CAPITOLO 4: Udienza.

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Narratrice pov's.
Harry, il giorno della sua udienza, venne portato da Arthur Weasley al ministero della Magia. Entrarono dalla porta visitatori ovvero attraverso una cabina telefonica nella quale bisognava inserire dei gettoni e specificare in compagnia di chi si è e perché si è qui, Harry così si ritrovò al ministero della Magia. Qui venne accompagnato del signor Weasley nella sala delle udienze del Wizengamot e mentre Harry transitava verso la stanza si trovò davanti una misteriosa porticina di vite  nero che però sarà superata dal signor Weasley e il ragazzo sarà portato altrove, in una stanza circolare nella quale Harry era già stato attraverso il pensatoio, l'anno prima.
Harry Si ritrovò nella sala del ministero che era nelle segrete, dove il ministro della Magia, Cornelius Carmel, terrà l'udienza per l'utilizzo di un incanto patronus in presenza di un babbano. Come testimone della difesa di Harry, da copione entro Albus Silente e la signora Figg, una magono senza la quale caramel avrebbe condannato Harry come un espulsione da Hogwarts e se non fosse stato per il fatto che la signora avesse fornito una descrizione accurata del dissenatore così, per una votazione ad alzata di mano, Harry viene rilasciato anche se contro il volere del ministro, caramel.
In tutto questo Delfina ed Harry non avevano mai un momento per fare pace. Il ragazzo sapeva di aver sbagliato e voleva con tutto il cuore ritornare con Delfina come i restanti ragazzi volevano ritornare ad essere suoi amici ma la ragazza ogni volta che li vedeva li evitava oppure li scherniva. Da quegli atteggiamenti ragazzi capiranno di aver veramente deluso Delfina, che non si era comportata così con loro neanche al suo terzo anno. Capivano che lei non aveva altra scelta se non stare zitta su quello che gli dicevano alle riunioni ma loro Comunque avevano preferito ferirla.
Tornato al quartier generale dell'ordine della fenice, lui festeggia la sua vittoria all'udienza con i Weasley e Hermione.
Una cosa però fa calmare per dei momenti i festeggiamenti ovvero il fatto che il signor Weasley e Harry Potter abbiano visto Lucius Malfoy vicino all'ufficio misteri.
Così si decide di dare una riunione straordinaria.
Dopo un po' che li ebbe sentiti Delfina prese parola.
- Qui c'è qualcosa che non torna...- disse mentre agitava la penna con la quale stava scrivendo tutto quello che stavano dicendo.
- Mi puoi ripetere dove avete trovato l'idiota?- chiese Delfina ad Arthur.
- Nelle aule vicino al wizengamot, dicendo che era lì per parlare con il ministro.-
- Stronzata, il ministro lo avrebbe potuto incontrare anche nel suo ufficio... Allora perché essere nei sotterranei...- iniziò a ragionare disegnando sulla pergamena i sotterranei.
- I tuoi ragionamenti sono giusti.- le disse Moody, mentre lei continuava a borbottare tra lei e lei.
- Ci sono... Spero solo non sia così perché se no siamo nei guai. Cosa altro c'è nei sotterranei apparte le aule per i processi?- chiese rivolta a loro
- Ma certo...- iniziò Silente.
- L'ufficio misteri, professore sbaglio o Sturgius sarebbe dovuto essere qui da un pezzo a fare il resoconto sul turno di guardia?-
- Bhe in effetti è vero non ho ricevuto nemmeno un patronus, i tuoi ragionamenti mi sorprendono sempre di più.-
- Sono solo attenta ai dettagli, quindi sono arrivata alla conclusione che Malfoy era lì per la profezia, quindi o ha cercato di entrare o ha provato a fare entrare lui e questo sarebbe un problema dato che se viene trovato dal ministero perdiamo lui, il mantello dell'invisibilità e dobbiamo aggiungere turni più lunghi.-
- Speriamo che non sia riuscito a farlo entrare  non oso immaginare Voldemort con in mano la profezia.- disse Sirius
- Ok papà, come li hai passati i M.A.G.O?- chiese Delfina scettica.
- Perché scusa?- chiese Frustrato.
- Perché io anche se non ho seguito divinazione so che le profezie possono essere prelevate solo dalle persone per le quali sono state fatte e a meno che Harry non vada li a prenderla oppure ci vado Voldy, cosa improbabile dato che dopo tutto lo spettacolo che sta facendo il ministero non penso esca in costume con un gonfiabile ad unicorno intorno alla vita e uno striscione con scritto: ' Sono Zio Voldy e io e i miei Mangiacozze domineremo il mondo, dato che non credo farà così possiamo stare sicuri che non l'avrà.- disse e era riuscita a tirare su un sorriso a tutti chiedendosi come facesse quando lei stessa non lo faceva da un po'.
La sera stessa venne fatta una festa per Ron e Hermione e quali sono diventati prefetti, Delfina rimase tutto il giorno nella camera di pozioni facendo preoccupare non di poco il padre la signora Weasley che purtroppo non la vedevano più come prima, ormai si chiudeva nel laboratorio dello zio o in camera sua e la ragazza usciva sempre di meno e mangiava sempre di meno.
Uscì per andare a prendere un bicchiere d'acqua ma si ritrovò davanti una signora Weasley con la bacchetta puntata contro un Ronald Weasley in punto di morte. A quella vista a  Delfina si gelò il sangue nelle vene facendola rimanere per alcuni secondi imparata nel frattempo però è lo raggiunge Molly la quale sussurra un ridiculus, facendo trasformare il corpo di Ron in quello di Harry, Delfina Allora si girò verso il molliccio il quale prende le sembianze di tutte le persone a lei care che la incolpano, dicendo testuali parole:
- è colpa tua , in orfanotrofio ti saresti meritata di peggio, sono morta a casa tua , siamo morti per colpa tua , tiri spedirò in orfanotrofio, Sei inutile, sei una delusione, Feccia, sarebbe stato migliore se tu non fossi nata, saremo stati meglio senza di te.- ?a ragazza indietreggiò fino a trovarsi con le spalle al muro quella scena fu vista da tutti i membri dell'ordine della fenice.
La ragazza aveva lacrime amare che le scendevano copiosamente dagli occhi.
- È colpa mia, è solo colpa mia, sarebbe stato meglio per tutti se non fossi nata, mamma e papà sarebbero ancora insieme, sono una completa delusione, mi meritavo quello che mi avevano fatto all'orfanotrofio,è colpa mia.- ecco cosa sussurava la ragazza mentre si lasciava scappare qualche singhiozzo.
Sirius e Remus riuscirono a far sparire il molliccio e si girarono verso Delfina che ancora sussurava quelle cose.
Delfina sembrò risvegliarsi e subito corse di nuovo su per la scala rifugiandosi nel laboratorio di pozioni di suo zio ignorando i richiami del padre sbatte la porta la chiuse con il suo incantesimo così nessuno sarebbe potuto entrare.
Era tanto che non lo faceva ma in quel momento sentiva il bisogno di farlo perché in fondo qualunque cosa accadesse era sempre colpa sua.
Iniziò, prima un taglio, poi un altro, e così via man mano sempre più profondi, man mano perdevano sempre più sangue.
La ragazza sapeva che era una cosa sbagliata da fare ma il mondo gli stava crollando addosso, non avrebbe resistito allungo.
In quel momento non c'erano tutte le persone che provavano incantesimi su incantesimi fuori dalla stanza, non c'erano persone che la pregavano di uscire, non c'erano i suoi "amici" fuori preoccupatissimi.
No, ora c'erano solo lei e il dolore, un dolore che ormai aveva imparato a conoscere facendoci amicizia, aggrappandosi a lui per sopravvivere.
Passò cosi la notte tra lacrime e sangue.
La mattina si risvegliò con le persone che ancora la pregavano di uscire da quel maledetto laboratorio.
Aveva male alla testa e a stento si reggeva in piedi per il sangue perso ma sinceramente poco le importava.
Non aveva la minima intenzione di vedere nessuno, allora prese una felpa e attraversò un passaggio segreto che dal laboratorio portava dritta in camera sua.
Arrivata la si assicurò di chiudere a chiave la porta prima di accarezzarsi quei tagli che non si faceva da molto tempo.
