4.

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Le lezioni cominciarono il lunedì.
Giulia era carica a mille.
Si era svegliata 30 minuti prima di tutti gli altri.
Aveva fatto una fatica immensa la sera prima quando si era dovuta struccare prima di correre sotto le coperte.
Aveva aspettato il più possibile e quando solo tre persone erano ancora in giro per la casa si struccó e corse come un fulmine per rifugiarsi nel letto.
Temeva le telecamere e il giudizio dei sui compagni.
Si sentiva brutta in una maniera assurda.
Si truccava sempre sopratutto quando doveva interagire con le altre persone.
Solo Chiara lo sapeva.
La sua migliore amica.
Non aveva mai avuto il coraggio di dirlo a sua madre. Susi le diceva sempre quanto fosse bella e Giulia credeva che quelle parole fossero dettate dall'amore di una madre nei confronti della figlia.

Corse in bagno con in mano la trousse.
Spalancó la porta e vide che il bagno era occupato.
Sangiovanni si stava asciugando la faccia.
Giulia fece cadere i trucchi e si mise il suo asciugamano in faccia.
Sangio si voltò di scatto.
Di certo non si aspettava nessun altro sveglio alle 6.30.
Non riconobbe la ragazza.
Aveva i capelli legati e un pigiama che non ricordava a chi appartenesse e teneva stretto l'asciugamano sul viso.
"Tranquilla mi sto solo lavando puoi guardare" disse lui credendo che Giulia si coprisse pensando che Sangiovanni fosse nudo ma non aveva capito.
Giulia si stava coprendo perché non voleva farsi vedere struccata.
Giulia si voltò e corse di nuovo sotto le coperte.
Sangio raccolse i trucchi e pensò a quanto fosse strana quella ragazza.
Aveva capito si trattasse di Giulia quando aveva visto nel beauty una polaroid sua con un'altra ragazza con descrizione "Chiaretta and I".

Giulia stava piangendo.
Che figuraccia aveva appena fatto.
Martina la sentí.
"Hei giu che succede?"
e Giulia le raccontò cosa sentiva e cosa provava.
Un imbarazzo totale.
Martina la capí.
Era normale dopo tutto quello che le era successo il minimo era non sentirsi a proprio agio col proprio aspetto.
"ti prometto che riuscirai ad apprezzarti e a vedere quanto sei bella, perché anche se non lo pensi sei davvero bella giu"
Giulia le sorrise.
Le mancava Chiara e le sarebbe mancata per tutto il percorso ma aveva trovato un'amica all'interno della scuola con la quale potersi confidare.

Martina la accompagno in bagno e la aspettó mentre si truccava.
Quando finí Giulia tiró un sospiro di sollievo.
Ora era pronta. Non era bella, pensò nella sua testa, ma almeno presentabile.

Fece colazione e aspettò gli atri ballerini per andare tutti insieme a lezione di classico.

Sangiovanni intanto aveva visto Giulia piangere con Martina, le aveva spiate senza farsi beccare.
Non aveva capito cosa turbasse Giulia ma non aveva tempo di intromettersi, ora era incasinato.

La musica.
Margherita.
Amici.

Quella mattina Margherita gli aveva scritto "buongiorno" e Sangio aveva replicato "non troppo, piu tardi quando potrò usare il cell ti chiamo, dobbiamo parlare"
Poi aveva spento il telefono ed era andato in palestra con gli altri cantanti per fare il riscaldamento.

Giulia aveva incontrato Veronica che le aveva assegnato una coreografia su Maleducata di Achille Lauro.
Era bellissima.
Sperava di poterla fare in maniera eccellente.

Sangiovanni invece avrebbe lavorato su delle cover e avrebbe lavorato tanto sulla voce in quanto erano le prime lezioni di canto di tutta la sua vita.

A casa cenarono tutti insieme.
Leo aveva cucinato facendosi aiutare da Giulia che voleva imparare siccome era una frana ai fornelli.
Sangiovanni l'aveva guardata e non capiva cosa non andasse in lei per farsi vedere bella sorridente dopo l'incontro di quella mattina.
"Sembra quasi bipolare" pensò.

Giulia era tremendamente in imbarazzo.
Non riusciva nemmeno a guardalo.
Chissà cosa pensava.
Sicuramente pensava fosse una bambina.
Almeno non aveva capito il motivo per il quale era corsa via.

Leo colse l'imbarazzo di Giulia e le disse che dopo avrebbero parlato.
Con lui Giulia si sentiva al sicuro.
Era un fratellone, proprio come lo aveva definito Maria.

Dopocena si misero tutti sul divano a parlare della giornata e delle prime difficoltà.
Giulia però quando potè chiamò Chiara e le raccontò tutto per filo e per segno.
Finalmente poteva sfogarsi.

Sangio in giardino chiamò Margherita.
Lei non rispose.
Classico.
"scappa dai problemi come se scompaiono non appena rifiuti di pensarci"
Si incazzò come una iena.
Non sopportava coloro che non affrontano i problemi.
Cominciò a grattarsi.
Quando era molto nervoso lo faceva.
Era un tic nervoso che aveva fin da piccino.
Sul fianco si grattò troppo e cominciò a fuoriuscire sangue.
Si in cazzò ancora di più.
Decise di rientrare e andare a dormire.
Si erano gia fatte le 11 e il giorno dopo alle 8 aveva palestra quindi meglio riposarsi bene.

Rientrò in casetta non salutó nessuno.
Andò diretto in bagno dove si lavó i denti e poi in camera.

Passò per la camera di Giulia che era sdraiata a pancia in giú sul letto in videochiamata.
Aveva le cuffiette e non si accorse nemmeno di lui ma Chiara si.
"Oi Giu chi era quel tipo?"
"oddio non ho visto lo hai riconosciuto?"
"non capisco se fosse Sangiovanni o Evadro"
"spero non Sangiovanni dopo questa mattina"
"Giu non farti pare. Se avesse notato qualcosa di strano ti avrebbe chiesto, probabilemente era talmente addormentato da non darci troppo peso."
"spero grazie Amas ora devo andare che scatta il tempo e devo anche chiamare mamma"
"Ciao giu ti voglio bene notte"
"pure ioo notte"

Sebbene un po' Chiara l'avesse tranquillizzata Giulia era ancora agitata.
Non riuscí a chiudere occhio.
Di per se aveva sempre fatto fatica a dormire.
Decise di andare in salotto e provare.
Mise le cuffiette, fece partire "Maleducata" e cominciò a ballare.
Si sentí libera.
Leggera.
Magica.
Bella.

Si proprio bella e non le capitava da un bel po'.
Sorrise e le scappó un accenno di risata.
Si guardò intorno sperando di non aver svegliato nessuno.
Nessun rumore.
Bene.
Si avviò verso il letto e si addormentó quasi subito.

Qualcuno però l'aveva vista.
Sangiovanni che aveva sempre dormito come un angioletto quella notte era troppo agitato e non riusciva a chiudere occhio.
Era andato in giardino e da li aveva visto Giulia ballare.
Per la prima volta pensò che fosse davvero bella.
Era in tuta e tutta struccata.
Ma era rimasto colpito dal suo viso.
Mentre danzava sembrava un'angelo.

BOLLICINEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora