2.

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L'entrata in studio lo aveva emozionato.
Si immaginò li l'anno dopo nel presentare il nuovo pezzo.
Maria che lo salutava.
I professori che sorridevano.
Il pubblico che applaudiva.
Margherita che lo guardava seduta negli spalti.

"Sangiovanni cosa ci canti?"
Il suo sogno ad occhi aperti si interruppe.
"Canto Guccy Bag il mio inedito"
"Va bene! Base"
Cantó e si divertí.
Ebbe i brividi.
Era la prima volta che cantava davanti ad una componente canto che lo avrebbe giudicato.
Era spaventato non avendo mai fatto lezioni di canto era a conoscenza del suo limite e sperava con tutto il cuore lo avrebbero capito come artista e lo avrebbero preso come candidato.
Finí e applaudirono.
Sorrise.
"Grazie Sangiovanni ti faremo sapere, anche se per quanto mi riguarda ho apprezzato il tuo pezzo"
"Grazie mille davvero a presto!"
Sangiovanni così si chiamava quel ragazzo.
Cantava da un annetto e componeva da due.
Lo aveva spinto la sua rabbia interiore, le ingiustizie sociali che aveva provato sulla sua pelle e quelle a cui si sentiva vicino seppur non coinvolto in maniera diretta e sopratutto Francesca, la sua amica che era entrata nel panorama musicale italiano da poco e lo aveva convinto dicendo che i suoi pezzi erano davvero diversi e bellissimi.
La madre lo aspettava fuori mentre chiacchierava con gli altri cantanti.
" È stato un piacere Luca conoscerti ma ora devo andare il mio Giovanni ha finito e dobbiamo tornare in Hotel"
"Piacere mio signora Lidia a presto!"
Sangiovanni la raggiunse, diede l'in bocca al lupo a quel Luca e poi si avviò verso l'uscita.

"come è andata Gio?"
"credo bene, c'è nel senso, uno dei giudici mi ha detto che Guccy bag gli piace, spero sia di buon auspicio"
"Speriamo! In ogni caso ora devi collegarti a Meet sono iniziate le lezioni pomeridiane e fino a quando non sarai un concorrente ufficiale devi continuare con la scuola Gio lo sai"
" Va bene ma'... Buon pomeriggio prof!"
"Buon pomeriggio Damian iniziamo con Storia"

Che palle.
Era stufo marcio di continuare a studiare quando per la testa aveva solo quella benedetta felpa.

"Devo prenderla"
Non vedeva l'ora.

Margherita lo chiamò.
Era la sua ragazza da una paio di mesi.
La aveva conosciuta a una festa di compleanno, lei era un'amica di sua cugina e la aveva colpito subito a livello estetico.
Era bellissima.
Poi avevano cominciato a parlare e aveva visto in lei una ragazza genuina, a volte un po' troppo legata all'estetica e di supporto e con la quale poteva confidarsi senza temere un giudizio.

Parlarono per un'oretta di cose a caso.
Giovanni si aspettava una parola di conforto ma sapeva che Margherita seppur sosteneva il suo percorso artistico non condivideva l'idea di una relazione a distanza e quindi sperava che Giovanni non entrasse nella scuola.
Sapeva perfettamente di non poter impedire a Giovanni di seguire il suo sogno ma era giovane e non voleva perdere così tanto tempo lontana dal suo ragazzo.
Lei lo amava e glielo aveva detto più volte, lui per lei provava un profondo affetto ma non era mai riuscito a dirle quelle due paroline.
Non capiva se il sentimento verso di lei fosse il pure amore o solo un affetto inspiegabile.

"vabbè Marghe devo staccare, devo fare due compiti e poi vado a dormire che stasera o domani dovrebbe chiamarmi la redazione"
"ah, come pensi sia andata?"
"bene credo, e lo spero. Ora come ora voglio solo entrare ad Amici e cominciare a studiare"
" e tornare da me? sono due settimane che non ci vediamo Gio"
"Lo so Marghe, ma ora in testa ho solo Amici. Sarò un po' cattivo ma capiscimi ora come ora spero di vederti il piú in là possibile"
Margherita si sentí strana, stanca e offesa.
Non si era mai sentita cosi con Giovanni.
Lei era una ragazza solare, amava parlare con Giovanni e vedere la sua innata maturità.
Ma in quell'istante capí che lo stesso amore che lei provava per lui, lui lo provava per la musica.
"Capito Gio, ci sentiamo quando potrai. Io sono qui. Per ora. Notte"
"Notte notte Marghe e non prenderla a male, ti videochiamo domani"
La chiamata terminó e lui capí che forse avrebbe dovuto scegliere.
La musica o Margherita.
Era una scelta difficile. Margherita lo sosteneva sempre ma questa volta no e la capiva.
Anche lui credeva infattibili le relazioni a distanza.

Aprí instagram e vide che gia qualche cantante era gia stato contattato dalla redazione e quel sabato sarebbe andato i studio per la registrazione durante la quale avrebbero assegnato i banchi.
Inaspettatamente entrò la madre in camera.
Aveva il telefono in mano.
"Grazie mille! Buona serata!"
Lo guardò e sorride. Poi scoppio a ridere e disse
"Giovanni sabato andrai agli studi, spaccherai su quel palco ed entrerai ad Amici, fosse l'ultima cosa che fai"
Rise pure lui.
Lo avevano preso come candidato.
Un ultimo sforzo e sarebbe entrato ufficialmente ad Amici.
Risero come sei matti.
Gli venne in mente un'immagine.
Quella ragazza Giulia che andava dalla madre quel pomeriggio ridendo.
Stavano ridendo proprio come lei.
In maniera naturale e di cuore.
Una risata che non faceva da un bel po'.
Abbracció sua madre le diede un bacio sulla guancia e si mise nel letto a dormire.

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