Il dolore era troppo forte e sentiva il bisogno di doversene fare degli altri.
E così fece.
Quando non ebbe più un solo pezzo di braccio da poter tagliare si accasciò a terra iniziando ad incolparsi di nuovo di tutto.
Vedendo le foto di lei e i suoi amici insieme e di lei e suo padre insieme iniziò a prendere e buttare a terra tutte le cornici rompendole.
Fece un casino assurdo tanto che tutta la casa sembrò risvegliarsi e accorse alla camera della ragazza.
- Perché è sempre colpa mia!- urlava lei.
Urla piene di dolore e risentimento per non aver potuto fare niente per salvare le persone che amava.
Quelle urla che erano udibili da tutti e che misero un angoscia e una tristezza a tutti a tal punto da fargli venire le lacrime agli occhi.
- Perché ogni volta che faccio qualcosa  riesco sempre a fare qualcosa di sbagliato?-
- Perché mi ritrovo sempre e unicamente sola?-
- Perché faccio così schifo?-
- Perché faccio così pena come fidanzata o come amica?-
- Avevano ragione tutte quelle cose che mi facevano all'orfanotrofio me le meritavo.-
- Io me le meritavo perché non sono mai stata brava a fare niente nella mia vita, sono sempre stata una delusione, sono sempre stata feccia e questo è quello che sarò sempre.-
- Perché ho questa vita?-
- Perché ho rovinato anche l'amore che c'era tra i miei genitori nascendo?-.
- Perché sono sempre un fottutissimo disastro!?- urlò.
Tutte quelle cose fecero sconvolgere i presenti che iniziarono a cercare di aprire la porta in qualunque modo.
Delfina intanto era crollata a terra tra i vetrini delle cornici, con la lametta in mano e il sangue che le scendeva dalle braccia.
Perse per un secondo la concentrazione e finalmente riuscirono ad aprire la porta.
Quello che si ritrovarono davanti fece gelare il sangue a tutti.
Delfina era semisvenuta e tutta ricoperta di sangue.
Stupendo tutti Harry si avvicinò a lei la abbracciò.
- Shh, ci sono io, non fai pena come fidanzata anzi sei la migliore del mondo e chiunque ti invierebbe, è colpa mia, non mi sarei dovuto arrabbiare in quel modo con te scusami, scusami tanto.- disse mentre la trasportava sul letto.
Intanto Molly aveva risistemato tutto e aveva cacciato fuori tutti.
Harry si era steso sul letto accanto a Delfina la quale si strinse a lui, felice di riaverlo di nuovo con sé.
Il padre intanto li osservava e disse ad Harry di controllarla.
La mattina dopo Delfina si svegliò esausta trovandosi abbracciata ad Harry il quale la coccolava tra le sue braccia.
- Scusami, scusami tanto.- gli disse lui.
In risposta la ragazza lo baciò.
- Sei la ragazza più coraggiosa che io abbia mai conosciuto.-
- Non è vero, sono solo una stupida ragazzina che riesce a disintegrare qualunque cosa tocchi.- disse lei.
- Non dire così. Cadi e ti rialzi sempre, non chiedi mai aiuto anche se dovresti, non sei una pessima ragazza, sei la migliore, e se proprio c'è qualcuno di pessimo sono io, me la sono presa con te senza avere alcun motivo per farlo, davvero scusami.- gli chiese con gli occhi da cane bastonato.
- Ti perdono.- le disse semplicemente lei prima di baciarlo.
- Però ora vorrei che mi promettessi una cosa, quando stai male o sei giù, non farti del male, non tagliarti, anche se è notte fonda oppure è l'alba tu corri da me e io ti abbraccerò e ti consolerò, però non farti più del male. Me lo prometti?-
- Si ma ti prego non lasciarmi mai più.-
- Mai più.-
E detto questo Harry le disinfettò le ferite e gliele fasciò dando ogni tanto un bacio qua e là.
Quando scese a cena Delfina decise di mettersi una felpa gigante e una tuta.
Era dall'inizio dell'estate che non riusciva più a sentirsi a suo agio col suo corpo, non si piaceva se aveva dei pantaloncini o anche cose semplicemente troppo attillate, non riusciva a vedersi bella come prima, e questo era un altro motivo per cui mangiava sempre di meno.
