capitolo 17

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Dopo pranzo sono andata in camera mia e ho chiamato Tay che stava tornando a casa.
"Ci è rimasta di sasso quella ragazza quando mi hai baciata davanti a tutti"
«l'intento era quello, sei mia»
"la tua cosa?"
«la mia ragazza»
"Mi piace da morire sentirtelo dire"
«anche tu potresti dirlo più spesso eh» dico ridendo.
"Come devo vestirmi per stasera? "
«amor, vestiti normale come quando usciamo io e te, non devi rimorchiare mia madre»
"Voglio farle una buona impressione"
Dice un pò preoccupata
«la farai»
"Speriamo, comunque devo andare che ho delle robe da fare, ci vediamo stasera"
«a stasera»
Dopo aver terminato la chiamata mi metto un pò a studiare, domani ho la verifica di matematica e non so nulla, spero di riuscire a copiare un pò qua e la per arrivare alla sufficienza.
Dopo circa un'oretta finisco e indovinate? Non so un cazzo comunque, che bella la matematica.
Col la testa che mi scoppia per i troppi numeri visualizzati insieme, decido di uscire a fare una passeggiata. Oggi è davvero una bella giornata, c'e il sole ma non è troppo caldo in più ogni tanto c'e qualche soffio di vento leggero che mi scompiglia i capelli. Spero che mia madre prenda bene il coming out, abbiamo sempre avuto un buon rapporto, dovrebbe essere contenta del fatto che finalmente ho qualcuno che tiene a me sul serio, spero. Dopo qualche isolato decido di tornare indietro e prendete la macchina, ho troppi pensieri e devo schiarirmi le idee. Dopo circa 40 minuti arrivo ai piedi dell'empire, non ho nemmeno ragionato su dove andare, il mio corpo si muoveva da solo. A volte sono troppo riflessiva e ci metto giorni per decidere su cose banali, altre volte sono estremamente impulsiva, faccio le cose senza pensarci, è come se avessi piú di una personalità, una calma, pacata e tranquilla, l'altra impulsiva,stronza e casinista. Non ho mai pensato di trovare l'equilibrio giusto con una persona perchè già io da sola non sono equilibrata, eppure lei tira fuori la parte migliore di me, quella dolce, che mette la felicità degli altri davanti alla sua e manda a fanculo l'orgoglio. Mentre penso a queste cose sono nell'ascensore dell'empire per salire all'ultimo piano. Ho sempre amato questo posto, vedi tutto dall'alto, sembra tutto perfetto. Non penso ci sia vista migliore, apparte quando guardo lei, lei è proprio la fine del mondo. Tutti questi sentimenti che provo mi spaventano, nemmeno si rende conto del potere che ha su di me probabilmente. E probabilmente non dovrei nemmeno fermarmi a riflettere su queste cose, sbaglio sempre, penso troppo e non riesco mai a godermi le cose al 100% ma me ne accorgo solo quando queste finiscono che forse, avrei dovuto riflettere meno e vivere di più. A volte posso sembrare molto possessiva ma non lo sono, sono solo insicura. Quell'atto al bar l'ho fatto perché quella ragazza era anche carina, se non fosse stata nemmeno lontanamente il suo tipo me ne sarei fregata. Se avessi più sicurezza in me stessa sarei anche molto meno gelosa, ma chi me lo dice che non arriverà qualcuno migliore di me, qualcuno senza fisse, qualcuno con un bel sorriso e con i capelli sempre perfetti a portarmela via?
Guardo il telefono e mi accorgo che è già passata un'ora, se voglio avere un minimo di tempo per prepararmi è meglio che mi metta subito in macchina. Mentre sono sul ponte di Brooklyne sole inizia a tramontare, che spettacolo, il cielo si colora di rosa, a macchie chiare e scure e riflette nell'acqua che assume un colore più violaceo. Dallo specchietto inizio ad intravedere le prime luci dei grattacieli accendersi, amo questa città. Verso le 18:10 arrivo a casa, ho poco meno di due ore per rendermi presentabile. Mi faccio una docci velocemente e lavo anche i capelli, decido che vestiti mettermi e vado ad asciugarli. Attacco la piastra e vado a vestirmi, dopodiché mi piastro i capelli. Metto un po di fondotinta per coprire le occhiaie e il mascara. Verso le 19:50 sento bussare alla porta e corro ad aprire. Rimango qualche minuto ferma a squadrarla dalla testa ai piedi. Ha un abbigliamento molto semplice, jeans e maglietta, eppure mi lascia senza fiato. Chiudo la porta dietro di me, le getto le braccia al collo e la bacio, in modo che mia madre non veda prima di farla entrare.
La faccio accomodare a tavola mentre io aiuto mia madre a portare i piatti e chiamo mio fratello. Mi siedo di fianco a lei ed iniziamo a mangiare. Parliamo di argomenti vari, lei si complimenta con mia madre per la cena e sembra filare tutto liscio ma continuo ad avere l'ansia e ad essere tesa. Lei se ne accorge e mi prende la mano sotto al tavolo e mi accarezza la gamba, come si fa a non amarla?  Quando abbiamo quasi finito la cena, decido che è arrivato il momenti di dirglielo, ora o mai più.
«mamma, devo dirti una cosa»
"Sky, non stai bene? Sei diventata pallida"
«mamma»
"Dimmi"
«ehm.. ecco..v-vedi..»
"Ti prego dimmi che non sei incinta perchè non sono pronta a diventare nonna,sono ancora giovane"
«cos no, figurati sarebbe anche difficile in realtà»
"Perchè?"
«mi sono fidanzata con una persona»
"Davvero? E chi è? Qualche ragazzo della tua scuola?" dice entusiasta.
«mamma in realtà io e Taylor stiamo insieme,non siamo amiche»
Cala il silenzio nella stanza, un silenzio assordante che mi spezza il cuore. Mia madre mi guarda un pó schifata prima di iniziare ad urlarmi addosso le peggio cose.
"ORA TU LA MOLLI E NON VI VEDETE PIÚ CHIARO? FINCHÉ VIVRAI SOTTO AL MIO TETTO POTRAI FIDANZARTI SOLO CON RAGAZZI'
Non sta succedendo davvero, cazzo.
«ALLORA ME NE VADO, NON PUOI DIRMI CON CHI DEVO O NON DEVO STARE, HO QUASI 18 ANNI»
Lei rimane in silenzio, scoppio a piangere e tiro Taylor per un braccio di sopra. Prendo una valigia e ci butto dentro quanti più vestiti possibile. Quando ho finito lei prende la valigia, io il telefono e il computer e andiamo giù. Usciamo di casa, mettiamo la valigia nel baule e partiamo. Dopo pochi minuti, quando manca ancora molto a casa sua, Tay accosta all'angolo della strada e mi abbraccia. Io ancora sto piangendo, sono sconvolta.
"Scusa non avrei dovuto lasciartelo fare,  è tutta colpa mia scusami"
«non devi dirlo nemmeno per scherzo, ero condapevole del fatto che ci fosse questa possibilità ma ho scelto te. Sei la scelta che non ho sbagliato e rimarrai la mia scelta migliore, quella che mi rende felice. Ti amo ogni giorno di più e se mia madre non accetta questa cosa, non accetta nemmeno me come persona. Non mi pento di averglielo detto. Solo che non so dove andare»
"Starai da me,mi sembra ovvio"
«amore, no. Non ho i soldi per pagare la mia parte d'affitto»
"Non devi farlo, stai tranquilla"
«troverò un modo per darti i soldi»
"Non mi interessa dei soldi. Mi interessa di te, che tu stia bene."
Dopo aver detto questo mi bacia,un bacio pieno d'amore,senza secondi fini. Ci stacchiamo e ci rimettiamo strada. Per tutto il tempo mi stringe la mano e ogni tanto si gira a guardare se sto ancora piangendo. Cosa ho fatto per meritarmi una persona cosí?che si preoccupa per me, che mi mette al primo posto e mi guarda come se fossi la cosa piú bella? Non lo so, e probabilmente non lo sapró mai, ma ringrazio me stessa per averlo fatto perchè forse a quest'ora, non potrei essere con la persona che mi rende davvero felice.

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