capitolo 22

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Mentre mi abbraccia alzo la testa verso di lei e ci baciamo, mi erani mancate le sue labbra morbide sulle mie.
Evidentemente siamo chiuse in bagno da troppo tempo perchè sentiamo V urlare dal salotto
"We piccioncinee muovetevi che sto qua qualche giorno non due anni, va bene che avete fatto pace ma avrete tanto tempo per scopare"
Ci stacchiamo dal bacio e appoggio la testa sul suo petto e scoppio a ridere è sempre molto fine.
Mi allontano da lei e mi vesto mentre lei continua a fissarmi, ops
"Questa me la paghi" dice lei con un tono tra il malizioso e l'incazzato
«ops. A si?  E come?»
"Vedrai". Quando ho finito di vestirmi mi trucco ed usciamo dal bagno e andiamo verso il salotto.
«andiamo a fare un giro? »
"Certo" rispondono insieme
"Avete già mangiato voi?"
«no, tu amore?»
"non avevo fame"
Mi dispiace che sia stata tanto male per il mio comportamento ma almeno ora ha capito che deve fidarsi di me
«te la fai venire amor, altrimenti stasera niente dessert» le dico fancendole l'occhiolino
mi sento il terzo incomodo, se volete scopare vado a fare un giro da sola eh”
«ahahah ma no dai andiamo»
Usciamo a piedi e passeggiamo mentre raccontiamo a Tay tutte le cazzate che abbiamo fatto insieme quando abitavo in Arizona
“ti ricordi quando ho fatto finta di svenire per evitare l'interrogazione? ”
«sii ed io mi sono offerta di portarti in infermeria in braccio, erano tutti divertiti ma quello ci ha creduto»
“perché quando sei salita dal balcone per non farti beccare che eri rientrata tardi?”
«ancora non mi capacito di come tu abbia fatto a prendermi in spalla per farmi arrampicare»
"Voi non state bene" commenta Tay che non ha smesso un'attimo di ridere, è proprio bella quando ride.
gente io avrei fame”
«si anche lei avrà fame, vero amore?»
"In real-"
«hai fame pure tu, perfetto entriamo nel bar dietro l'angolo»
"Ma è sempre stata cosi? " chiede Tay a V ridendo
in realtà se fossi in te sarei al settimo cielo se le importasse cosi di me, di solito non gliene frega di nessuno”
«hai finito di farmi passare da stronza tu?» chiedo ridendo a V mentre entriamo nel bar
non è colpa mia se lo sei ”
«è vero, lo sono e mi piace da morire»
Dico con un sorriso un pò psycho.
Ci accomodiamo ad uno dei tavoli e decidiamo cosa prendere. Il posto è carino è un pò in stile riverdale, con il bancone da una parte ed i divanetti ed i tavoli dall'altra.
«non so cosa prendereee non mi piace nulla»
"Qualcosa devi mangiare"
“K ci sono le mozzarella stick, puoi prendere quelle e facciamo a metà delle patatine”
«non le avevo viste, perfetto, deciso»
“"Ordino io per te?"” chiedono insieme. Io le guardo e rido.
«oddio muoio dovreste vedere le vostre facce in questo momento» dico continuando a ridere fino alle lacrime.
«una ordina le mozzarella stick l'altra le patatine che se no litigate».
Con loro due qua mi accorgo che la mia vita è completa. Ho la ragazza più bella del mondo e l'amica più dolce e comprensiva, mi sembra davvero di vivere un sogno, vorrei vivere cosi per sempre. Mi passa anche completamente di mente mia madre, finché non si scuserà, se si scuserà, non ho niente da dirle. Intanto che penso a mia madre arriva il cameriere e prendere le ordinazioni. È  un ragazzo più o meno della mia età con i capelli scuri e gli occhi chiari. Ha una corporatura abbastanza definita, sicuramente fa palestra. Ha anche un bel sorriso, infatti vedo V divorarselo con gli occhi.
«ti piaceva eh?»
“perché a te no?”
«Ho l'ottava meraviglia come ragazza, non me ne farei nulla di un ragazzino » sento lo sguardo di Taylor bruciarmi addosso mentre pronuncio queste parole. Mi giro verso di lei, le sorrido e le dico
«che c'e? È vero, non mi faccio problemi a dirlo»
"Dovresti dire che sei tu l'ottava meraviglia, non io"
“se non la piantate di essere cosi dannatamente dolci mi verrà il diabete” dice V ridendo
«parla quella che si innamora una volta alla settimana e diventa come lo zucchero» ribatto io scherzando
“gneh”
Interrompe la nostra "conversazione" la nuova crush di V che ci porta i piatti. Mentre mangiamo parliamo del piú e del meno,tutte e tre,come se anche loro si conoscessero da sempre.
                               ****
Dopo aver pranzato il resto della giornata in giro a girare la città. Poco fa abbiamo lasciato V al suo hotel ed ora stiamo salendo le scale per l'appartamento. Appena entriamo le getto le braccia al collo e la bacio, lei mi prende in braccio e mi porta sul letto
"Finalmente sei tutta per me" mi sussurra mettendosi su di me

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