18. Non te ne andrai mai

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"C'è qualcosa tra me e te, qualcosa che ci unisce, qualcosa che ci rende unici nel nostro legame, qualcosa che non ci permetterà mai di perderci per davvero

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"C'è qualcosa tra me e te, qualcosa che ci unisce, qualcosa che ci rende unici nel nostro legame, qualcosa che non ci permetterà mai di perderci per davvero.
Qualcosa che io non capirò subito e che quando lo farò, forse sarà troppo tardi.
Ma non se ne andrà mai."

🥀

Il tempo si era fermato.
L'orologio, il suo ticchettio si era arrestato in un istante che Heaven non si sarebbe mai scrollata dalla mente.

Era andata al White Rose, tanto contenta di incontrare Harry, di guardarlo esibirsi, ed aveva salutato con tanto di quell'entusiasmo Jack, il quale le aveva detto che Harry era nel suo studio, omettendo però la presenza di qualcun altro in quella stanza. Che in fondo, nessuno se lo immaginava ciò che stava succedendo.
Ma lo vide lei stessa, con i suoi occhi, chi stava tenendo compagnia al suo ragazzo e sopratutto in che modo lo stava facendo.

Provò ribrezzo, rabbia, delusione, tristezza, tutto un mix di emozioni angoscianti ed infuocanti, mentre fissava, completamente a corto di parole, la scena davanti a sé: Harry e Camilla si stavano baciando.

Di colpo, Heaven fu avvolta dai mille pensieri che l'avevano tormentata la mattina di quello stesso giorno. Come se, fino a quel momento, avesse vissuto in un mondo dove ogni suono, che non raccontava dell'ammirazione che provava per Harry, si sentisse ovattato e poi tutto d'un tratto... il rumore.
Il rumore di mille pensieri, il rumore prodotto dalla sua coscienza che continuava a ripetergli: "Dovevi lasciarlo andare quando ancora eri in tempo, adesso farà male. Dovevi lasciarlo andare prima che diventasse troppo tardi."

Si era fidata di lui, aveva creduto alle sue rassicurazioni sul fatto che tra di loro non ci fosse più niente, ed invece eccolo lì, a baciarsi con quella sgualdrina.

Le sembrò che fosse passata un'eternità, mentre guardava davanti a sé, mentre invece era passata soltanto una manciata di secondi.
Tremante di rabbia compì due passi indietro, ma non si accorse che dietro le sue spalle c'era Jack, col quale si scontrò. E a quel punto la sua speranza di non essere notata e di poter fuggire via, di mettersi al riparo prima che l'imminente tornado di emozioni catastrofiche la colpisse, sfumò via.

«Harry?» mormorò Jack.

Anche lui aveva visto la stessa scena e anche lui ne era rimasto confuso. Solo che le emozioni di Heaven non si fondavano soltanto sulla confusione, i suoi si basavano di più sulla rabbia, sulla tristezza, motivo per cui decise che doveva assolutamente andarsene.

Ebbe il tempo soltanto di vedere Harry, richiamato dalla voce di Jack, allontanarsi da una bocca che non era la sua e di incontrare le iridi verdi che appartenevano al suo ragazzo di sfuggita, prima di voltargli le spalle e correre via.

«Cazzo, Heaven!» lo sentì imprecare alle sue spalle.

Allora lei accelerò il passo. Spinse con furia la porta del White Rose, scontrandosi con un ragazzo, ma senza neanche chiedergli scusa tirò dritto.

Anime in fiamme [HS]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora