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" ... abbiamo chiamato un tuo amico o almeno una persona che passa a farti visita così starà attento che mangi tutto " " v-va bene ... posso sapere chi è? " " un certo minho " " oh .. "

fu quell'ultima frase che fece congelare il corpo di jisung, che inconsciamente gli fece abbassare lo sguardo e mordersi il labbro, l'idea di dover mangiare non gli andava a genio, se poi con davanti minho ancora meno, e se gli fosse venuto un conato di vomito? avrebbe solo fatto preoccupare inutilmente il moro.

ringraziò il dottore dell'avviso e quest'ultimo uscì dalla stanza, lasciando jisung con l'ansia a mille. Inutile dirlo che si risdraiò nel letto, poggiando il telefono sulle gambe e aspettando che assieme al cibo arrivi pure il moro.

***

il vibrare del suo cellulare fece tornare alla realtà minho, che poco prima si era perso a fissare una coppietta nel suo locale, si chiedeva come fosse possibile che nel suo cafè ci fossero ogni giorno nuove coppiette. tralasciò i suoi pensieri per concentrarsi alla chiamata ricevuta.

sul display c'era un numero non da lui salvato, cosa che lo portò a pensare fosse uno dei soliti call center, per questo non rispose e si riprese a guardare quella coppia. dopo pochi secondi però il telefono risuonò, facendolo rendere conto che forse non fosse un call center, accettò quindi la chiamata e mise il cellulare all'orecchio.

rispose dopo qualche secondo con un semplice pronto a cui rispose una foce familiare.

" salve chiamo dal gangnam yonsei sarang hospital, lei è lee minho? " " si sono io cosa le serve "

minho riconobbe la voce del medico con cui aveva parlato due giorni prima per sapere un po' come stesse han, ed il fatto che adesso lo avesse chiamato gli mise abbastanza ansia.

" servirebbe che lei venisse qui, il paziente han jisung, da quanto letto nella diagnosi agli esami, è peggiorato mettendosi in una situazione abbastanza grave. non vorrei che fossi io a dirle i dettagli, piuttosto che lo faccia il suo amico. questa sera dovrebbe mangiare ma i medici in turno sono tutti notturni quindi nessuno potrebbe vedere se effettivamente il ragazzo mangia, per questo abbiamo pensato che potrebbe venire lei, così poi ci dirà se ha finito il suo pasto "

quel discorso congelò le mani di minho, che ora, con le bocche bianche dalla rabbia, stringevano il telefono quasi tremando. risponde in modo affermativo e subito, senza avvisare nessuno, lasciando casa così com'era, si diresse all'ospedale, intenzionato a fare quattro chiacchere con il minore.
Non ci mise molto ad arrivare, essendo l'edificio non così lontano da casa sua. scese dall'auto e, quasi correndo, entrò nell'ospedale, dirigendosi alla stanza la cui porta era spalancata, per questo entrò subito senza bussare, spaventando il ragazzo steso sul letto con le gambe incrociate, facendogli fare un salto e quasi facendolo cadere all'indietro. ed infatti fu così visto che il biondo, quando gli si parò davanti la figura di minho cadde all'indietro sbattendo la schiena sul bordo del lettino e quasi sbattendo la testa sul muro.

𝘀𝗶𝗰𝗸 | 𝗺𝗶𝗻𝘀𝘂𝗻𝗴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora