08| problemi a san valentino

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Tra tutti i cambiamenti che sono avvenuti intorno a lei negli ultimi quattro mesi, vedere festeggiare la festa di San Valentino come qualcosa di più di un'altra giornata a scuola è rinfrescante.

Nastri rossi e rosa corrono da un lato all'altro del corridoio, creando degli intrecci tra di loro. Cuori di tutte le dimensioni e colori sono appiccicati su quasi ogni superficie. Cartelloni con dichiarazioni d'amore sono appesi ai muri, e più avanza nel corridoio, più spesso vede dei gruppi di studenti dichiararsi davanti ad essi.

Una sensazione di calore la avvolge completamente, e nonostante fuori dalle mura della scuola il tempo non sia dei migliori, e il vento fischia tra i rami degli alberi spogli; l'interno della scuola è caldo e accogliente.

"Hai già mandato le tue rose?" Milo compare accanto a lei, e Cassandra sussulta sul posto.
I suoi occhi scattano dalle decorazioni attorno a lei al ragazzo, solo per vederlo ridacchiare divertito.

"Vorrei che la smettessi di comparire alle mie spalle" mormora lei, e gli lancia un'occhiata torva.

"Non posso. E' troppo divertente" continua a ridere anche quando gli arriva una leggera gomitata.

I due continuano a camminare verso i loro armadietti, e le parole del ragazzo ritornano nella sua mente.
"Cosa intendi per rose?"

Milo la guarda confuso, come se quello di cui sta parlando fosse ovvio.
"Puoi mandare delle rose il giorno di San Valentino. E' un'iniziativa della scuola" spiega con tono confuso.

"Non l'hai mai fatto?" continua subito dopo, quando vede che l'espressione di Cassandra è diventata ancora più confusa.

"Non ne ho mai sentito parlare," mormora lei, mentre guarda di fronte a sé. "Non era qualcosa che si faceva cinque anni fa"

"Allora non c'è momento migliore per recuperare il tempo perso" l'espressione confusa di Milo passa ad una eccitata in pochi secondi. Avvolge un braccio attorno alle sue spalle, ed entrambi cambiano completamente direzione. Al posto di andare verso i loro armadietti, si dirigono verso la palestra.

"Dobbiamo sbrigarci. Le rose finiscono sempre prima della prima campanella" le spiega e allunga il passo.

Cassandra fa fatica a mantenere la sua stessa velocità, ma non può rallentare perché la presa attorno alle sue spalle non le permette di allontanarsi dal moro.

"Dove stiamo andando?" chiede lei, ma prima che riesca ad ottenere risposta, Milo apre con una spalla le porte della palestra.
Spalanca gli occhi di fronte a tutto quello che vede.

Quattro lunghe file di tavoli percorrono l'intero spazio, e più studenti di quelli che riesce a contare sono sparsi attorno a loro.

Nel grande numero di persone attorno a lei, riesce a vedere delle somiglianze in alcuni di loro. Diverse studentesse indossano una gonna rosa in tulle sopra i propri vestiti, e tengono in mano dei bouquet di rose rosse.

Unmasked - Peter Parker [in pausa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora