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Sabato 15 maggio 2021.
Era arrivato il temuto giorno della finale.

Giulia non voleva alzarsi dal letto.
Non voleva andarsene da quella casetta.
Non voleva dividersi dai suoi compagni di viaggio.
Non voleva dover dire arrivederci ai tecnici dello studio, ai professionisti, a Veronica e alla Mery.
Sangiovanni al suo fianco la osservava.
Aveva capito che la piccolina fosse sveglia e che non voleva aprire gli occhi perché aveva paura di vivere quella giornata.
Lo aveva percepito appena lei aveva sbattuto due volte le palpebre senza mai aprirle.
"Oi, è ora di svegliarsi" le sussurrò all'orecchio.
In risposta Giulia si voltò dandogli le spalle.
Subito la abbracció da dietro e le appoggiò la testa sulla spalla.
Cominciò a lasciarle tanti piccoli bacini sul collo che le fecero venire i brividi su tutto il corpo e le bollicine che scoppiettavano nello stomaco.
Erano dentro quella casetta da ottobre e stavano insieme da dicembre circa.
Per lei Sangiovanni era il primo amore, il primo bacio, il primo in tutto.
Per Sangio non era cosí, aveva avuto altre relazioni e aveva già affrontato i diversi step nella vita di coppia.
Ma per lui Giulia era rinascita.
Grazie a lei aveva ritrovato il fanciullino che viveva in lui.
Un po' come diceva Pascoli.
In ciascuno di noi vive eternamente il fanciullino, ma sta a noi decidere se farlo uscire oppure no.
Giulia lo aveva sempre tenuto al suo fianco.
Sangio lo aveva nascosto e grazie alla sua Lady era riuscito a riportarlo al suo fianco.

La vicinanza col corpo della ballerina.
I baci che le stava lasciando.
La testa di lei che si lasciò cascare all'indietro.
Fu' una combinazione letale per il cantante che non vedeva l'ora di trascorrere la prima notte con Giulia senza telecamere solo lui e lei e il solo amore.

Dovette alzarsi e andare immediatamente in bagno. Con Giulia che lo guardava ridendo.
"Mannaggia a te" le disse lui imitandola.

Giulia si accorse di aver aperto gli occhi.
Si rattristì. L'ultimo giorno della ventesima edizione di Amici era iniziato.
I suoi occhi si riempirono di lacrime.
Arrivò Aka.
La vide e la abbracciò.
Erano proprio come fratello e sorella.
Avevano condiviso la loro crescita a livello di autostima.
Avevano vissuto una storia importante nello stesso periodo anche se con risultati differenti.
Si erano supportati e si erano affezionati l'uno all'altra.

Aka era il quinto dei suoi fratelli e vedeva in Giulia la sua sorellina.
Giulia era figlia unica e vedeva in Aka come in Leo un fratello maggiore.
Si sentiva tanto fortunata.

Come diceva Sangio loro non si erano scelti.
Non avevano deciso con chi condividere questa esperienza e non era stato affatto facile.
Vivere con 16 persone estranee per 7 mesi era stata un'impresa titanica.
Per Giulia, che faticava ad accettarsi e che prima dell'esperienza ad Amici ogni volta che doveva vedere qualcuno al di fuori della suo famiglia e della sua migliore amica si truccava e preparava per ore; ora non le importava più e aveva passato la maggior parte del tempo struccata.
Per Aka, che non aveva mai avuto amici e che la vicinanza con cosi tante persone gli dava la paura di essere giudicato. Loro erano stati fenomenali, lo avevano capito e consolato, non lo avevano giudicato per ciò che era e per ciò che provava e per lui era fondamentale.
Per Deddy, che all'inizio si era sentito fuori posto, non aveva mai studiato, non era di certo ai livelli degli altri cantanti in gara e come ben sapeva a molti nella casetta non piaceva.
Ebbene ora era in finale, col sostegno di chi lo aveva apprezzato o non sin dall'inizio.
Era la sua rivincita, la sua rinascita.
Per Alessandro, che non aveva mai vissuto delle amicizie importanti come quelle create in casetta. La sua vita era stata caratterizzata dalla danza singola e a coppie, non era mai stato spronato a lavorare in gruppo come aveva fatto grazie a quell'esperienza e non aveva mai capito a fondo il mondo dei cantanti, cosa che fece ad Amici.
Per Sangius, Sangiosbrando, Sangioppi... insomma per il "cretino" di Giulia.
Dopo i brutti anni delle medie si era creato una corazza autoconvincendosi di stare bene e di non temere più il giudizio esterno, ma ad Amici quella corazza aveva cominciato a sgretolarsi.
Questo perché ad Amici si sentiva compresi realmente e finalmente si lasciò andare.
Grazie ai suoi compagni e grazie alla sua Giulia.
Ora poteva dire di stare davvero bene.
Accettando tutto. Non si faceva più scivolare le cose addosso, le accettava.

Si ritrovarono in cucina.
Fecero colazione.
Chi sorridendo, chi piangendo, chi semplicemente perso nel suo mondo.

Sangiovanni non mollò un secondo la mano di Giulia.
Mentre si lavavano i denti.
Mentre si pettinavano.
Mentre preparavano le valigie.

"ci scambiamo una felpa?" chiese lei.
"si, anche se in realtà io te ne ho gia rubate un paio" ammise Sangio.
Lei rise, aveva fatto la stessa identica cosa.

"Giuli, io da lunedi inizio i firmacopie"
"lo so" rispose lei.
"cosa dici? vieni pure tu?"
Chiese lui sorridendo con gli occhi
"non aspettavo altro che me lo chiedessi" disse lei e lo baciò.

Chissà come sarebbe andata tra i due?
Chissà se avrebbe vinto lui o se avrebbe vinto lei?

Lui era convinto della vittoria della sua bella ballerina.
Lei era convinta della vittoria del suo bel cantante.

Maria li chiamò.
Era giunto il momento dell'intervista con Silvia Toffanin.

"mannaggia" disse Giulia
"chissá se si ricorda della brutta figura che ho fatto al pomeridiano"
"ma va di che ti preoccupi si sarà fatta una risata" la rassicurò Sangiovanni.

Uscirono dalla casetta per dirigersi in studio.
Non si lasciarono mai la mano.
Come se temessero che staccandosi la fine della loro esperienza sarebbe giunta troppo in fretta.

Terminó l'intervista e corsero a casa per scaldarsi e prepararsi alla registrazione.
Sarebbe stata in diretta.
Non aspettavano altro che vedere se la gente li apprezzava.

Entrarojo negli studi.
Giulia cominciò a piangere.
Sangio le asciugò le lacrime e le disse
"forza amore mio spacca tutto"
Era la prima volta che Sangio la chiamava così.
Si emozionò.
"ti amo Gio" rispose lei.

Deddy, Aka e Ale li presero per mano e tutti insieme varcarono la soglia dello studio.
Salirono sul palco e si guardarono.
Era arrivato il loro momento.

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