capitolo 10

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«è quello che non ti ho dato ieri sera»
Lei sorride, mi tira a se e fa scontrare nuovamente le nostre labbra. Amo baciarla, mi fa venire le farfalle nello stomaco solo il pensiero.
Dopo un pò più del solito ci stacchiamo per prendere fiato. La faccio sdraiare e mi accoccolo sul suo petto.
«voglio le coccolee» dico come se fossi una bambina di 5 anni.
"io vorrei che tu fossi la mia ragazza"
Inizialmente penso di aver capito male e le chiedo di ripetere
«cos'hai detto? »
"Vuoi essere la mia ragazza? "
«siii» urlo prima di riempirla di baci.
"Ti amo"
«ti amo»
***
Dopo aver passato qualche ora con me Tay è dovuta andare a lavorare. Avrei voluto dirle tante cose che però non sono riuscita a dire. Non so esprimere le mie emozioni a parole, cosi decido di scriverle una lettera.
«da quando sei entrata nella mia vita, l'hai completamente stravolta e non dico per dire, è davvero così. Sei arrivata in un momento non troppo facile per me ma l'hai saputo rendere uno dei più belli della mia vita. Il nostro primo appuntamento è stato qualcosa di spettacolare, nonostante i rompicoglioni tu mi hai fatta sentire troppo bene, al centro del mondo. Hai saputo farmi ridere, il che non è mai stata una cosa facile. Mi sei entrata dentro come mai nessuno prima d'ora. Ho sempre promesso a me stessa che non avrei dato così tanto potere su di me ad una persona, non volevo innamorarmi, non volevo dare il mio cuore a qualcuno per paura di soffrire ancora. Però con te è stato impossibile, per quanto non volessi pensarti, eri il mio primo pensiero al mattino appena sveglia, alla sera prima di andare a dormire e durante tutto il giorno. Quando dormo con te sono le uniche volte in cui mi addormento subito, dormo senza fare incubi e mi sveglio con il sorriso. Non ho mai amato il contatto fisico con le persone per una serie di motivi che non sto qui a spiegarti ora, ma quando non ci sei mi manca. Mi manca sentire la tua mano intrecciata con la mia, mi mancano le tue labbra sulle mie e le tue mani che toccano il mio corpo. Non voglio chissà quali gesti d'amore perché tu mi dimostri ogni giorno di tenerci. E quando mi dici "ti amo" perdo i battiti. Non ho mai creduto nel destino, è solo una stupidata legata a qualche credenza religiosa o di altro tipo, ma non saprei dire come saremmo qui a quest'ora se non ci fosse qualcosa di già scritto. Quante erano le probabilità che ci incontrassimo? Poche, davvero poche, eppure siamo qui, insieme. Quindi forse il destino ha voluto farmi passare momenti di merda, tra casi umani e sofferenze per poi farmi incontrare la persona migliore, quella che cercavo da tanto e mi era pure venuto il dubbio che non esistesse. Se mai ci dovessero essere problemi in futuro, sono pronta ad affrontarli con te, perché so per certo che non voglio perderti. Sarebbe praticamente impossibile trovare un'altra persona come te, con il tuo modo di fare, con il tuo carattere, con il tuo sorriso, con i tuoi occhi, sarebbe impossibile avere la stessa complicità che ho con te con un'altra persona. Per non parlare della tua bellezza, mi hai colpita dalla prima volta che ti ho vista. Tante persone sono 'belle' ma sono quel bello che dopo poco stufa, tu invece sei proprio bella, guarderei le tue foto per ore senza mai stancarmi.
Ti amo
-Skyler.»
Quando finisco di scrivere la lettera mi accorgo di star piangendo. Prendo un fazzoletto, mi asciugo le lacrime e decido di andare al bar. Appena trovo Tay le do la lettera e le dico di leggerla appena tornerà a casa. Lei rimane un'attimo interdetta ma annuisce e riprende il turno. Io decido di andare a casa, devo raccontare molte cose a Vi.

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