12| diciassette

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L'ultima settimana di scuola significa sempre un'unica cosa: esami di fine semestre.
Gli studenti girano per i corridoi con pacchi di fogli nelle mani, mentre nell'aria non si sente altro se non domande e risposte delle varie materie. L'atmosfera è tesa, come ogni anno, ma quest'anno c'è qualcosa di diverso.

La possibilità di poter scrivere il proprio futuro ancora una volta è qualcosa che accomuna tutti gli studenti ritornati. Migliorare quel voto che non andava bene l'ultima volta, trovare la propria vera passione, provare per l'ultima volta qualcosa di nuovo. Queste sono le cose che tutte le facce amiche pensano nei corridoi, e lei lo sa perché sono le stesse cose che sta pensando lei.

Poter provare ancora una volta ad avere i voti perfetti ed entrare nella scuola dei suoi sogni, e questa volta poter vedere e aprire la lettera sapendo che tutto andrà bene.

Ma per Cassandra, l'ultima settimana di scuola significa qualcosa di molto più importante.
E' il suo compleanno.

Finalmente compie diciassette anni. Il solo pensiero la fa sentire in modo strano. Ogni volta che pensa di soffiare sulle candeline le riporta in mente l'immagine delle sue mani che scompaiono di fronte a lei. La possibilità di aver potuto vivere una vita diversa.

Ogni volta che quel pensiero prende luogo nella sua mente, si obbliga a scacciarlo con prepotenza. Il tempo per pensare a quello che sarebbe potuto essere è finito. Ora deve solo pensare a quello che sarà.
E subito dopo la fine della settimana, la aspetta un'altra settimana in Europa con i suoi migliori amici. Ed è quello tutto ciò che conta.

Con diversi libri in una mano, e un portabicchieri nell'altra, è pronta per prepararsi per gli esami che avrà domani.
L'intera mattinata è volata davanti a lei come una folata di vento, e i primi due esami della settimana sono andati.

Scivola con destrezza tra i gruppi di studenti che ripassano nel corridoio, visto che la biblioteca è piena, e sorride alle tante facce che ha imparato a conoscere con il tempo.

"Tanti Auguri Cass!" urla qualcuno, e nel giro di pochi secondi sono tante le voci che si mescolano insieme nel corridoio ad augurarle buon compleanno.

"Grazie!" risponde lei a tutti con un grande sorriso sulle labbra, e spinge con una spalla la porta della biblioteca.

Anche all'interno della biblioteca la situazione non è delle migliori. Ogni singola sedia, poltrona o ripiano su cui ci si possa sedere è occupata da uno o più studenti, tutti con il viso nascosto in un libro, mentre le domande e risposte sussurrate diventano un brusio di sottofondo costante nell'intera sala.

Cassandra scorge la chioma chiara di Audrey, e tira un sospiro di sollievo nel vedere una sedia libera accanto a lei. Mentre cammina verso la sua destinazione tiene lo sguardo per terra, nel tentativo di non inciampare in cavi del pc, bretelle di zaini o, ancora peggio, gambe umane.

Unmasked - Peter Parker [in pausa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora