capitolo 1

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Finalmente, dopo tanto tempo, sono tornata nella mia città natale: ....

Oh scusate, che sbadata, non mi sono presentata. Piacere, io sono Hope White, ho quasi diciotto anni e, come ho già detto, dopo 8 anni sono tornata a Greenland. L'ultimo anno di liceo in una nuova scuola?! Difficile lo so, ma ci sono abituata.
Sono andata via da questo posto quando avevo 10 anni perché papà doveva andare in Italia per gestire una banca ma non sono stata solo lì, ho girato vari posti e, di conseguenza, ho cambiato molte scuole.

Sono in camera mia a disfare le valigie da circa 1 ora e non ho ancora finito; papà è uscito quasi subito per sistemare delle cose di lavoro, in fin dei conti sono sempre molti anni che non entra nel suo vecchio studio, e mamma è scesa a casa di nonna.

Abito in una di quelle case famiglie che si vedono in giro: al piano terra ci sono i nonni, anche se da due anni solo la nonna materna, nel mezzo ci sono io e la mia famiglia, sopra ancora la zia Ginger, la sorella di mamma, e all'ultimo piano c'è una terrazza aperta che usiamo per i pranzi in famiglia della domenica.

'Dov'è la mia nipotina preferitaaa?'
Eccola qui, la zia Ginger, la sorella minore di mia madre. Lei è un tipo un po' particolare, non sposata, ha il suo salone di bellezza e ama, ma ama veramente, quando mi lascio truccare e acconciare. A me piace un po' meno però per farla felice e passare del tempo con lei, faccio uno sforzo. L'unica cosa che non gli lascio toccare sono i miei vestiti, quelli sono off-limits, abbiamo due stili completamente diversi e non riuscirei mai ad indossare il suo.

Esco dalla camera e corro ad abbracciarla.
'Quanto mi sei mancata piccolina' dice stritolandomi
'Anche tu zia, tantissimo' ci stacchiamo e andiamo a sederci sugli sgabelli della penisola in cucina.

La casa è normale, nè troppo grande e nè troppo piccola. Una volta entrati ci si trova davanti un piccolo corridoio preceduto da uno spazio orizzontale nel quale sulla destra si ha il divano, la televisione e un tavolo da pranzo e, sulla sinistra, c'è la cucina e una piccola penisola a quattro posti. Il corridoio porta alle camere da letto e a un bagno che le separa.

'Allora, che mi racconti? Qualche novità?' mi domanda con sguardo malizioso. So benissimo a cosa si riferisce: ragazzi.
'No zia, nessuno ragazzo'
'Ufff, vabbè adesso che sei qui hai la tua zia cupido'
'ZIAAAA!!' scoppiamo a ride entrambe
'Domani primo giorno di scuola?' ed ecco la domanda che volevo evitare e, si, i miei hanno avuto la magnifica idea di tornare solo il giorno prima. Sono abituata a cambiare scuole ma ogni volta ho molta ansia ed essere il primo dell'ultimo anno in un posto nuovo peggiora solo le mie preoccupazioni.
'Purtroppo si'
'Oh andiamo, devi stare tranquilla e vedrai che andrà tutto bene'
'Speriamo'
'Adesso andiamo su a mangiare e poi scegliamo cosa devi metterti'
'IO scelgo cosa mettermi' dico sottolineando 'io' e indicandomi
'Ohh come sei pignola' sbuffa roteando gli occhi e sorrido alla sua reazione. Io, lei e mamma siamo come tre migliori amiche, mi ricordo ancora quando da piccola spettegolavamo su di tutto e dì più. Mi sono sempre confidata con loro e anche quando non c'ero passavo le ore al telefono con lei per aggiornarci su ciò che ci succedeva.

Ricordate quello che ho detto sui pranzi di famiglia in terrazza? Bene, adesso mi trovo proprio in uno di questi. Io a capotavola, al vecchio posto del nonno, mamma alla mia destra con accanto papà, la nonna alla mia sinistra e subito dopo la zia. Quanto mi sono mancati questi momenti!
Il pomeriggio lo passiamo tutto il tempo lì insieme a goderci l'ultimo sole d'estate tra una chiacchiera e l'altra. La sera invece, dopo aver detto più e più volte a Ginger di poter riuscire a trovare da sola cosa mettere, mi sono messa il pigiama e ho videochiamato la mia migliore amica Chloe.

Chloe Hang, la mia unica vera amica e da oggi,purtroppo, a distanza. Ci siamo conosciute in secondo superiore, nella mia ultima scuola, ma abbiamo legato di più quando si è inscritta nella mia scuola di danza e da lì non ci siamo separate e spero non lo faremo ora. È diversa da me, molto diversa, ama fare festa, i ragazzi e le attenzioni ma, nonostante ciò, è una delle persone più dolci che io conosca e riesce a dare i migliori consigli. All'apparenza non sembriamo compatibili ma in realtà andiamo molto d'accordo.

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