capitolo 35

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Mi sveglio di soprassalto con il cuore che mi batte a mille. Guardo l'orologio del cellulare che segna le 5:30 e impreco mentalmente, sti cazzo di incubi ancora non mi danno pace. Mi guardo intorno cercando di intravedere tra le ombre delle luci che filtrano dalla finestra i miei vestiti per raccoglierli. Ieri sera in preda alla foga li abbiamo buttati ovunque. Mi alzo dal letto facendo piano, rassegnata al fatto che tanto non dormirò più, metto una maglietta e mentre mi metto a raccogliere i vestiti per metterli da lavare mi incanto a guardare Taylor che dorme, è bellissima, sembra una bambina piccola. Esco dalla stanza facendo meno rumore possibile, metto i vestiti nella cesta in bagno e vado in cucina a preparare la colazione per Tay che si alzerà tra meno di un'ora per andare a lavoro. Decido di provare a preparare i pancake nonostante sia una frana in cucina, spero verrà fuori qualcosa di buono. Preparo l'impasto e ci aggiungo qualche goccia di cioccolato prima di lasciarlo riposare per un pò. Sistemo il tavolo con le tovagliette, la nutella e i tovaglioli e metto a scaldare la padella. Dopo qualche minuto verso l'impasto sperando che vengano bene. Quando mi sembra cotto lo metto in un piatto e lo assaggio, beh pensavo peggio dai, con un pò di nutella dovrebbero essere mangiabili. Faccio altri tre pancake, li metto nei piatti e preparo il caffe per Tay e il cappuccino per me.
quando ho finito di preparare guardo l'orologio:le 6:20. Decido di andare a svegliare Tay visto che la sveglia non è ancora suonata. Entro in camera e la trovo abbracciata al mio cuscino, mi metto di fianco a lei, la abbraccio e le do tanti bacini sul viso
«amore svegliati, ti ho preparato la colazione»
"mhh due minuti"
La assecondo e le faccio le coccole per qualche minuto, ci alziamo e quando vede i pancake si finda sulla sedia a riempirli di nutella. Speriamo che siano buoni.
«come sono? »
chiedo spalmando la nutella sui miei
"sono buonissimi "
"ma a che ora ti sei alzata? " continua
«alle 5:30» rispondo dando il primo morso ai pancake, devo dire che con la nutella sono davvero buoni.
"come mai cosi presto? "
«ho fatto un incubo e non sono più riuscita a dormire»
"potevi svegliarmi" dice lei dispiaciuta
«mi dispiaceva, eri cosi bella mentre dormivi»
"daii non è vero, svegliami la prossima volta "
«vedremo dai» dico finendo la colazione
sparecchiamo e prima di andare a prepararci le chiedo se può aiutarmi a cambiare la benda sulla mano.
"sei riuscita a fare anche senza alla fine" dice con un sorrisetto malizioso riferendosi alla notte precedente
«avevi dubbi?» chiedo io imitandola
"nemmeno uno". finisce di fasciarmi la mano con tutta la delicatezza del mondo e poi ci lascia un bacio sopra
"cosi guarisce prima"
la guardo per qualche secondo prima di saltarle addosso ad abbracciarla, non so cosa farei senza di lei.
«sei la persona che tutti vorrebbero nella loro vita»
"tu al massimo piccola"
"non vorrei rovinare il momento ma faremo tardi tutte e due se non ci vestiamo"
«lo so ma tu mi distrai è colpa tua» dico andando a prepararmi come tutte le mattine mi da mille baci prima di permettermi di scendere dalla macchina. Appena entro a scuola vengo chiamata in presidenza. La preside mi comunica dispiaciuta che mia madre non ha pagato l'ultima retta scolastica. ci mancava solo questo cazzo. Dopo scuola mi toccherà chiamare mio padre sperando che capisca la situazione e poi fare la valigia per la partenza di domani. Alla penultima ora decido di uscire prima, tanto ci sarà supplenza.
Avviso Tay di non venirmi a prendere a scuola
a Taylor♡
«esco prima cosi inizio a preparare la valigia per domani, torno a casa a piedi non c'e bisogno che mi vieni a prendere. A dopo♡»

Prima di chiudere whatsapp noto un messaggio di mio padre
"oggi sono in città, più tardi passo a casa per salutare te e tuo fratello"

-bel tempismo di merda- penso prima di rispondere
A Papà:
«possiamo vederci tra mezz'ora al bar vicino al ponte?»

Da Papà :
"Ok"

Mi dirigo verso il bar dove trovo gia seduto mio padre, lo saluto freddamente e ci sediamo
"devi parlarmi di qualcosa ?"
«beh ecco si.. »dico fissando il tavolo
"dimmi"
«allora, io sto con una persona da ormai un pò di tempo e beh ecco...quando mamma l'ha scoperto mi ha cacciata di casa perché non le va bene che sto con una ragazza e ha smesso di pagarmi anche le rette scolastiche»
quando finisco di parlare mi lancia un'occhiata che non so decifrare.
"tua madre sta sbagliando, non è giusto comportarsi cosi, ti darò io i soldi. te li metto sul conto che mi hai detto, ma ora dove vivi? "
«con lei»
"va bene dai all-"
viene interrotto dalla suoneria del sul telefono, e quando chiude mi dice che deve scappare ma che continueremo il discorso un'altra volta.
Rimangono qualche. minuto a pensare a quanto la mia vita sia cambiata drasticamente in poco tempo e torno a casa. Essendoci il frigo vuoto scrivo a tay dj prendere qualcosa da asporto
A Taylor♡:
«il frigo a casa è vuoto, passi a prendere qualcosa da asporto per pranzo mentre torni?»
Spero veda il messaggio appena esce da lavoro.
Mi cambio mettendomi qualcosa di più comodo ed inizio a preparare le robe da mettere in valigia sul tavolo e attacco la lavatrice.
Dopo un quarto d'ora Tay torna a casa con una pizza enorme in mano, direi che ha letto il messaggio.
«ciao amore» dico salutandola con una bacio sulle labbra
«tutto bene»
"sisi a te? " dice appoggiando il cartone sul tavolo e prendendo i piatti
«ehm si circa»
"in che senso circa" mi chiede mentre ci mettiamo a mangiare.
«allora, mia madre non paga più le rette di scuola e ho visto mio padre perché mi ha scritto di essere in città. Gli ho detto di te e l'ha presa normale, non ha detto niente a parte che mi darà lui i soldi »
"davvero hai detto di noi a tuo padre? " mi chiede con un'espressione che non riesco a decifrare
«si, certo»
"quindi non ti sei pentita di averlo detto a tua madre? " mi chiede triste
«certo che no amo, come lo pensi» dico alzandomi e andando ad abbracciarla
«non me ne pentirò mai, sto benissimo con te e se non mi accetta sono cazzi suoi, non devi nemmeno pensarle ste cose»
sembra tornare serenta sentendo le mie parole quindi finiamo di mangiare tranquillamente e poi ci mettiamo a fare le valigie. Sposto i panni dalla lavatrice all'asciugatrice, metto le ultime cose in valigia e vado a lavare i piatti mentre Taylor finisce la sua.
Dopo poco sento due braccia stringermi da dietro
«hai finito? la valigia? » dico continuando a lavare i piatti
"si, vuoi andare da qualche parte più tardi? "
«si dai finisco qui e possiamo andare a fare una passeggiata a central park visto che è una bella giornata»
"ci sto"

Dopo aver passato tutto il pomeriggio fuori ci facciamo un bel bagno caldo, mettiamo la sveglia e andiamo a dormire. domani si va a Miami

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