La sera scese a cena e trovò l'ordine al completo.
- Buonasera.- salutò lei educatamente, dando un bacio al so ragazzo ottenendo una smorfia di disapprovazione da parte di Sirius e sguardi di felicità da altri.
- Alya, non hai caldo con la felpa?- chiese Remus.
- Non sto benissimo.-
- però ti sta enorme.- constatò il padre.
- A me piace.- disse lei.
Quando a tavola Molly portò il cibo un forte senso di nausea si impossessò di Delfina.
Immaginava come sarebbe stata se avesse mangiato un sola cosa di quelle che Molly aveva preparato e le immagini che le arrivarono alla mente non furono per niente piacevoli.
- Perché non mangi.- le sussurrò all'orecchio Hermione
- non ne ho molta voglia.- disse.
- Nashira perché non mangi?- ed ecco Emmeline che faceva attirare tutta l'attenzione sulla ragazza.
- Sto mangiando.- disse disinvolta anche se si capiva che stesse mentendo.
- Non è vero.- si accigliò Molly.
Allora a quel punto si portò la forchetta alla bocca e sotto gli occhi attenti di tutti mandò giù il primo boccone, poi il secondo ma al terzo le tornarono alla mante quelle immagini e non c'è la fece, si alzò da tavola e corse fino al bagno della sua camera.
Subito dietro di lei arrivò Harry a tenerle i capelli e ad accarezzarle la schiena.
- Si distruggerà così.- disse tristemente Emmeline.
- L'ultima volta che ha fatto così è finita in infermeria, ma adesso a fatto pace con i ragazzi e anche con Harry, non capisco perché non migliora.- disse Remus.
- Ci deve essere qualcosa di più.- disse Sirius che aveva il cuore a pezzi dato che stava vedendo la figlia scivolargli dalle mani lentamente.
Harry quella sera rimase con lei e il mattino dopo si prepararono per mettere in ordine la casa.
Lei aveva un allenamento estensivo con tutti quelli dell'ordine della fenice compreso il preside mentre lui doveva combattere contro dei Pixie.
- Buongiorno.- disse dando un bacio al padre.
Dato che erano un paio di giorni che non mangiava almeno un piatto intero era particolarmente stanca ma ogni volta che provava a mangiare qualcosa le saliva un senso di colpa che le impediva di continuare a mangiare oppure le diceva di andare a vomitare tutto.
Una volta spostato tavoli e tutto per dare modo a Delfina di combattere iniziarono.
Iniziò prima Moody, la ragazza non aveva troppa difficoltà a parare poi però si unirono anche Tonks e Kingsley.
Disarmati anche questi due si trovò a combattere contro altre cinque persone ma una fitta alla testa la fece piegare a metà sulle ginocchia facendole portare una mano sulla testa.
I ragazzi infatti stavano pulendo la camera di Regulus Black e stavano portando fuori gli oggetti inutili.
-. Che succede?- chiese Sirius andando subito vicino alla figlia.
- Succede che non mangi...- iniziò a dire.
- Col cazzo, è la stessa sensazione che provo quando un oggetto con molta ma proprio tantissima energia oscura incanalata all'interno. C'è qualcosa che non va con la Roba a che stanno pulendo.- disse mentre si stringeva le mani intorno alla testa.
- Protego orribilis.- ecco quello che aveva iniziato a pronunciare la ragazza puntandosi le mani sulla testa e piano piano il dolore iniziò a cessare.
- Cosa hai fatto?- chiese Remus.
- Era in un libro di Auror serve per proteggere da incantesimi oppure energie oscure e dato che a me rendono particolarmente deboli e quando sono vicine mi sento morire manco mi infliggessero la maledizione Cruciatus ho pensato che fosse saggio studiarlo.- disse lei come se niente fosse.
- Non lo riesce a fare neanche una persona di venticinque anni quell'incantesimo è impossibile che tu lo sappia fare.- disse Piton guardandola storta.
