Capitolo 11

1.8K 61 16
                                    

«Ti succede spesso?»Mi chiede.

«Cosa?»

«Attacchi di panico.»Specifica mentre viene verso di me sul divano.

«In realtà è stata la prima volta per me.»Ammetto ricordandomi ogni particolare di come sono sentita e al solo pensiero di poterne avere un altro rabbrividisco.

«È stato a causa di quei idioti?»Chiede riferendosi sicuramente ai ragazzi.

«No è una cosa personale.»Dico io sospirando.

«Come stai?»Gli chiedo seriamente preoccupata per ciò che è successo la volta scorsa,sembrava molto turbato e al momento sulle sulle nocche ci sono delle bende.

«Hai avuto un attacco di panico,sei svenuta e chiedi a me se sto bene?»Chiede ironico.

«Mi dispiace per quello che ha detto Nathan,non aveva il diritto di dire qualcosa di tuo personale in quel momento.»Gli dico sincera.

Il suo silenzio mi fa capire che non ne vuole parlare così sospiro cambiando argomento.

«Perché non sei venuto a scuola?»

«Vedo che continui a monitorare i miei movimenti.»Dice con un sorriso fastidioso.

«Ero semplicemente preoccupata e no non mi interessa cosa fai.»Dico sulla difensiva.

«Sei sicura non ti interessi,davvero?»Chiede mentre la sua mano sfiora la mia fronte per poi mettermi un ciuffetto di capelli dietro il mio orecchio.

Di nuovo quella strana sensazione che si espande sul mio petto facendomi battere forte il cuore.

«S-Si.»Balbetto notando che è troppo vicino a me.

Vedo che la sua mano scorre sempre più in giù facendomi spalancare gli occhi dalla sorpresa,ma che sta facendo?

Afferrata la mia mano e la alza.

«C-Che fai?»Gli chiedo con il cuore in gola mentre mi abbassa la manica della felpa.

«L'ho detto che sei un'incosciente,l'hai messa la crema sul livido?»Mi chiede con un sopracciglio alzato.

Faccio passare immediatamente il mio sguardo sul livido e noto che si è scurito leggermente.
Almeno i segni che aveva lui sono quasi del tutto spariti tranne sul labbro inferiore dove c'è ancora un taglietto ed è un po' gonfio.

«Me lo sono dimenticata.»Dico colpevole abbassando la testa imbarazzata.

«Dove è?»Mi chiede alzandosi facendomi sentire un improvviso senso di vuoto.

«Cosa?»Chiedo confusa come se fossi appena stata risvegliata da un lungo sonno.

Ero così concentrata sul momento da non riuscire nemmeno a rendermi conto di cosa veramente succede.

«La crema.»Dice ovvio.

«Oh non importa la metterò dopo.»Dico io sperando che si risieda.

La crema sta in camera e non sarebbe un grosso problema se solo non fosse totalmente disordinata.
Stavo iniziando a fare il 'cambio stagione' quindi la camera è totalmente sotto sopra.

«Me lo dici o devo trovarla da solo?»Chiede sbuffando.

«In camera.»Dico arrendendomi all'inevitabile,se c'è una cosa che ho capito in questi mesi di Ashton è che è una testa dura,se non si fa come dice lui non va bene.

𝖶𝖨𝖳𝖧 𝖸𝖮𝖴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora