Siamo sveglie da qualche minuto ad aspettare l'alba. Per tutta la notte lei mi ha tenuto stretta a se e continua a farlo anche ora. Non so descrivere la sensazione, è come se quando sono tra le sue braccia il resto del mondo non esistesse, è come se tutte le preoccupazioni e le paranoie svanissero, mi sento al posto giusto, forse per la prima volta nella mia vita. Mentre lei mi accarezza il fianco vediamo illuminarsi di rosso il cielo dietro i palazzi, piano piano il rosso si sfuma fino al giallo ed il sole inizia a salire creando dei giochi di luce stupendi. Molti preferiscono il tramonto all'alba, io ,come nella maggior parte delle cose vado controcorrente, ho sempre amato molto di più l'alba perché, se guardi l'alba con una persona, vuol dire che hai passato tutta la notte con quest'ultima il che, rende tutto più romantico. Ormai il sole è completamente sorto, ma continuiamo a guardare questa magnifica vista. Chi l'avrebbe detto che mi sarei trovata a dover scegliere se guardare l'ottava meraviglia del mondo o la nona? Già, perché lei appena sveglia è ancora più bella. Ha i capelli spettinati che le ricadono sul viso ed è ancora un pò assonnata e questa cosa la rende tenerissima. Mi giro per guardarla ed i miei occhi incrociano i suoi, nessuna delle due dice niente, alterno lo sguardo tra i suoi occhi color cioccolato e le sue labbra.
"Con la luce del sole appena sorto che ti sbatte sul viso sei ancora più bella"
«tu con i capelli spettinati, struccata e con le luci dell'alba sei l'ottava meraviglia» le rispondo prima di darle tanti piccoli baci sul viso ed uno sulle labbra.
«non voglio rovinare il momento ma se non iniziamo a prepararci tu non sarai mai a lavoro per le 9 ed io non sarò a scuola per la seconda ora»
"lo so, ci tocca alzarci, devo anche farmi la doccia"
«anch'io devo farla»
"Se la facessimo insieme risparmieremmo tempo" dice con tono malizioso
«quando avrò un pò più di autostima la faremo»
"Se non ce l'hai tu l'autostima chi deve averla"
«tutto il resto del mondo»
"Ma smettila"
«vado a fare la doccia» dico alzandomi e prendendo i vestiti dall'armadio
"Speravo te ne dimenticassi"
«di cosa? »
"Dei vestiti "
«ma pensi solo a quello?»
"No ma.. c'e nel senso..no"
Scoppio a ridere, amo metterla in difficoltà. Non so cosa abbia mai fatto nella vita per meritarmi una persona del genere. Forse non sarà perfetta per gli altri ma lo è per me. Forse non mi dirà ti amo tutti i giorni ma me lo dimostra ogni minuto. Forse non durerà per sempre la nostra storia ma il segno che ha lasciato dentro di me è e sarà indelebile. Finisco di fare la doccia, mi asciugo e mi vesto. Ecco cosa mi sono dimenticata di portare, la spazzola. Esco dal bagno con i capelli ancora spettinati e vado in camera
«am-oh wow» appena entrata in camera la scena che mi si presenta davanti è questa: lei mezza nuda intenta a togliersi la maglietta e il gioco di ombre creato dal sole che filtra dalla finestra che le accentua di più gli addominali. Lei subito si copre il più possibile ed io rimango imbambolata qualche minuto a guardarla. "Hai finito di fissarmi? Non sei l'unica che si vergogna qui"
«è inutile che ti copri,ormai ho visto»
"Mi sento violata"
«ma se non ti ho nemmeno toccata» purtroppo.
Finisce di mettersi la maglia e mi domanda "comunque, cosa stavi per chiedermi?"
«volevo chiederti se posso usare la tua spazzola visto che non ho portato la mia» lei si mette a ridere di gusto, manco stesse assistendo ad uno spettacolo comico ed io rimango allibita
"Allora, abbiamo dormito insieme, stiamo insieme, mi hai visto nuda, ieri sera stavamo finendo a letto e tu mi domandi se puoi usare la mia spazzola?"
«ehm si(?)»
"Certo che puoi, ma non devi nemmeno chiedermelo"
«ehm grazie, comunque, la maglietta è al contrario miss figaggine 2020»
Lei abbassa lo sguardo verso la maglietta ed io scoppio a ridere e torno in bagno. Mi sistemo i capelli e mi trucco, ovviamente usando le sue cose perché non ho portato nulla. Esco dal bagno e la trovo gia pronta per uscire
«ma non dovevi fare la doccia anche tu?»
"Se non fossi stata in bagno più di un'ora l'avrei fatta, ma ormai è tardi e dobbiamo ancora fare colazione"
«scusami, non mi sono resa conto»
"Tranquilla, ti farai perdonare" mi dice facendomi l'occhiolino. Si, pensa sempre a quello, bipolare e pure ninfomane. Usciamo di casa e mentre siamo sulle scale le domando «dove facciamo colazione? »
"visto che è un pò tardi possiamo farla nel bar vicino alla scuola, non voglio che arrivi in ritardo per colpa mia"
«Va bene».
