capitolo 32

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Rispondo al telefono senza guardare chi sia, sinceramente sono felice di questa interruzione, non so se sarei resistita ancora a lungo visto  che lei non si teneva le mani a posto
«pronto

"Skyler Davis?"

«si, chi è» chiedo con un po' d'ansia. La voce mi sembra familiare a nello stesso tempo non riesco a capire chi sia

"sono la preside Johnson, volevo dirti che la verifica è andata bene, ma domani non ci sarò per restituirtela a scuola. Non volevo farti andare in vacanza con questo pensiero , per questo ti ho chiamata"

«grazie mille per il pensiero, buona serata Signora Johnson»

"ciao Skyler" appena attaccoPo il telefono sento due braccia cingermi da dietro e due labbra baciarmi il collo

"chi era di così importante da farti uscire dalla vasca?"

«la preside, voleva dirmi che la verifica era andata bene visto che domani non ci sarà»

"solo a me sembra strano che la preside ti chiami a casa per dirti questo?" chiede lei divertita

«in realtà anche a me, ma va bene così, sempre meglio che essere presi di mira» dico staccandomi un po' da lei

«scusa amor ma ho freddo, fammi mettere su qualcosa» dico mettendomi su una delle sue magliette

"non la terrai su per molto" dice con un sorrisetto malizioso mettendosi il pigiama.

«cosa mangiamo stasera?» chiedo cambiando discorso

"non lo so, cosa ti va?"

«non ne ho idea, decidi tu. Io devo studiare un po', poi vengo a darti una mano in cucina va bene?» dico prendendo alcuni libri dalla cartella

"sisi, stai tranquilla, fai con calma" dice andando in cucina.

Mi metto sul letto ed inizio a studiare, domani avrò altre due verifiche, storia e letteratura inglese, non ce la posso fare.               

Dopo circa due ore Tay entra in camera dicendo

"appena hai finito vieni di la che è pronto"

«sisi, ho quasi finito»

"ti serve una mano?" chiede sedendosi sul letto affianco a me

«no amor, ecco ho finito. Andiamo a mangiare che sto morendo di fame» dico buttandomi su di lei per abbracciarla.

Andiamo in salotto dove trovo già tutto pronto in tavola e tutto ben apparecchiato. Ci sediamo a mangiare e parliamo dei vari gossip che girano al momento,  mi sembra tutto così perfetto; non ho mai sognato una vita piena di chissà quali lussi, penso che si possa stare benissimo così, vivendo con la persona che si ama e riempiendo le proprie giornate d cose che  ci rendono felici. Per un'attimo mi torna in mente lo sguardo deluso di mia madre che le è venuto appena le ho detto che Taylor è la mia ragazza e la mia espressione diventa un po' più triste e cupa. Lei, ovviamente, se ne accorge subito. Incrocia le dita della mia mano con le sue sopra al tavolo e mi chiede 

"che succede? ho detto qualcosa di sbagliato?"

«no, tranquilla. E' tutto okay» non voglio che si senta in colpa, non ha dato lei una mentalità chiusa a mia madre

"dimmi che succede dai, lo vedo che non va tutto bene"

«stavo pensando a mia madre» ammetto abbassando la testa

"mi dispiace, non avrei dovuto lasciarti fare coming out, ora saresti li con la tua famiglia a cenare invece che con me" dice con tono triste

«non dirlo nemmeno per scherzo, non c'è nessun'altro posto dove vorrei stare se non  qui con te. Non rimpiango di aver fatto coming out, ma mia madre mi ha delusa molto per la sua reazione ed ogni tanto penso che forse, avevo un'idea sbagliata di lei. Non devi più sentirti in colpa per questa cosa,me lo prometti?» dico alzandomi ed andando verso di lei. Mi siedo sulle sue gambe e la abbraccio.

Dopo qualche minuto passato in questa posizione decido di alzarmi in modo da mettere a posto la cucina e poterci mettere più comode sul divano. 

"guardiamo un film?" mi chiede lei mentre mi aiuta a sparecchiare

«va bene, cercane uno tu, qui faccio io»

"ma ti aiuto"

«hai già cucinato, sparecchio, lavo i piatti e ti raggiungo» dico spingendola verso il divano

Dopo essermi assicurata che non facesse nient'altro per aiutarmi torno in cucina, lavo i piatti e le pentole e la raggiungo sul divano.

«hai scelto il film?»

"il realtà avrei un'altra idea" dice prendendomi per le gambe e facendomi mettere a cavalcioni su di lei

«tipo?» chiedo facendo finta di non capire

"tipo io e te nel letto e i vestiti per terra" dice iniziando a baciarmi il collo. 

«che proposta allettante e se io non volessi?» chiedo provocandola

"se non volessi non ti staresti strusciando su di me" dice prima di baciarmi e portarmi in camera da letto. Prevedo una lunga notte insonne.

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