Se a Giulia andava tutto per il verso giusto per Sangio era l'esatto opposto.
La settimana puntata era stata di estremo sconforto per lui che viveva per il pubblico.
In studio erano presenti in tantissimi ma il pubblico era per lo più fan degli altri in gara e non di Sangio.
Quando aveva cantato i suoi inediti si aspettava una risposta dal pubblico come quelle che gia aveva ricevuto in passato ma non fu' così.
Purtroppo in pochi avevano cantato con lui e gli applausi ricevuti non avevano lo stesso calore di quelli delle scorse registrazioni.
Stava malissimo e non aveva voglia di dirlo a nessuno quindi adottò la solita strategia.
Scherzó e fece battute con tutti.
Tutti tranne Giulia.Stavano in cucina solo lui e lei
"sai Giu, mi sa che la settimana prossima ti tocca farla da sola piccola"
"dai Sangio ma che dici?"
"dico solo la verità Giu"
"ti posso chiedere un piacere? anche se lo pensi non dirlo più "
Lui ci restò di sasso.
"perché lo pensi pure tu dillo"
"no è che io non lo penso e mi da fastidio"
rispose lei.
Poi vedendolo triste lo abbracció e rimasero così finché Serenina come la chiamava Giulia era entrata in cucina per prepararsi una camomilla.Il giorno dopo Giulia era nervosa, le mancava Sam e aveva avuto una piccola discussione con Deddy in sala relax.
In casetta stavano decidendo cosa mangiare quella sera.
"facciamo il polpettone?" chiese Sangiovanni.
Tutti d'accordo.
"Giulia?" chiese lui.
"per me è uguale"
"dai dimmi"
"ho detto che è uguale davvero"
"che hai? cosa è quella faccia? c'è qualcosa che non va?"
le chiese lui.
Aveva imparato a conoscerla e sapeva che c'era dell'altro.
"sono nervosa per altro. Poi ti dico"
"no mi dici ora"
Lei fece segno di spostarsi in camera. Non voleva parlare con lui davanti a tutti."Mi manca Sam, e poi la litigata con Deddy"
"ma se dieci minuti fa eri tutta felice? Giu non puoi farti questi viaggi che non esistono"
rispose lui urlando.
A lei le urla facevano paura.
Le ricordavano tutte le urla piene di insulti ricevute da piccola.
Per lui urlare era l'unico modo per essere capito.
Su questo erano proprio agli antipodi.
Tutt'a un tratto Sangiovanni scoppiò a piangere.
Non ce la faceva più.
Era devastato.
Stanco.
Spossato.
Giulia non se ne era accorta.
Aveva colto la tristezza di Sangio dopo la puntata ma non pensava che la cosa fosse così radicata.
Lui aveva sempre recitato la parte del più forte con parole di conforto sincere per tutti.
Ma poche volte si era fatto confortare e ora ne aveva la necessità.Era mancata la comunicazione.
Era bravissimo a ragionare e a parlare delle emozioni e sensazioni degli altri ma non era per nulla capace di esternare i suoi.
E Giulia avrebbe voluto capirlo ma era ancora presto per capire una persona dal solo sguardo se questo viene celato da un muro di forza.Si sentí tremendamente in colpa.
Non era colpa sua e Sangio lo sapeva.Maria parlò con loro e si raccomandò con Giulia di essere più attenta alle piccole cose che per Sangio significavano che non stava bene.
Giulia lo promise non solo alla conduttrice ma a se stessa e in primis a Sangiovanni.Si scusò con lui più volte mentre quest'ultimo si era lasciato andare a un pianto liberatorio.
Era molto tempo che non piangeva così.
E di sicuro non pensava di poterlo fare all'interno di un contesto come quello di Amici.Si era auto convinto di aver passato quella brutta fase della sua vita in cui si era sentito incompreso da molte, troppe persone.
Ma non la aveva ancora superata.
In fondo era un ragazzo di soli 18 anni che aveva fatto un percorso meraviglioso, tanti alti e pochi bassi, era comprensibile che arrivati a quel punto del percorso potesse sentirsi in difficoltà.Rimasera abbracciati per delle ore.
Accarezzandosi.
Sussurandosi scusa all'orecchio.
Tenendosi le mani.
Sfiorandosi le braccia.Solo loro due.
Un momento intimo.
Molto più di qualsiasi momento tra fidanzati.
Più intimo di abbracci e baci.
Più intimo di quando si fa l'amore.
Un'intimità dettata dalle loro insicurezze.Erano così simili.
All'esterno potevano sembrare uno l'antipodo dell'altra ma dentro erano uguali.
Le loro anime erano identiche.
Due ragazzi di 18 anni che nella vita ne avevano sentite tante di cattiverie.
Ne avevano subiti tanti di atti di bullismo.Si capivano ma non avevano ancora ben imparato a comunicare apertamente.
Un po' temevano il giudizio degli spettatori.
Un po' tenevano più al bene dell'altro che al proprio e a volte non si soffermavano più di tanto su loro stessi.Era arrivato il momento di fare un passo in più e di imparare a comunicare.
Volevano davvero che la loro storia funzionasse al di fuori di "Amici".Pranzarono e poi si chiusero di nuovo in camera per le due ore successive, prima delle lezioni.
Parlarono tantissimo.
Piansero e si asciugarono le lacrime a vicenda.
Sangiovanni le raccontó di tutti i pugni al muro, dell'aiuto dei suoi genitori, della forza che aveva ritrovato grazie alla sua amica Madame che lo aveva spinto a provare a buttarsi nel mondo della musica.Giulia raccontò nei dettagli tutti gli atti di bullismo ricevuti, di quella volta che le tagliarono il giubbotto di pelle, di tutte le volte che la avevano esclusa in classe, di tutti gli insulti ricevuti per la sua difficoltà a scuola.
Dell'amore verso sua madre e suo padre e dell'importanza di Chiara la sua migliore amica.Avevano scoperto tanto.
Giulia non sapeva del dolore che tormentava il suo fidanzato.
Non sapeva della sua paura di essere emarginato e tenuto in disparte.
Si promise di metterlo al primo posto.
Di farlo sentire importante perché lo era davvero.
Era diventati la sua ancora.
La sua spalla.
Il suo rifugio.Lui sapeva del bullismo subito da Giulia ma lei non era mai scesa nei particolari e quegli episodi furono terribili agli occhi di Sangio.
Avrebbe voluto uscire dagli studi e andare a prendere quei bulletti per fargli vedere cosa era diventata la Giulia che loro avevano tanto trattato male.Erano cresciuti tantissimo negli ultimi mesi e la loro relazione si stava evolvendo.
Avevano davvero tutte le carte in regola per essere una coppia che sarebbe durata.
Come Giulia Pauselli e Marcello.
Come Andreas e Veronica.
Come Maria e Maurizio.
Come i loro genitori.Entrambi lo volevano.
Erano ancora giovani e avevano ancora tanto da conoscere l'una dell'altro ma ne avevamo di tempo.Erano due persone che si trovavano a loro agio bene o male con tutti ma avevano trovato nella loro relazione un posto sicuro in cui era importante anche condividere il silenzio.
Perché nel silenzio si celavano domande a cui le risposte giungevano in maniera molto naturale.Era stata una giornata molto intensa.
Dopo la loro incomprensione e le lezioni erano esausti.
Si sdraiarono e si misero sotto le coperte.
Prima di chiudere gli occhi si guardarono senza dire nulla.
Si diedero un bacio e si abbracciarono ringraziando il destino per averli fatti incontrare.Stavano aggiungendo sempre più mattonelle nella costruzione della loro relazione e non c'era sensazione più bella di quella che provavano entrambi in quel momento.
Si sentivano completi.

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Fiksi Remaja"...sai, dal primo giorno in cui ti sei avvicinato, sin da quando mi hai chiesto 'posso sedermi qui?' sulle gradinate quando ero con Evandro a guardare un film, sin da quando mi hai sfiorata per la prima volta e mi hai baciata per la prima volta mi...