"E tutte le lotte, tutte le insistenze, tutta la fatica che aveva fatto per farsi strada dentro la vita di quella stessa ragazza che si trovava davanti, gli sembrarono vani. Niente più aveva senso davanti a quegli occhi scuri e grandi che continuavano a respingerlo."
🥀
Heaven osservava fuori dalla finestra, ma con sguardo assente. La sua mente era altrove, il suo cuore da tutt'altra parte. Continuava a pensare a ciò che era successo, all'incidente, a Harry che aveva letto la sua cartella clinica, privandola della possibilità di raccontargli lei stessa la verità.
Non lo vedeva dal giorno in cui le aveva confessato di aver letto il reperto medico della sera in cui ebbe l'incidente anni prima, né tantomeno si erano sentiti. Non avevano provato a cercarsi, sapevano entrambi di aver bisogno di tempo prima di affrontarsi e di sostenere qualsiasi tipo di conversazione, o di rivivere traumi avvenuti in passato. Ma sapevano anche che non avrebbero potuto tirarla per le lunghe, che quello stato in bilico non andava bene a nessuno dei due.
Era meglio dirsi addio e farlo subito, pensava sempre Heaven.
Perché lei ne era certa, che lui l'avrebbe lasciata; si era convinta che Harry avesse bisogno solo del tempo per realizzare ogni singolo fatto, per poi lasciarla.
Mentre lui invece temporeggiava, perché sapeva che tutto sarebbe cambiato, che Heaven, soprattutto, sarebbe cambiata. La conosceva ormai troppo bene da sapere che l'aver infranto senza permesso i suoi scudi ed aver messo in mostra i suoi segreti, l'avrebbe portata ad allontanarsi, ad inglobarsi nelle sue stesse debolezze e a respingere chiunque. Per cui preferiva aspettare. Era terrorizzato all'idea di poterla perdere e non avrebbe mai smesso di darsi la colpa se questo sarebbe successo.Ad ogni modo, l'attesa era finita.
Mentre Heaven continuava a fissare fuori dalla finestra, il suono del suo cellulare catturò la sua attenzione. Girò di scatto il viso e lo individuò sul tavolo in cucina, mentre quel suono rompeva il silenzio in cui lei si era avvolta. Lentamente abbandonò il suo posto dinanzi la finestra; le tremavano le mani e le sudavano i palmi perché sapeva chi era, se lo sentiva nonostante fosse ancora troppo lontana per poter leggere il nome sullo schermo. Ma non si sbagliava, era proprio quello che si aspettava, proprio lui: Harry.Le sembrò come se aspettasse quella chiamata da un tempo infinito, nonostante non credesse di essere pronta ad affrontarlo. Di solito, quando qualcosa non andava tra di loro, lui non faceva passare mai troppo tempo prima di provare a mettersi in contatto con lei, o di andare a parlarci; era sempre il primo a cercarla, a chiedere spiegazioni, a convincerla a ritrovarsi. Ma quella volta sembrò prendersi anche lui i suoi tempi e questo non fece altro che metterla più in ansia e ad aumentare le sue convinzioni sul fatto che alla fine di tutto, che una volta messa alla luce tutta la verità, l'avrebbe lasciata.
Per questo quasi non rispose, per questo quasi si tirò indietro e tornò a fissare fuori dalla finestra. Ma alla fine si rese conto che nulla sarebbe cambiato, né lui, né ciò che era accaduto e soprattutto non sarebbe cambiato il fatto che Heaven provava indiscutibilmente dei sentimenti per Harry.
Allora afferrò il cellulare e spinse sul tasto verde prima che fosse troppo tardi.
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Anime in fiamme [HS]
FanfictionE ogni volta che ci ripenso continuo a non capirlo quand'è stato il momento in cui il legame che ci univa si è spezzato. Il momento esatto in cui questo nostro essere fragili ci ha portati alla fine. Vorrei ripercorrere ancora la nostra storia e ca...