****
Dopo aver fatto colazione sono andata a scuola e lei a lavoro. Ormai sono passate due ore all'inizio delle lezioni e sto prendendo appunto sulla lezione di tedesco. Per me è davvero una lingua stupenda. La mia parte preferita delle lingue sono quelle parole che non sono semanticamente traducibili in italiano. In tedesco c'e la parola "Zweisamkeit"
(che si si pronuncia /zwaisamkait/) è davvero intraducibile, ma indica quello stato, quasi paradisiaco in cui due anime si ritrovano, formando un alone di solitudine tra di loro, isolandosi dal mondo e bastando a se stesse. Un'altra parola fantastica è "Geborgenheit"
(Che si pronuncia /gheborghenhait/)
Questa significa sentirsi al sicuro, sentirsi a casa e nulla meglio di questa parola puó descrivere come mi sento quando sto con lei, tra le sue braccia, anche senza dire o fare niente. Probabilmente nessuno potrà mai capire cosa ci trovi di affascintante in queste parole intraducibili, molti le odiano perché metterle all'interno di una frase, senza saperne perfettamente il significato non è facile ma a me mi affascinano terribilmente.
Suona anche l'ora di tedesco esco dalla classe e mi incontro davanti al mio armadietto con Ally per andare all'ora successiva, matematica. Ci sediamo all'ultimo banco, come sempre ma la prof mi chiama alla lavagna. Dice un paio di robe incomprensibili e rimango un'attimo ferma a riflettere su quello che ha detto. Boh non so nemmeno da dove partire, se sento due numeri insieme in una frase troppo vicini già vado in crisi, perché devo studiare matematica se nella vita non mi servirà a niente? Parecchio innervosita dopo 10 minuti di scena muta mi rimanda a sedere. Mentre cammino verso il mio banco sento delle risate e dei bisbigli,bah contenti loro di ridere. Durante il resto dell'ora parlo con Ally di come va la mia love story con Tay, le dico che è perfetta come fidanzata e le racconto a grandi linee quello che facciamo. Lei mi racconta di un tipo con la quale si sta sentendo, ma non mi dice granché, solo che si chiama Logan e che viene nella nostra scuola ma segue corsi diversi dai nostri. Tra una chiaccera e l'altra finisce anche l'ora di matematica quindi ci dirigiamo in palestra per l'ultima ora. Mi piace fare palestra per conto mio ma odio farla a scuola, nessuno la prende seriamente, tutti la vedono come un'occasione per vedere i culi delle ragazze con i leggins o aspettare che qualche ragazzo con un bel fisico si tolga la maglietta per fare il pagliaccio della situazione. Fortunatamente l'ora passa in fretta, mi rimetto i miei vestiti, saluto Ally e vado verso l'uscita. Mentre cammino verso casa mi arriva un messaggio da Tay
Da Taylor♡:
"Tutto bene a scuola? ❤️"
A Taylor♡:
«Sisi, tutto bene a te a lavoro?❤️»
Da Taylor♡:
"A parte la solita ragazzina che ci prova tutto bene, tra poco finisco il turno"Non so se essere felice che con dei piccoli gesti si preoccupi per me e mi chieda come va o essere terribilmente incazzata perché quella la continua a provarci e ancora non l'ha mandata a fanculo.
A Taylor♡:
«passo al bar cosi capisce che sei impegnata»
Da Taylor♡:
"Basta che non la uccidi😂"dopo poco tempo arrivo davanti al bar, aspetto che lei finisca di servire al tavolo la tiro a me e la bacio, assicurandomi che la ragazzina stia guardando. Come ho fatto a capire che fosse lei?semplice, non toglie un'attimo gli occhi di dosso alla mia ragazza.
Dopo averla baciata davanti a lei, la guardo male ed esco dal bar con nonchalance. Uno a zero per me stronza. Dopo pochi isolati arrivo a casa, dove trovo mia madre ad armeggiare in cucina.
«che stai facendo? »
"Sto provando una nuova ricetta, chiama tuo fratello di sopra che tra un'attimo è pronto"
«ma non è andato a scuola il nano? »
"No, oggi c'era assemblea ed è stato a casa"
Salgo le scale, metto lo zaino in camera mia e chiamo mio fratello dopodiché torno in cucina ad aiutare mamma ad impiattare.
"Quindi stasera viene la tua amica? "
Mi chiede mamma mentre mangiamo
«si, alle otto come avevi detto»
"Sono contenta di conoscerla, già che passate tutto questo tempo insieme manco foste fidanzate"
Alla parola "fidanzate" mi va di traverso l'acqua che stavo bevendo ed inizio a tossire.
"Tutto bene? "
«sisi mi è solo andata di traverso l'acqua»
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Il mio posto nel mondo •|lgbt|•
RomanceSkyler Davis è tutto tranne che una ragazza normale, ha un carattere molto particolare, tutti pensano che sia una stronza egoista e che pensi solo a se stessa ma in pochi hanno l'opportunità di conoscerla davvero, solo chi va oltre alle apparenze ha...