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Ogni volta che con la bacchetta colpisce la batteria è come se sentissi il battito del mio cuore unito al suo, non mi sono mai divertita così tanto, sto davvero bene, mi sono dimenticata tutti i miei problemi e le ansie, ora voglio solo rimanere qui e saltare. Sia io che nicole conosciamo tutte le canzoni, le cantiamo il più forte possibile come se fosse una questione di vita o di morte, saltiamo e ci muoviamo nel piccolo spazio che le altre persone ci lasciano quindi più o meno giusto quello per respirare. Faccio anche qualche video, giusto per ricordo ma non molti per godermi tutto dal vivo, altrimenti se avessi voluto vederlo da uno schermo non pagavo il biglietto. Tra una canzone e l'altra durante quei momento in cui i ragazzi non suonavano guardavo praticamente solo ethan e lui mi ricambia a sé ore lo sguardo per poi tornare a suonare con la sua solita spensieratezza, la sensazione che si prova quando stai suonando è indescrivibile, come è indescrivibile la sensazione di stare davanti al tuo gruppo preferito a un concerto. L'unico problema dei concerti è che non durano per sempre, quando damiano ha annunciato che quella successiva sarebbe stata l'ultima canzone non mi sono resa conto di ciò che diceva per via dell'emozione ma finita anche quell'ultima canzone si sono messi come all'inizio del concerto uno affianco all'altro, hanno fatto un inchino e sono usciti. Non vederli più su quel palco mi ha distrutta, non potevo credere che tutto ciò fosse finito, che non avrei più visto ethan per molto tempo, che non avrei più vissuto quelle emozioni per chissà quanto. Essendo le prime io e nicole decidiamo di rimanere un po' lì a fissare il palco vuoto, non ero pronta per andarmene da quello stabilimento, e poi dovevamo comunque aspettare che uscissero prima quelli infondo. Dopo circa un ora e mezza erano andati via quasi tutti quindi io e nicole ci guardiamo e ci giriamo per incamminarci verso l'uscita. circa a metà tra il palco e l'uscita mi volto un ultima volta a guardare la batteria di ethan, senza di lui sembra quasi che manchi un pezzo. Sposto lo sguardo leggermente a sinistra e noto un uomo di circa 40 anni con i capelli un po' neri e un po' bianchi che fa cenno a qualcuno in sala di avvicinarsi. Mi guardo intorno per cercare di capire con chi parlasse e non vedendo nessuno rispondergli ho guardato di nuovo verso di lui rendendomi conto che aveva gli occhi inchiodati su di me. Dico a nicole di fermarsi un secondo, guardo l'uomo sul palco e gli faccio cenno come per dire "chi? Io?" indicandomi. mentre pensavo "fantastico sicuramente non parlava con me e ho appena fatto una figura di merda colossale" spalanco gli occhi quando lui mi guarda e mi dice di sì con la testa indicandomi e rifacendo il gesto di salire sul palco. A quel punto pensavo "magari è lui che ha sbagliato persona, forse crede che io sia una dello staff"

sognare non costa nulla -Ethan Torchio-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora