15 capitolo - SVEGLIARSI

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L'alba arrivò piano piano, come se il tempo fosse rallentato, illuminando i grattacieli e le casupole che formavano Londra. La luce incespicò per le vie attraversando tutta la città e baciandola lievemente. Il rosa del cielo, tipico di un'alba così bella, sfumò in un bell'azzurro accecante, solcato di tanto in tanto da sporadiche nuvole bianche. La città si risvegliò e le sue strade si ripopolarono di moto e auto, pronti a riprendere il solito tran tran quotidiano. Il sole appena spuntato penetrò con i suoi raggi caldi oltre la finestra semi aperta di una casa, si infilò tra gli invisibili buchi delle tende, che ondeggiavano lentamente alla leggera brezza mattutina. Caddero sul letto e sui respiri di due ragazzi che il nuovo giorno non aveva ancora svegliato. In mezzo al silenzio, il sole non poté fare altro che stendersi tra loro e aspettare il loro risveglio. Scaldò i loro corpi, protetti solo da lenzuola attorcigliate intorno. Continuavano a dormire in mezzo al silenzio e al sole. Continuavano a dormire, ignari di tutto e tutti, in mezzo alla pace del loro silenzio.

Olly sbattè le palpebre, il sole addosso. Cieco di sonno, abbassò lo sguardo sul petto e notò che il sole che gli era addosso era Hayley. Timida, sorridente e calda anche mentre dormiva. Fece un respiro profondo e le accarezzò dolcemente la pelle delle spalle nude. Gli teneva una mano e la guancia sopra il torace, l'espressione beata e rilassata sul viso. Avevano le gambe intrecciate e lei gli si era avvolta intorno come una pianta rampicante. Le lenzuola bianche erano l'unico tessuto che li separava e al contempo li copriva e li stringeva insieme. Sorrise. Rimase a guardarla dormire, proprio come quella notte. Dopo che avevano fatto l'amore. Mentre lei si era addormentata al suo fianco, piano, lentamente, senza fretta, dopo avergli detto che lo amava, Olly aveva faticato a prendere sonno. Ripensava ai momenti vissuti pochi minuti prima. Al modo dolce e inesperto che aveva lei di fare l'amore. Al modo in cui le dita di lei gli si erano asserragliate attorno alle braccia, dalla paura e dal timore e dal troppo amore. Si ricordò anche come le dita di lei erano state dolci sulla sua pelle. Ricordava ogni singolo brivido vissuto. Olly sorrise e ripensò a com'era rimasto a guardarla dormire accanto a lui, con la bocca vicina al suo fianco, chiedendosi cosa gli aveva fatto. Mio Dio, cosa gli aveva fatto? Era stata la notte più bella di tutta la sua vita. Con nessuna, nessuna, aveva mai vissuto un momento del genere, così carico d'amore, di aspettative, di ansia e nervosismo. Senza pensarci, le passò le labbra tra i capelli scuri. Profumavano, i suoi capelli. Anche la sua pelle profumava. Olly l'aveva sentita chiaramente sotto le labbra per tutta la notte, quando il sudore imperlava il suo corpo e quello di lei, e i loro corpi si erano toccati ed erano scivolati l'uno accanto all'altro. Si erano amati. Si erano amati come mai due esseri umani avevano potuto fare, con il cuore, con gli occhi e con ogni centimetro del corpo. Si erano spinti l'uno contro l'altro, in un movimento amoroso che pareva non finisse mai. Per tutto il tempo, non aveva distolto lo sguardo dagli occhi di lei. Quegli occhi di cioccolato lo guardavano spalancati e impauriti ma pieni di un'amore che non gli avrebbe reso giustizia se si fosse descritto a parole. Olly, in quel momento, sentì che la propria felicità aveva raggiunto il culmine. Averla lì, seminuda, tra le sue braccia, la sua pelle calda contro la propria, lo fece diventare euforico. Aveva anche il suo profumo addosso. Il suo odore. Tuffò il naso tra i suoi capelli e inspirò profondamente. Hayley mugolò nel sonno e Olly le ridacchiò all'orecchio.

«Svegliati, amore. È mattina». Hayley mugolò di nuovo e scosse il capo, stringendosi ancora di più a lui. Olly la baciò sull'angolo della bocca, nel tentativo di svegliarla e di assaporare con lei la bellezza del mattino e il silenzio che li circondava. «Devo svegliarmi?» mormorò lei e il suo volto innocente di bambina emerse dalle profondità di lui. I suoi occhi color cioccolato incontrarono quelli azzurri del ragazzo. Lui si sentì sciogliere tutto. «Beh, sì... Puoi anche riaddormentarti ma mi priveresti del piacere di baciarti appena sveglia» e con un sorriso catapultò le labbra su quelle di lei. Hayley si preoccupò per un attimo dell'alito cattivo ma si mise a ridere quando Olly le afferrò i fianchi, premendo i polpastrelli sulla pelle morbida. Ripensò a tutti quei baci di quella notte e lasciò le sue labbra in pasto a quelle di Olly, mentre le loro lingue si sferzavano a vicenda, si esploravano le bocche. Olly, sorridendo malizioso, premette di più le dita sui fianchi della ragazza. Torreggiava sopra di lei e continuava a ridacchiarle davanti. Il suo corpo rispose subito agli stimoli di lui.

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