12 capitolo - COME VUOI ESSERE AMATA?

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«Lee, amore, svegliati».

La voce di Olly si insinuò nelle pieghe di sonno della ragazza e lei riemerse, assonnata, da una dormita lunga e profonda. Per un attimo si chiese dove fosse, poi ricordò tutto. Olly era accanto a lei, indossava una vecchia t-shirt azzurra e i pantaloni del pigiama. Aveva ancora i capelli scompigliati di sonno, ciuffi dorati sparati sugli occhi. Senza pensarci, ci passò una mano e sorrise a Hayley quando, al suo richiamo sussurrato dolcemente, lo guardò negli occhi con i suoi ancora semichiusi. Lei si avvicinò al suo petto e sprofondò nell'abbraccio del ragazzo, avvolgendogli le braccia attorno alla vita. Svegliarsi con il suo profumo, i suoi baci e le sue carezze era un'energia così potente da scuoterla dentro, le fibre del suo corpo stavano in fibrillazione e il cuore diventava solo un battito di pugni scanditi in maniera scoordinata.

«Ciao» rispose, premendogli la bocca sullo sterno. Olly ridacchiò e l'abbracciò più stretta.

Quella notte non avevano fatto sesso, no, niente del genere. Avevano semplicemente dormito insieme, nello stesso letto. Si erano addormentati dopo aver parlato per quasi tutta la notte. Fuori i grilli frinivano e loro continuavano a parlarsi, con le parole, con i sorrisi. Si erano parlati con il linguaggio dei baci e dei loro abbracci, ma senza spingersi oltre. Olly sapeva che Hayley non era pronta, affatto, e per quanto la desiderasse, aveva pazienza per lei ma soprattutto per loro due. Un giorno l'avrebbe amata quando il resto del mondo si sarebbe addormentato. Sentire il profumo di lei mentre dormiva gli aveva dato un senso di pace. Pace e sicurezza. Non aveva mai provato niente del genere in vita sua e mentre lei gli si era addormentata sul petto, Olly restò a guardarla dormire nel tentativo di capirlo. Che cosa gli aveva fatto? L'aveva conosciuto, sedotto, incantato, fatto innamorare pazzamente di lei. Eppure Hayley stessa non riusciva ancora ad accorgersi della tempesta che aveva causato dentro di lui. Stare con lei gli aveva fatto perdere lucidità e poi, all'improvviso, era capitolato. E quelle sensazioni... Si sentiva bruciare la pelle tutte le volte che lei lo toccava, la sua vicinanza gli faceva perdere la testa e se c'era di mezzo lei non ragionava più. I minuti, le ore a loro disposizione a Olly sembravano non bastare. La vita intera, adesso, gli sembrava troppo breve per viverla con lei, desiderava di più, tutto il tempo del mondo, tutte le notti per vederla dormire serena accanto a lui e per restare a guardarla respirare e fare delle smorfie nel sonno. Voleva tutti i giorni per poter prenderla per mano e baciarle le labbra.

Lei gli stava ancora aggrappata al petto e con un brivido, Olly la sentì risalirgli il collo con la bocca, arrivare al mento e posarglisi sulle labbra. Sussultò di piacere, appoggiandole una mano sulla schiena nel tentativo di sollevarle il viso. Divenne un bacio pieno, profondo, esplorativo. Le loro labbra si erano sincronizzate ai movimenti dei due ragazzi e, morbide, si adattarono subito su quelle dell'altro. Hayley gli tirò scherzosamente una ciocca di capelli e Olly scoppiò a ridere sulle labbra della ragazza.

«Okay, è il momento di alzarci» esclamò e con un balzo si alzò dal letto. Ritornò da Hayley per baciarla di nuovo poi se ne andò in cucina a preparare la colazione.

Hayley si lasciò ricadere sul cuscino con il fiato corto per le labbra di lui sulle sue.

Hayley, arrivata in cucina, dette un morso al pancake appena sfornato, affamata.

«Ehi, aspetta, non ho messo lo sciroppo d'acero» la rimproverò Olly, scherzoso versandocelo sopra. Hayley ne prese un altro boccone il sapore delizioso del pancake caldo le si spanse su tutta la lingua.

«Mmh, con i pancakes ci sai proprio fare» borbottò la ragazza con la bocca piena.

«Me lo dicono tutti» ribatté Olly ridendo e posando i suoi in un piatto. Ci versò lo sciroppo d'acero e afferrò un cartone di succo.

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