19 capitolo - BUONGIORNO

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Il cellulare gli tremò nella tasca dei jeans. Si scostò con una mano i capelli dalla fronte sudata e tirò fuori l'apparecchio. Era un messaggino di Hayley.

Tutto bene al lavoro ;). Non importa che mi vieni a prendere, ho la mia macchina.

Olly chiese una pausa a Harry e sorrise a Ella, la sua partner nel video del suo nuovo singolo. Lei gli sorrise e fece mulinare con un semplice movimento della testa i capelli biondi. Imparare tutte quelle coreografie era sfiancante.

Okay. Ci vediamo a casa tua, allora. Ti amo. Olly.

Ripose il telefono in tasca e insieme ad Ella riprese a volteggiare sulla scena del set.

Olly parcheggiò l'auto di fronte a casa di Hayley e lanciò uno sguardo al cruscotto illuminato di arancione. Segnava le sei in punto e la bellezza di -1°. Così si imbacuccò nel cappotto ed Hayley, che già lo aspettava sulla porta, lo fece entrare nel torpore dell'abitazione.

«Ehi» disse dopo averle dato un bacio infreddolito sulle labbra. «Come stai?» «Bene, tu?» Era raggiante. «Tutto okay». Si accoccolarono uno tra le braccia dell'altro sul divano. Si percepiva solo il tonfo ripetuto dei loro cuori. Olly si rendeva conto della sua fortuna solo in quei momenti. La fortuna immensa di averla tra le braccia, scaldarla col calore del suo corpo, sentire la pelle a contatto con la sua e le sue labbra, morbide e vellutate, vicino al collo. Ripensò al breve periodo in cui erano stati amici, prima di rendersi conto che non potevano più esserlo. Come avevano fatto a resistersi? Adesso gli pareva impensabile. Resistere alla tentazione di abbracciarsi ogni minuto, di baciarsi in ogni momento. Non dirsi mai ti amo. Tutto questo gli sarebbe mancato quando sarebbe partito. Ecco perché da qualche giorno gli ronzava in testa un idea. Voleva dirgliela, prima di partire. Voleva sentirsi dire di sì. Voleva che accettasse. Voleva rendere loro stessi più felici di quanto lo fossero già.

«Lee, c'è una cosa che vorrei dirti» cominciò Olly e lei tolse la guancia dal suo petto, guardandolo incuriosita e sospettosa. «D-Dimmi». Olly cominciò a ridere e le baciò i capelli per tranquillizzarla. «Non preoccuparti, è una bella notizia». Lei sembrò rilassarsi un po'. «Ehm...» si guardò le mani cercando le parole giuste. «Ecco, mi chiedevo...è un po' di tempo che ci penso e mi sembra il momento più giusto, ecco. Mi chiedevo se, se ti andasse di provare a vivere con me. Insieme. Beh, a casa mia oppure potremo comprare un appartamento nuovo, se ti va». Si zittì perché si rese conto di non averle lasciato il tempo di rispondere. La guardò titubante e desideroso di un sì. La sua espressione mutò nello stupore in meno di un secondo. Era strabiliata, come se una palla di cannone l'avesse colpita sulla testa. Vivere insieme, con Olly. Tutti i giorni sotto lo stesso tetto. Il cuore cominciò a batterle fortissimo. Quante volte aveva anche solo immaginato una cosa del genere? E quante volte aveva detto a sé stessa di smettere di fantasticare, perché tutto questo non aveva futuro. Ma questo prima di incontrare Olly. Prima che lui cambiasse la sua vita e la stravolgesse come un uragano. E adesso questa notizia. Si sentì le guance in fiamme.

«Davvero?» domandò con il respiro che batteva e il cuore corto. O forse era il contrario. Dio, chi ci capiva più nulla! «Sì» rispose Olly sempre più serio. «Ti amo con tutto me stesso e non voglio perdere altro tempo. Tra un mese e mezzo parto. Ho vissuto cosa significa svegliarmi accanto a te la mattina» le sorrise, dolcissimo. «Ed è la sensazione più bella che un uomo possa provare». Hayley si sentì sciogliere come un cubetto di ghiaccio al sole. Il suo cuore e il suo corpo si riempirono di calore. Non riusciva ad immaginare niente di più meraviglioso. E al tempo stesso, mentre dentro al suo corpo scorrevano adrenalina e felicità confuse, anche il timore reclamò la sua parte nella corsa. Convivere era un avvenimento grande e nuovo per lei, importante al cento per cento. Le sembrò che Olly volesse farlo troppo in fretta e questo la spaventò. La spaventò immaginare di dirlo a Stephanie. La spaventò che solo dopo qualche mese insieme lui si sentisse davvero pronto a fare un passo del genere. Non sapeva come funzionavano certe cose e, logicamente, pensò che avrebbe dovuto cambiare qualcosa, le sue abitudini che per lei erano diventate, appunto, abitudini. Magari difficili da cambiare. Hayley non era per niente abituata a tutto questo. Per la prima volta si era innamorata, per chissà quale miracolo ricambiata, e Olly le aveva appena fatto la proposta di andare a vivere insieme. Era successo tutto così velocemente e tutto in una volta. Lo guardò ancora, sbalordita, mentre lui aspettava con il fiato sospeso. Perché non si decideva a rispondergli? Aveva creduto che appena gliel'avesse chiesto lei gli si sarebbe gettata addosso per abbracciarlo, con le orecchie piene delle sue risate e dei suoi sì confusi e entusiasti. Perché questo silenzio e quell'espressione di stupore? Le spalle di Olly, tese e sollevate, si afflosciarono di colpo. Lei non lo voleva, era chiaro. L'atmosfera sonnacchiosa di prima era svanita da un pezzo.

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