- Andiamo, senza offesa ma forse apparte i professori di Hogwarts nessuno saprebbe padroneggiare l'ardemonio come riesco a padroneggiare io, so leggere la mente alle persone senza aver bisogno di niente e sopra nel laboratorio da quando sono arrivata sto distillando la Felix Felicis, insomma non dovrei saper fare niente di tutto questo eppure.- disse un po' stizzita dalla risposta dell'insegnante.
- Comunque riprendiamo.-
E per ultima combatte contro Silente.
Incantesimi volavano da tutte le parti da ormai una ventina di minuti ma nessuno sembra voler cedere.
Ad un certo punto Delfina evocò l'ardemonio e circondò il preside poi ci piombò dentro e lo disarmò vincendo l'incontro.
Sicuramente quello fu una cosa che lasciò tutti a bocca aperta, compreso il preside stesso, mai nessuno lo aveva battuto e come suo avversario vincente si aspettava un adulto non di certo una bambina anche se lui sapeva che quella ragazza, era speciale, davvero molto speciale e sarebbe diventata la strega più potente della storia.
Tutti guardavano sbigottiti la scena e spostavano gli occhi da Delfina Silente in continuazione.
Delfina nel frattempo si guardava le mani non riuscendo a credere di essere riuscita a disarmare il mago più abile del mondo.
Silente intanto si fece avanti e riprese la sua bacchetta.
- Sapevo che non mi avresti deluso Delfina.- disse il preside.
Intanto la ragazza iniziò a saltellare felice per quello che era appena successo.
Tutti furono felici di vedere di nuovo un sorriso spensierato sulla ragazza che dall'inizio delle vacanze aveva avuto sempre quel sorriso di cortesia e Silente fu felice di essere proprio la causa dei suoi sorrisi.
- Sono orgoglioso di te, hai imparato a duellare abilmente e sono sicura che non avrai problemi in futuro e adesso puoi andare a dirlo ai ragazzi.- disse con una risatina Silente.
- Davvero posso?- chiese.
- Cioè volevo dire che andavo un attimo in camera mia a fare qualcosa.- disse rendendosi conto di quello che aveva detto facendo scoppiare tutti a ridere.
- Voi non potete capire cosa è appena successo.- aveva strillato entrando nella stanza dove tutti gli amici stavano pulendo.
- Cosa? Hai trovato un serpente vivo? Sai non mi stupirei se uscisse fuori da un armadio.- disse Ginny sarcastica.
- No, potrei aver battuto silente a duello.- disse facendo bloccare tutti con la bocca aperta e gli occhi sgranati.
- Non ci credo.- disse Hermione.
- È giù il diretto interessato con tutto l'ordine, andate a chiedere a lui.- disse facendo la finta offesa lei.
Non era veramente offesa perché neanche lei ci credeva, insomma chi avrebbe creduto che una ragazzina potesse battere il mago migliore del mondo, non ci avrebbe creduto neanche lei stessa.
I ragazzi corsero giù dalle scale e il diretto interessato confermò il racconto di Delfina.
- Amore ricorda di non farti arrabbiare mai.- disse Harry abbracciandola e baciandola.
- Giù le mani Potter.- tuonò Sirius.
Delfina con un dito gli lanciò contro una fiammella facendo prendere fuoco al colletto della camicia che indossava il padre  e facendo ridere tutti.
- Un altra parola e faccio fuori Polaris e Nashira.- disse puntandole il dito contro.
- No le miei bambine no.- piagnucolò Black facendo ridere ancora di più gli altri.
- Allora non fare il geloso tanto il primo nella mia vita sei e sarai sempre tu.- disse dandogli un bacio sulla guancia.
- Ma chi sono Polaris e Nashira?- chiese George.
- Come persone saremmo rispettivamente io e mia madre, il stavo parlando di due oggetti più specificatamente delle spazzole preferite di mio padre.- disse facendo fare una risata ancora più forte hai presenti mentre Sirius si imbronciava, anche se il broncio durò poco dato che ai sentì Delfina che lo stringeva e lui non ci pensò un attimo a ricambiare.




Angolo autrice
Ragazzi scusatemi tanto per non aver pubblicato ma sto revisionando i primi capitoli del primo libro perché sono scritti più tornato male e non mi piacciono.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Baci stelline ✨✨✨

LA FIGLIA PERDUTA: IL RITORNO DEL LORDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora