolinea leccandosi le labbra, mi stacco velocemente mentre ricordo le parole di Artemide.

«Tesoro così mi lisunghi ma ti vorrei ricordare che mi hai ignorata per ben sette mesi, se non erro- e non è così» Sottolineo, non riesco a provare rancore verso di lui nonostante mi abbia fatto stare veramente male in quel periodo.

Lui si lascia andare ad un sospiro mesto e pesante, come se ne sentisse il peso.
«Ne parliamo dopo, la tua sorpresa ci aspetta» Poi mi guarda meglio, noto una sua occhiata ostile verso la maglia a maniche lunghe aderente di color bordeaux.

«Sei troppo succinta... Non vorrei uccidere uno del branco per averti guardato troppo» Sussurra, se fosse un umano a quest'ora si ritroverebbe atterrato a qualche metro di distanza, nessuno può decidere cosa io possa indossare oppure no per puro possesso.

« Se smetti di indossare i dolcevita che ti fasciano alla perfezione allora mi cambio...» Sorrido vittoriosa «-So difendermi da sola e non puoi decidere cosa io possa o non possa indossare» Gli ringhio contro nonostante la mia lupa non approvi.

« Va bene, ti capisco, so che non serve fare il gelosone possessivo ma mi è inevitabile, non piacciono neppure a me i tipi possessivi, indipendentemente se siano maschi o femmine» Mi sorride caloroso mentre abbassa gli occhi e punta la leggera scollatura.

« Ma ora che mi ci fai pensare, quella maglia ha i suoi lati positivi...» Sbuffo sconcertata e leggermente divertita.
«Andiamo su- e non guardarmi il sedere» Gli rifilo un occhiataccia mentre fischietta innocente ma ghigna mostrandomi leggermente i canini con un sorriso compiaciuto.

Mi accompagna fuori dalla casa-branco con una mano posata sulla schiena e ci dirigiamo nel bosco dove noto una collinetta con un bellissimo albero dal tronco biancastro e dalle foglioline bluastre simile alla tonalità del Mar Mediterraneo che ho visto in molti libri, i rami sono sottili e si diramano fitti in molte direzioni formando una cupola, dei fiori magnifici bianchi e blu di vari tonalità lo abbelliscono.

« Strano non dovrebbe essere già fiorito...» Penso ad alta voce, lui posa una coperta cobalto sul prato verde e un cestino da picnic.

« È una specie di ciliegio molto raro, come noti i fiori sono blu elettrico e le foglie azzurre, i frutti sono solitamente di color nero, una rara varietà nata come dono per la nostra Madre eterea» Sorride e si siede comodamente su dei cuscini molto grandi, mi siedo davanti a lui e a quel ben della Dea: focaccia genovese fumante, mele rossicce e dall'apparenza gustose, cannoli siciliani e una bottiglia di succo di frutta rossa e  una di acqua. 

«Okay: dove sta l'inganno?» Chiedo facendo su e giù con le sopracciglia, lui ride scuotendo divertito la testa.
« Nessun inganno, volevo passare del tempo con te... So già che mi chiederai perché ti abbia ignorata per ben sette mesi e credo sia il momento di dirtelo... Siamo in guerra» Sbotta lui alla fine, le mani tra i capelli che scompigliano i capelli color del grano dorato arruffati ed emette un ringhio sommesso, gutturale.

« Mi spieghi...?» gli chiedo con calma, avvicinandomi gli alzo il mento con la punta delle dita rosee affusolate e sento la sua barriera mentale cadere.

«Scusa se ti ho nascosto questa cosa per così tanto tempo, avevo una paura tremenda di perderti, così ho pensato che se non avessi scoperto niente magari sarebbe stato impossibile per te combattere» Confessa mentre noto i suoi occhi farsi acquosi, gli accarezzo il braccio dove la manica panna è alzata e sento i suoi brividi, riesco solo a concentrarmi su questo: sono io a provocarli! Sorrido come un ebete e lo noto guardarmi curioso, gli indico il braccio dove appariscenti percorrono la sua pelle dorata.

«So che adori i miei brividi ma stavamo parlando seriamente» Mi fa notare senza nascondere un sorriso «-Probabilmente penserai che io sia uno stupido, egoista, maschilista, stronzo e tutte quelle cose lì ma finché io riesca a tenerti al sicuro potrai anche pensare di abbandonarmi, che io sia un traditore e tutto il resto ma ti prego di non rischiare la vita, preferirei degli insulti e la tua lontananza sapendoti al sicuro che averti morta» Le lacrime iniziano a sgorgare dai suoi bellissimi verdi boschi, sospira distrutto mentre mi fermo ad osservarlo.

Non credo di aver mai visto un alpha piangere, nelle sue luccicanti giade sento una forza oscura che mi attrae dolcissima, così senza pensarci mi spingo sopra di lui gli allaccio le braccia al collo e lo bacio, gli chiedo per prima l'accesso e lui me lo concede, apro gli occhi e noto il naso arrossato, le lacrime asciutte e le guance a fuoco, richiudo le palpebre per godermi quel momento: intriso di angoscia, rabbia, dolore, passione, amore e dolcezza.

Dopo un eternità fatta di baci dolci, rabbiosi, passionali e dal sapore agrodolce, riusciamo a staccarci e riprendere fiato. Posso sentire il suo sapore di menta tra le labbra che sicuramente saranno arrossate e gonfie per i morsi dolci che mi ha regalato.

I suoi bellissimi diamanti sono in bella vista ma hanno delle sfumature rossastre, sicuramente per il pianto e per l'eccitazione del momento eterno.

« Sarà meglio mangiare, anche se ormai  si sarà congelato il pasto» Ridacchia e gli tolgo definitivamente le tracce salate delle lacrime con una salvietta bagnata, lui sorride felice e faccio lo stesso.
«Io non ho più fame, dopo la colazione abbondante di stamattina e ciò che sono riuscita a mangiare  ho solo voglia di riposare ma domani lo mangerò sicuramente» Mi tolgo stando attenta dal suo addome e mi alzo, lui si alza dopo di me e mettiamo tutto al suo posto nel cestino, camminiamo taciturni fino a casa ed io salgo nella sua camera, o meglio nostra, visto che mi ha letteralmente fatta trasferire nelle sue stanze.

Mi svesto e resto in culotte e reggiseno, cammino sul pavimento freddo.

Mentre frugo nella sua parte d'armadio sento dei baci roventi posarsi sul mio collo e mi giro abbracciandolo catturando successivamente le sue labbra, il bacio si fa più profondo e non so come mi ritrovo le sue mani che in un altro momento taglierei che mi stringono il fondoschiena, stranamente piacevoli, arrivati sul bordo del letto mi ritrovo sotto di lui e lì l'amore che ci lega trova la via di dimostrarsi.

"Love will find a way
Anywhere I go
I'm home
If you are there beside me
Like dark turning into day"

(' The Lion King 2'
Love will find a way)

* "L'amore troverà una via
Ovunque io vada
Sono a casa
Se tu sei lì accanto a me
Come l'oscurità che diventa giorno"

* 'Il Re Leone 2' ,
L'amore troverà una via

*Capitolo completamente revisionato ✔️✔️

The Phoenix: La Prescelta della Dea LunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora