22.

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La finalissima.
La stavamo giocando proprio loro.
Ne avevano gia parlato, lo avevano sperato tanto, anche se lei non credeva sarebbe arrivata in finale ne tantomeno lui.
L'ultimo periodo lo avevano passato tra insicurezze e tra la felicità di sapere che la loro storia sarebbe continuata fuori.
Giulia aveva una tremenda paura di trovarsi al ballottaggio con Sangio.
Sangio voleva solo che Giulia fosse felice tanto quanto lo era lui.

Si sedettero, si tennero la mano e si abbracciarono poi la carta si voltò.
GIULIA.
Lui sorrise d'instinto e alzò le braccia al cielo.
Lei rise come una matta.
La abbracció e rimasero sul pavimento a baciarsi per qualche minuti.
Poi si alzarono e lui restò qualche passo dietro a lei.
Non voleva rubarle questo momento di gioia anche se era un po' anche il suo momento di gioia.
Il loro amore aveva vinto.
Prima di qualsiasi altra cosa.
Giuli però quando si accorse della mancanza di Sangio al suo fianco mosse la testa per cercarlo.
Gli fece segno di mettersi al suo fianco.
Ma lui le disse col labbiale "è il tuo momento"
ma lei scosse la testa.
"È il nostro momento" pensò lei.
" e vieni qua daii" disse Giulia e Sangio a quel punto le si mise a fianco.

Era principalmente grazie a lui se Giulia aveva fatto quel cambiamento.
Era migliorata tantissimo nel ballo, sentendosi più sicura grazie a lui.
A tutti i "sei bellissima"
A tutti i "ti amo"
A tutti i "sei perfetta"
A tutti i "mi hai fatto emozionare"
Era grazie a lui se sul palco si era sentita in grado di reggere la pressione.

Non poteva che non averlo al suo fianco.
Provó ad alzare la coppa ma era troppo grande e troppo pesante.
"è più grande di te" disse lui ridendo.

Tutti le fecero i complimenti.
Dalla Mery, alla Celentano, Rudy, la Pettinelli, Veronica, Andreas, Arisa, Stash, Stefano, il Principe insomma tutti.

Era troppo felice.
Lei aveva vinto la categoria danza e il programma.
Il suo "boy" come lo chiamava lei aveva vinto la critica, le radio, il premio SIAE, la categoria canto.

Erano due vincitori.
La loro storia era diversa dalle altre.
Loro non si erano solo amati.
Non si erano solo piaciuti.
Si erano sostenuti.
Si erano confidati.
Si erano aperti l'uno all'altra.
Si erano messi a nudo.
E questo era il loro più grande successo.
L'aver trovato una persona che comprendeva al 100% il loro mondo.

Per gli artisti è sempre difficile trovare qualcuno che capisca il loro lavoro. La loro vita frenetica. La loro passione.
Avere a fianco un artista significava essere capiti.
Quante volte Giulia aveva sentito le critiche di chi non capiva quanto fosse importante la danza, le prove, le esibizioni.
Quante volte Sangiovanni aveva litigato con le sue ex che gli dicevano dava troppo peso alla musica e poco alla loro relazione.
Nessuno dei due si sarebbe mai intromesso nella loro relazione con le loro passioni.
Giulia non si sarebbe mai messa al primo posto rispetto alla musica per il cantante.
E Sangio non si sarebbe mai messo prima della danza per la ballerina.

Era un vortice di emozioni.
Stavano vivendo gli ultimi istanti in quel magico mondo che li aveva visti rinascere.
Erano spupazzati da tutti.
Ma con lo sguardo si cercavano.

Finita la festa si incamminarono verso i camerini.
Il giorno dopo avrebbero ripreso in mano le loro vite.
Chissà cosa sarebbe successo
Chissà se Giulia sarebbe riuscita a dormire senza Sangio al suo fianco.
Chissà se Sangio sarebbe riuscito a calmarsi in fretta come accadeva quando Giulia gli teneva le mani quando lei non ci sarebbe stata costantemente.
Erano spaventati per questo.
Ovviamente il loro lavoro li avrebbe sballottati in giro per l'Italia ma sapevano che si sarebbero sempre ritrovati.
Magari la loro relazione sarebbe finita ma mai si sarebbero dimenticati della loro storia d'amore.
La prima di Giulia.
Il suo primo grande amore.

La prima in chi Sangiovanni era tornato ad essere se stesso al 100%.
Anche i suoi genitori lo dicevano.
Era sempre stato se stesso in tutto, ma aveva sempre tenuto i freni puntati, che si erano un po' surriscaldati e con Giulia erano scomparsi del tutto, come se le pastiglie dei freni della macchina si fossero consumate del tutto ma ormai quella macchina non ne aveva più bisogno perché la strada era piana.

In camerino si ritrovarono da soli.
Giulia scrisse un bigliettino a Sangio.

Gli scrisse il suo indirizzo.
Gli scrisse Ti amo.
Gli scrisse che era fiera di lui.
Gli scrisse che non si sarebbe potuta immaginare percorso e vittoria migliore.
Gli scrisse quando lo ringraziasse per tutto ciò che aveva fatto per lei.
Di quanto fosse grata che si fosse aperto al 100% e che non la aveva mai presa in giro, che tutte le volte che c'era qualcosa che non andava lui lo diceva, senza temere la fragilità della ragazza.
Lo ringraziava di averle fatto vivere tutte quelle emozioni così sconosciute.
Gli scrisse ancora che lo amava.

Lui prese un suo berretto, quello nero, quello che Giulia gli aveva rubato il primo giorno all'entrata in casetta.
Lo spruzzò di profumo e poi scrisse un biglietto con scritte:
Sono fiero di te, ti amo alla follia, non vedo l'ora di viverci fuori. Grazie per avermi fatto tornare bimbo. Non sai quanto sei diventata fondamentale per me.

Si rividero una volta lavati e cambiati.

Lei aveva addosso la felpa di Sangio.
Lui aveva addosso la felpa di Giulia.
Due delle tante che si erano scambiati.

Abbracciarono Deddy, Aka, Ale.
Poi salutarono tutti.
Ci misero una buona oretta perché Giulia voleva salutare tutti i tecnici e tutti i microfonisti.
Si avviarono verso l'uscita degli studi.
Due macchine li aspettavano.
Ma loro salirono su una sola.
Giulia chiamò i suoi e li rassicurò dicendo che sarebbe stata con Sangio quella notte.
Il padre fu un po' restio all'idea ma la madre le diede il via libera.
Sangiovanni ringraziò.
Non aspettava altro che starsene tutta la notte con la sua Lady senza telecamere.
Aveva aspettato tantissimo e la voglia di unirsi a Giulia nel più intimo dei modi lo stava distruggendo dall'interno.
Lei era emozionata all'idea.
Sangiovanni era il primo e doveva essere il primo anche in quello.
Si fermarono in una farmacia dove comprarono ciò di cui necessitavano per passare la notte oltre alle pastiglie di Giulia contro l'insonnia.

Arrivarono all'Hotel e in tutta fretta fecero il check-in e corsero in camera.
Varcarono la soglia della camera del vicentino e non appena Giulia chiuse la porta si ritrovò con le spalle al muro e davanti a lei il suo ragazzo.
Aveva gli occhi curiosi, il respiro affannato e le disse con voce roca "tutta la notte con te".
La bació e con le mani si fece spazio su tutto il suo corpo.
In poco tempo si ritrovarono sul letto.
Lui la guardò " sei bellissima" le disse.
Lei abbassò gli occhi.
Si imbarazzava ancora ogni volta che lui le faceva i complimenti.
Questa cosa lo faceva impazzire.
Poi le toccò il viso e lei riportò gli occhi nei suoi.
Lui le stava chiedendo se era pronta.
Lei annuí con la testa e disse "si, tutta la notte".
E si amarono.
Tutta la notte.
Si riscoprirono nell'intimo.
Fu' la notte più bella della vita di Giulia.
Fu' la notte più bella per Sangio.

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