s e e s a w

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uscimmo con la speranza di togliere di mezzo quell'aria di disagio creatasi poco prima per delle stupide piccole parole

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uscimmo con la speranza di togliere di mezzo quell'aria di disagio creatasi poco prima per delle stupide piccole parole. 

minho azzardò, ancora un volta, a prendere la mano di jisung, e stringerla tra la sua, mentre nello stomaco di jisung presero vita un'infinità di farfalle che lo portarono a guardare le loro mani intrecciate e sorridere segretamente coperti un po' dal poco buio ancora presente attorno a loro. 

" come ti senti? " chiese il maggiore in un piccolo calmo sussurro

" me l'hai già chiesto hyung " gli rispose il biondino riportando gli occhi su quelli di minho

" era da tanto che non mi chiamavi così jisung " puntualizzò il moro 

" era da tanto che non ti chiamavo punto " " vero " il sorriso di jisung cominciò piano piano a sparire lasciando che le sue dita scavassero un po' nella pelle di minho 

" perché stringi? " " scusami " " perché stringevi ti ho chiesto, non ti ho detto che mi faceva male " " è venuto spontaneo scusami " " jisung guardami "

minho in breve tempo fece portare l'unica mano libera sulla mascella del minore facendo scontrare i loro sguardi e facendo si che entrambi, ancora una volta, sentissero le farfalle farsi protagoniste dei loro pensieri. minho si perse tre secondi a focalizzare gli occhi del biondo, erano socchiusi, ma pieni di stelline, e ci si perse tanto da dimenticare il motivo del suo tocco sulla sua guancia, volendo fare di più. minho portò lo sguardo al naso di jisung sfiorando lo zigomo con il pollice per poi arrivare alle labbra e guardarle intensamente. 

jisung a sua volta seguì il tragitto dello sguardo del maggiore e lo portò leggermente indeciso anch'esso sulle labbra rosee del maggiore, proteso un po' verso di lui. senza staccare gli occhi dalle labbra del minore minho strinse la mano che aveva tra le sue, deciso a fare un passo in più. 

" sei sicuro? " " penso di si " suonò più come una preghiera 

occhi, labbra, occhi, labbra, occhi, labbra, occhi, labbra, occhi, labbra e ancora occhi, labbra, occhi, labbra per un'illimitata durata. 

si avvicinarono piano e sotto una piccola luce, senza persone attorno, in un piccolo parchetto, senza vergogna o paure, jisung diede il suo primo bacio. 

𝘀𝗶𝗰𝗸 | 𝗺𝗶𝗻𝘀𝘂𝗻𝗴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora