capitolo 18

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*non so per quale ragione ma ho avuto difficoltà nel scrivere questo capitolo, perciò è passato molto tempo dall'ultimo. Premessa: è venuto corto e non molto ricco semplicemente perché nel prossimo succederanno più cose e non potevo dividerle*

Dovevo riuscire a vivere senza di lui, è questo quello che mi sono ripromessa, e adesso è il momento decisivo, quello in cui devo concentrare tutte le mie forze per non girarmi a guardarlo. Continuo a camminare, un piede dopo l'altro mi dirigo il più veloce possibile dentro la scuola senza dare nessuna un'occhiata a lui appoggiato alla sua moto che parla con alcuni amici.

'Non ti toglie gli occhi di dosso nemmeno per un secondo' dice Jacob raggiungendomi all'improvviso e iniziando a camminare con me

'Chi?' domando come se non sapessi già la risposta e lui mi rivolge uno sguardo come per dire 'Dici sul serio?'

'Sei sparita alla festa di martedì' mi fa presente cercando di cambiare il discorso, ma non sapendo di starne aprendo uno ancora peggiore

'Potrei dire la stessa cosa di te' - e mi becco di nuovo quello sguardo da parte sua -'Si hai ragione, sono stata io a sparire'

'Letteralmente, sei andata in pista e da lì ti ho persa' noto solo ora che siamo entrati in classe e che, quindi, sono riuscita nel mio intento

'Scusa' dico timidamente poggiando lo zaino sul banco

'Tranquilla, mi sono ritrovato impegnato poco dopo' - lo guardo confusa e con un gesto della mano lo invito a spiegarsi meglio -'Ho conosciuto una ragazza e siamo restati tutta la sera insieme'

Oh wow, questo non me lo aspettavo! Sto seriamente iniziando a parlare di una ragazza con il mio ex?
Abbiamo detto di rimanere amici quindi non c'è nulla di male, no?
Niente di male.

'Davvero? E l'hai risentita?' domando entusiasta, o almeno credo

'Ci siamo scambiati i numeri e domani sera dovremmo rivederci'

'È di questa scuola?'

'No va nella stessa di alcuni miei amici' ad interromperci è la campanella di inizio ora che suona e la professoressa che entra in aula

'Tienimi aggiornata' dico per finire e facendogli l'occhiolino.
Voglio essere una buona amica per lui, in fin dei conti prima che provassimo a stare insieme eravamo buoni amici e, specialmente dopo come l'ho trattato, il minimo che io possa fare è essere felice per lui se trova una ragazza che lo merita. Forse sono solo invidiosa che a lui stia andando bene e a me va tutto a puttane...

Per le ore successive mi convinco di non pensare a come sarebbe la mia vita se quella persona a cui non posso pensare ricambiasse ciò che provo, ma mi concentro sulle lezioni.

'Scusa se non posso accompagnarti a casa oggi' mi dice Jacob mentre usciamo dall'edificio scolastico

'Sta tranquillo, se prendo l'autobus non è mica la fine del mondo' ridiamo e poi lo saluto con un veloce abbraccio amichevole. Prendo le cuffie dal mio zaino e mi incammino velocemente verso la fermata per paura di perdere il mezzo, cosa che non può assolutamente succedere dato che dopo pranzo devo andare subito a lezione di danza. Fortunatamente non c'è ombra di Ethan nei paraggi, sull'auto o quando passo davanti alla via di casa sua per arrivare a quella della mia.

'Tesoro corri a cambiarti mentre io finisco di cucinare il pranzo' -mi dice mia madre non appena rientro- 'Sul tuo letto trovi la divisa che abbiamo ordinato, è arrivata giusto questa mattina'

'Ciao anche a te mamma' dico alzando gli occhi al cielo e sorridendo mentre vado in camera. Indosso la tuta e il top con il logo della mia scuola di danza, sopra metto una felpa semplice per tenermi al caldo e faccio una coda di cavallo ben tirata.

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