capitolo 8

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                             Qualche mese dopo
Ci troviamo già a Dicembre, wow, come passa veloce il tempo.
Da dove posso iniziare?
Cos'è successo in questi mesi?
Vediamo...
Partendo dalle scuole vanno entrambe bene, ovviamente quella di danza mi piace di più e sono sempre più convinta di aver trovato quella perfetta per me. Sono riuscita anche a fare nuove conoscenze e, quando sono lì, mi diverto sempre e non sono mai sola, scherzo e parlo con le altre ragazze del mio corso. Siamo uscite anche, per vederci fuori dal nostro mood di ballerine, siamo andate a cena fuori, un'uscita per la città, shopping e perfino in discoteca. Insomma sto riuscendo ad integrarmi al meglio e come non avrei mai immaginato.

Tra me e Jacob si è rafforzato il rapporto, passiamo molto tempo assieme quando posso, altrimenti parliamo per ore in chat la sera. Ci diciamo di tutto e dì più, riesco ad essere tranquilla e a non preoccuparmi di come appaio ai suoi occhi. Sono riuscita a capire veramente quanto lui possa essere un ragazzo d'oro, dolce, capace di darti il suo intero mondo.

Invece con Ethan le cose sono cambiate un po', siamo sempre migliori amici e, ogni volta che restiamo noi due, ci isoliamo completamente dal mondo e pensiamo solo a quanto possiamo star bene insieme, però ci sono delle volte in cui diventa distaccato e freddo. Non so da cosa possa derivare, non me ne parla e io non voglio forzarlo a farlo, ma sento che è come se gli ritornassero alla mente vecchi ricordi che lo frenano in tutto. Aspetterò il tempo che devo aspettare perché lui si senta pronto ad aprirsi con me, gli voglio bene e voglio esserci per lui, è così che ci si comporta tra migliori amici no?

Infine abbiamo Chloe, santa Chloe. I suoi film mentali non mi hanno abbandonata neanche un secondo ma, come previsto, la posso ripagare nello stesso modo: la tormento chiedendole di Liam.
La sua risposta però è sempre la stessa 'L'ho visto mezza volta, per meno di cinque minuti, non so nulla di lui e resterà così'
Ci credo? Neanche un po'. Si è vero, praticamente sono sconosciuti, ma mai dire mai. Li vedo bene insieme, molto bene, e conoscendola sotto sotto anche lei lo pensa.

È giovedì e sono seduta al solito bar con Jacob a chiacchierare e ad aiutarci per il compito di matematica di domani. Da quando mi ha portata qui la prima volta, almeno un giorno a settimana veniamo e passiamo del tempo insieme, un po' come un nostro punto di ritrovo.

'Allora, hai capito tutto?' mi chiede dopo avermi spiegato per la milionesima volta il terzo teorema dei limiti
'Se ti dico di si mi aiuti lo stesso domani?' dico facendo gli occhioni e lui sorride in tutta risposta
'Si certo' ride leggermente
'Ti adoro, sappilo' mi sporgo leggermente sul tavolo per lasciargli un bacio sulla guancia e, quando mi risiedo, noto che è leggermente arrossato a questo mio gesto
'Sono le 16.30, ti accompagno a danza?'
'Uh cavolo, si grazie'
Ci alziamo, paghiamo ciò che abbiamo ordinato e poi entriamo in macchina sua.
'Tra quanto finisci?'
'Oggi faccio solo un'ora'
'Mi trovi qui sotto, così poi ti riporto a casa'
'Non c'è bisogno davvero, posso prendere l'autobus'
'Non ti lascio prendere l'auto, quindi mi trovi qui' insiste e io acconsento.

Un'ora dopo, come promesso, me lo ritrovo parcheggiato dove l'ho lasciato ad aspettarmi.
'Eccomi' dico salendo in auto
'Com'è andata?' mi chiede mentre mette in moto l'auto
'Benissimo, l'insegnante mi ha persino fatto i complimenti per come ho svolto un esercizio'
'Brava' mi sorride e appoggia una mano sulla mia coscia facendola andare su e giù per essa. Per un momento mi irrigidisco a questo suo gesto inaspettato e lui ritrae la mano
'Oh scusa non volevo' dice dispiaciuto
'Non è successo nulla, tranquillo, solo che non me lo aspettavo' dico riprendendogli la mano e rimettendola sulla mia gamba. Non so perché, ma mi fa piacere, forse Chloe aveva ragione con tutte quelle supposizioni.
Arriviamo davanti casa mia e io scendo dall'auto, lui fa lo stesso accompagnandomi alla porta.
'Senti, c'è una cosa che vorrei dirti, o meglio, fare' confessa in imbarazzo
'Che cosa?' chiedo confusa e, senza riceve alcuna risposta, si avvicina a me, posa una mano sulla mia guancia e fa unire le nostre labbra in un dolce e delicato bacio. Non mi ritraggo, resto lì ferma e immobile, senza realizzare ciò che sta succedendo.
Ci stacchiamo e lui mi guarda negli occhi cercando in essi una risposta, positiva o negativa, per ciò che è successo. Solo un paio di minuti dopo riesco a prendere il controllo di me e faccio scontrare di nuovo le nostre labbra. Un bacio più intenso del precedente, ma allo stesso tempo non irruente. Lui mi tiene vicina a sé con le mani sui miei fianchi ed io con le mie dietro al suo collo.

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