Capitolo 16

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Si allontana da me e si dirige verso il letto iniziando a togliersi le scarpe.

«Cosa stai fac-Ashton!»Strillo girandomi velocemente dall'altra parte quando inizia a togliersi la maglietta.

«Andiamo mi hai gia visto quasi nudo.»Dice.

«C-Cosa stai facendo esattamente?»

«Dormo?»Mi chiede ovvio mentre io mi giro verso di lui notando che si è messo sotto le coperte o almeno per metà,il suo petto è totalmente in bella vista come la volta precedente,i suoi tatuaggi sono spettacolari,mi affascinano.

«Qui?»Chiedo confusa.

«Si quindi ti consiglierei di venire a farti anche tu una bella dormita.»Dice chiudendo gli occhi.

Rimango per un po' immobile in mezzo la stanza,devo ancora assimilare il tutto,non può presentarsi qui pieno di ferite e non spiegarmi nemmeno come se le è procurate.
Non lo trovo giusto.

Sento uno sbuffo da parte sua che mi sveglia dai miei pensieri.

«Vieni o devi proprio farmi alzare?»Chiede con tono lamentoso,sembra un bambino in questo momento.

Un sorriso si forma sulle mie labbra mentre penso a cosa fare.

«Beh allora credo andrò nell'altra camera.»Gli dico mentre lui alza un sopracciglio,a differenza di quella volta a casa sua qui non siamo costretti a dormire nello stesso letto,c'è camera di mia madre che non è stata mai usata se non una volta,già mia madre..chissà cosa starà facendo e come le verrebbe un colpo nel sapere che c'è un ragazzo nel mio letto.

«Faccio saltare in aria la casa se non vieni ora.»Dice facendomi spalancare gli occhi mentre poso il mio sguardo da ogni parte,non lo farà veramente giusto?

«Sei serio?»Chiedo mentre lui sbuffa nuovamente.

«Vuoi lasciarmi qua ferito da solo?»Cerca di persuadermi.

«No ma-»Inizio dire per poi bloccarmi quando si alza con malavoglia dirigendosi verso di me.

«Che c-aiuto!»Urlo mentre mi sento sollevare ritrovandomi a guardare il pavimento.

«Ora stai zitta e dormi.»Dice mentre mi poggia sul letto facendo anche lui lo stesso.

«Va bene.»Sospiro arrendendomi mentre lui fa un sorriso di vittoria.

Mi metto sotto le coperte facendo attenzione a lasciare distanza tra i nostri corpi.

«Senti..»Inizio a dire dopo pochi minuti di silenzio vedendo che anche lui era ancora sveglio.

«Cosa vuoi ora?»Chiede scorbutico.

«Antipatico.»Borbotto per poi continuare.«Mi dici cosa ti è successo per favore?»

«No.»Dice secco.

Da piccoli vi hanno insegnato che basta un per favore ed avrete ciò che volete?Bene è una bugia,un'enorme bugia.

«Non puoi piombare qui alle sette del mattino e non dirmi che ti è successo,non dopo avermi detto che saresti stato bene.»Dico quasi in un sussurro.

𝖶𝖨𝖳𝖧 𝖸𝖮𝖴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora