capitolo 13

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L'ho detto e l'ho fatto.
Appena tornata a casa ho chiesto il permesso ai miei genitori di usare ora il loro regalo di compleanno, quindi di poter partire per i restanti giorni della settimana, e loro hanno acconsentito anche se un po' titubanti. Mentre facevo la valigia ho scritto alla mia migliore amica per chiederle se le andava di venire con me e fortunatamente la sua risposta è stata affermativa, concordandoci successivamente di vederci direttamente lì.
Adesso sono qui in aereo, seduta vicino al finestrino, in attesa che questo parta e mi porti nella destinazione finale.

Quasi otto ore dopo, passate principalmente a dormire dato che sono partita alle cinque di mattina, sono arrivata e l'aereo atterra. Prendo la mia valigia e chiamo mia madre mentre mi avvio verso l'uscita.

'Tesoro, sei arrivata?' mi domanda mia mamma appena risponde

'Si, sono atterrata da poco'

'E Chloe?'

'Ci siamo messe d'accordo di incontrarci direttamente all'hotel dato che arriviamo in due luoghi diversi. Papà dov'è?'

'Si trova a lavoro, vuoi che lo avviso io che sei arrivata?'

'No tranquilla, gli scrivo io e poi lo chiamo più tardi con calma'

'D'accordo. Amore una cosa, sei sicura di aver fatto la scelta giusta? Non so i motivi e rispetto i tuoi spazi, perché ne parlerai con noi solo quando sarai pronta, ma credi che fuggire dai problemi ti possa aiutare?'

'Fuggire non è mai la scelta giusta mamma, ne sono consapevole, ma farlo un'ultima volta non potrà peggiorare le cose' - sospiro - 'Ho bisogno di mettere in chiaro i miei sentimenti e in lontananza sarà tutto più facile'

'Va bene, ma miraccomando sta attenta!'
'Sempre.' chiudo la chiamata ed entro nel primo taxi vuoto che incontro, gli detto l'indirizzo e il veicolo parte.

Entro in camera dopo aver fatto il check-in alla reception, prendo il telefono e scrivo alla mia migliore amica sperando che sia atterrata.                                                                                                Esattamente 1 e mezza dopo me la ritrovo in camera, con una valigia in una mano e mille cartine del posto nell'altra, io gli salto addosso dalla gioia.

'Ehi ehi, se non vuoi ritrovarti con il culo a terra, fa piano' mi informa barcollando leggermente. Io mi stacco da lei e sciolgo le mie gambe da intorno la sua vita rimettendomi in piedi.

'Siamo in Spagnaa!!!' urliamo all'unisono come due bambine appena entrate in un negozio di caramelle.

Ebbene si, la destinazione che abbiamo scelto è la Spagna. Normalmente le persone hanno più mete che prendono in considerazione, ma noi no, appena mi ha detto che poteva venire con me è venuta ad entrambe in mente questo luogo. Quando ero in Italia abbiamo parlato molto spesso di fare viaggi insieme e la Spagna veniva sempre fuori tra i luoghi da "visitare assolutamente", perciò ora abbiamo colto l'occasione scegliendo precisamente Madrid.

Sistemiamo per bene le valigie, ci prepariamo e usciamo da questo hotel dirette verso il centro della città.

'Facciamo un patto' - inizia a parlare Chloe mentre camminiamo - 'Siamo venute qui per staccare entrambe e chiarire i dubbi, specialmente i tuoi, giusto?' - mi domanda e io annuisco in risposta - 'Lo faremo, ma prima ci concediamo il resto della giornata  per noi, niente preoccupazioni, ci stai?' rifletto ben poco prima di accettare la sua proposta, perché in fin dei conti non pensare a tutti i miei problemi per un giorno è proprio ciò di cui ho bisogno.

Iniziamo a girovagare per la città, visitare grandi cattedrali, musei e soprattutto facciamo molto, ma molto, shopping.

'Come mi sta?' domando uscendo dal mio camerino e aprendo la tendina di quello accanto dove si trova la mia amica.

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