"Ma prima o poi tutta la verità viene a galla e ti soffoca, ti toglie il respiro e ti uccide."
🥀
Non importa quanto provi a combattere i tuoi istinti più oscuri, quanto provi a soffocare i tuoi desideri più incoscienti, non importa quanta fatica impieghi per cercare di ragionare in modo razionale. Basta solo uno sguardo, un paio di occhi, una bocca, le forme di un corpo, per farti perdere la testa. O almeno a Harry era bastato tutto ciò di cui era fatta Heaven per tornare ad essere il ragazzino con la testa tra le nuvole e con un unico pensiero.
Era stato così dal primo istante in cui l'aveva rivista e nonostante una parte di lui, la più recondita, gli dicesse di fermarsi, di non essere così impulsivo, di andarci piano, l'unica cosa che sembrava riuscire a sentire era il richiamo di quella ragazza che lo attraeva in un modo che neanche lui sapeva spiegarsi.Andavano avanti allo stesso modo da due settimane ormai: si ripromettevano che non sarebbe successo più nulla, che avrebbero smesso ancora che erano in tempo, poi però si rivedevano e finivano sempre con il togliersi i vestiti e a fare l'amore. A volte era lui, a volte era lei, ma chiunque dei due iniziasse, il finale era sempre lo stesso.
Anche quella stessa mattina, si erano risvegliati nello stesso letto, dopo aver passato l'ennesima notte insieme a fondersi tra le lenzuola.
«Devo andare a lavoro.» le disse Harry, mentre Heaven continuava a lasciargli baci sul collo.
La cosa bizzarra era che si comportavano come se non si fossero mai separati, come se non avessero passato un anno distanti ad ignorarsi e a comportarsi come se la loro storia non fosse stata il centro focale del loro mondo e non avesse mai smesso di esserlo nemmeno da lontani. Ne avevano passate tante, si erano scontrati per tanti motivi, affrontato paure e superato dei freni; ma tra le coperte di un letto qualsiasi avvenimento del passato sembrava non essere mai accaduto. O forse erano semplicemente loro ad essersi inglobati in quella realtà in cui non sembravano essersi mai lasciati andare.
«Mh... solo cinque minuti, dai.» mormorò Heaven.
Harry le strinse i fianchi con le mani, spingendola sul letto e baciandola sulla bocca con grinta.
«Sono arrivato in ritardo già due volte questa settimana.»
«Non è giusto però.»La ragazza allacciò le braccia attorno al suo collo, spingendoselo contro e non permettendogli di allontanarsi. Sfregò la punta del naso contro quella di lui, imbronciandosi con le labbra, sulle quali Harry lasciò un bacio a stampo.
«Cosa non è giusto, dolcezza?»
«Il fatto che il lavoro ti ha tenuto lontano da me per un anno e adesso non posso trattenerti a letto nemmeno cinque minuti in più.»Harry non si era mai soffermato a pensare a come lei avesse affrontato quella distanza, si era semplicemente limitato a credere che non doveva essere stato facile, ma che sicuramente aveva trovato il modo di superarla; mentre la guardava negli occhi però quella mattina, si rendeva conto di come quella rottura l'avesse fatta stare più male del dovuto, nonostante Heaven si ostinasse a non darlo a vedere.
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Anime in fiamme [HS]
FanfictionE ogni volta che ci ripenso continuo a non capirlo quand'è stato il momento in cui il legame che ci univa si è spezzato. Il momento esatto in cui questo nostro essere fragili ci ha portati alla fine. Vorrei ripercorrere ancora la nostra storia e ca...