Capitolo 39

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Alla fine il pomeriggio di ieri lo abbiamo passato tranquillamente a fare passeggiate sul lungo mare e, con la scusa di sentirmi poco bene, ho convinto Tay ad andare a dormire più presto del solito, in modo che non abbia le giuste energie per affrontare la giornata. Alle 5.30 sveglio Tay, pronta a sentirmi insultare in tutte le lingue del mondo visto l'orario.

''ehi amore sveglia, dobbiamo andare in un posto''

<mhhh, ma che ore sono>

''le 5.30, alzati, ti porto in un posto''

<Le 5?! ma tu sei pazza a svegliarmi a quest'ora> dice un po' irritata iniziando ad alzarsi

''di la c'è la colazione già pronta, io esco un'attimo a fare una cosa. Ti aspetto giù pronta per le 6, porta gli zaini che ho preparato mentre tu dormivi''

<ma.. sono un'attimo confusa, dove dobbiamo andare?>

''è una sorpresa, fai come ti dico''

Lei, ancora addormentata, annuisce e va a fare colazione. Io finisco di 

vestirmi ed esco di casa. Dopo pochi minuti arrivo davanti al noleggio auto e ne prendo una , pagando per 36 ore. Per le 5.50 sono già sotto all'appartamento per aspettare che Tay sia pronta

A Taylor:

amore sono qui sotto, appena sei pronta scendi

Dopo pochi minuti la vedo uscire dal portone d'ingresso e  noto il suo sguardo un po' confuso alla vista della macchina. La invio a salire e, dopo aver messo gli zaini nei sedili posteriori partiamo.

<Ora posso sapere dove stiamo andando?> chiede lei sorridendo dopo avermi lasciato una scia di baci sul collo

''mhh no e non provare a corrompermi''

<peccato, era il mio intento>

''lo so, come se non ti conoscessi. Comunque o dormi o ti bendo, non voglio che capisci dove stiamo andando'' dico immettendomi nell'autostrada

<uh-uh come siamo autoritarie stamattina, potrei farci l'abitudine.> dice lei, con un sorrisetto compiaciuto

''ci tengo solo che venga bene la sorpresa'' dico guardando attentamente la strada

Dopo poco lei si addormenta, con la testa appoggiata al finestrino e i capelli che le coprono il viso -cazzo che bella- penso tra me e me

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Siamo in viaggio già da due ore e mezza, lei ancora dorme profondamente ma decido comunque di svegliarla quando mi fermo all'area di sosta per fare benzina

''ehi amore, sveglia''

<siamo già arrivate?> dice lei strofinandosi gli occhi

''no, ma manca poco'' dico sorridendo ''tieni metti questa'' dico porgendole una benda

Lei se la mette senza troppe lamentele, probabilmente perché è ancora assonnata e dopo poco ripartiamo

''ti sei riposata amore?'' dico appoggiandole una mano sulla coscia e facendole i grattini

<si, ora voglio sapere dove stiamo andando però> dice lei appoggiandosi alla mia spalla ed iniziando a fa

''tra massimo un quarto d'ora lo scoprirai, non c'è molto traffico, ci abbiamo messo meno di quanto pensassi''

<menomale, voglio togliermi questa benda>

-eccola, mi sembrava strano che non si lamentasse- penso ridendo

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