Mentre ci incamminiamo verso l'uscita riesco a sentire chiaramente delle voci sinistre che mi ghiacciano il passo, io e la nonna incominciamo a guardarci attorno e riesco a spostarla in tempo dalla traiettoria di una freccia che finisce per conficcarsi nel tronco di un albero, la punta in argento intinta di cera rossa.Iniziamo a correre e nonostante l'età che dimostra riesce a tenere il mio passo, entriamo di corsa nel territorio e due sentinelle ci guardano stupiti.
<< Màni Aleu...>> Sospira solo uno dei due ma entrambi si inchinano al suo cospetto, gli occhi lucidi che spiccano nel volto.
<< Presto, avvertite mio figlio del nostro arrivo!>> Ordina decisa ma sorride ad entrambi appena si alzano.
L'uomo magrolino chiude gli occhi e inizia una conversazione mentale con mio padre, dopo vari minuti ci guarda serio e professionale quasi come se non ci riconoscesse e non fosse quasi scoppiato a piangere qualche istante prima.
<<È meglio raggiungerlo nel suo ufficio>> Si allontana con noi dal perimetro, conducendo il passo.
A passo svelto raggiungiamo l'ufficio ai piani alti, la porta è di semplice legno bruno e la maniglia in ottone riporta delle incisioni runiche in bassorilievo, una targhetta inchiodata sul uscio riporta la scritta Fenrir Jackall in corsivo.
Mia nonna la spalanca ed entra felice nello studio che è costruito in lunghezza: le spaziose pareti in legno scuro sono abilmente intagliate e ai loro lati sono posizionate delle ampie librerie munite di luce che grazie ad una scala terminano nei due balconcini ai lati della stanza, una scrivania in mogano con due lampade retró dal vetro arlecchino modellato e una sedia dietro di essa con l'imbottitura in velluto blu avio, sotto alla finestra in un vetro colorato (che rappresenta un lupo che ulula alla Luna) dai toni scuri troviamo un tavolino rettangolare di vetro e metallo scuro circondato da una penisola in velluto in tinta con la sedia e legno scuro.Mio padre ci guarda a braccia conserte e i suoi occhi sono incandescenti, fissano la madre distaccati e freddo ma sono certa delle sue emozioni sotto lo strato di gelida diffidenza.
<<Ehi...>> erompe così Aleu, l'imbarazzo è palpabile nell'aria ed è in contrasto con le emozioni che dimostra l'alpha.
<<Mi devi una spiegazione, sei qui anche per questo>> La informa lui.Con un gesto meccanico della mano ci indica formalmente di sederci sul divano e così facciamo, però mentre gli passo accanto mi dà una carezza sulla testa e mi sorride piano come per farmi capire di non avercela con me.
Dopo esserci seduti lui versa in un bicchierino del rum e si appoggia con la schiena alla libreria, giocherella con il bicchiere e osserva il liquido dorato al suo interno.
<<Spiega>> Non è una domanda ed ha abbandonato le formalità del caso, porta il bicchiere alle labbra prima strette in una smorfia stizzita e lo versa in gola con uno scatto veloce, la sua espressione non cambia minimamente, io se avessi bevuto così velocemente quel superalcolico starei a soffocare in tinta cremisi, lo mette via e la guarda.
<<Quasi 127 anni fa ho avuto una visione ed in seguito a questa ho firmato un accordo senziente con la nostra Dea. Nel sogno una coppia di cervi scuri durante l'ascesa del satellite viene sacrificata ai demoni su un altare da cui essi potranno vagabondare in libertà sulla Terra ed estingueranno le varie specie esistenti, stanno organizzando una rivolta come sarai ben a conoscenza ma non è tutto, una Fenice dal manto albino iniziò a sanguinare e il cielo pianse cremisi. Io in tutti questi anni sono diventata una ninfa, ho osservato i loro movimenti e servito nostra Madre nel bene e nel male>> Ci spiega serenamente, guarda mio padre con infinita dolcezza e lo studia attentamente come non ha potuto fare in tutti questi anni.
<<Quindi ora sei ritornata,perché?>> Le domanda affilando lo sguardo.
<<Ho terminato il mio compito e finalmente sono potuta tornare qui da voi... Fra qualche giorno partirò per raggiungere tuo padre e vedrò di convincerlo a ritornare qui per aiutarvi>> Fissa il figlio in una muta lotta di sguardi, sfidandolo a contraddirla, poi mi sorride tornando a guardarmi. <<Ma ora andiamo, non vedo l'ora di scoprire come si sono fatti grandi i miei altri nipotini e se la mia dolce Annie è rimasta quel bel fior di loto>> Trilla entusiasta per poi alzarsi.
<< Bene, andiamo... sono nel nostro loft>> Rilascia con un sospiro papà.Appena entriamo nel piccolo salottino posso notare Tommy che legge un libro dalla copertina rosso sgargiante ben accomodato sul divano a U, Julio invece ha il capo reclinato e scrive su un telefonino seduto ai piedi del sofà -ed entrambi ci ignorano forse perché non sanno chi sia la donna al mio fianco-, mentre la mamma e Sam ci fissano seduti al tavolo posto nell'angolo della sala.
Si alzano sorridendo, poi entrambi abbracciano la nonna che li accoglie felicemente.<<Il mio piccolo leoncino...>> Mormora con occhi lucidi mentre stringe il ragazzo <<Quanto sei cresciuto, sei un lupo adulto ora...>> Gli scompiglia i capelli e passa alla mamma stringendola dolcemente.
<<Come sei bella figliola, nonostante gli anni sei sempre il mio dolce fior di loto>> Le dice tenendole la mano tremante.
<<Mamma...>> Mormora lei e piange rumorosamente.
Lei le accarezza la schiena e le rivolge un sorriso pieno di amore.<<Ma ditemi, dove sono i miei ometti?>> Fa finta di non vederli mentre loro si lanciano ad abbracciarli contenti dopo che papà ha sussurrato loro l'identità della ex ninfa.
<<Siamo qua, siamo qua!>> Urlano felici ed Aleu posa dei baci sulla loro nuca.Dopo aver finito di abbracciare anche mio padre si rivolge a me e sorridendo mi fa un occhiolino a cui io annuisco impercettibilmente.
Così allarga le braccia in mia direzione e mi stringe dolcemente facendomi qualche carezza sulla testa dopo che mi sono fatta abbracciare.
<<Ecco, qui, la nostra fenice>> Soffia docilmente, la sua frase è carica di sottintesi.
<<È un piacere conoscerti, nonna>> Lei mi guarda attentamente e sorride asciugando una lacrima dal mio volto.<<Siiamo state attaccate>> erompe la precedente Máni così quando Tommy e July escono richiamati da alcuni loro amici che li invitano ad andare con loro in giardino per giocare.
*Capitolo completamente revisionato ✔️✔️
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The Phoenix: La Prescelta della Dea Luna
Người sói"L'ombra della Fenice si posa sulla vostra testa, la preda diventa predatore, chi non si sottometterá cadrà sotto il prepotente tocco delle sue flebili piume, a mezzanotte quando le tenebre saranno totali, il suo sangue caldo si poserá sulla col...