Narratrice pov's.
Hermione e Delfina escogitarono presto un sistema di comunicazione per tutto l'ES, si perché il loro gruppo la scorsa riunione si sarebbe chiamato Esercito di Silente, e quando i ragazzi lo dissero a Delfina lei si sbattè una mano in fronte per la scelta del nome, se mai li avessero scoperti Silente sarebbe finito in un bel guaio, comunque il metodo di comunicazione erano dei galeoni finti sui quali apparivano dei messaggi che però solo Harry e Delfina potevano mandare, l'incantesimo che usò Hermione era molto simile a quello che aveva usato Delfina per la creazione dei braccialetti che usavano per comunicare tra di loro.
- Sai cosa mi ricorda?- chiese Harry ad Hermione.
- No che cosa?- chiese lei
- Il marchio nero che i mangiamorte hanno tatuato sulla pelle, ne tocchi uno e tutti bruciano, così tutti gli altri sanno che devo andare da lui.- rispose al posto di Harry Delfina.
- E tu lo sai molto bene perché anche tuo padre è uno di loro.- disse beffardo un ragazzo ridendo, mentre molti gli scoccavano occhiate di odio ma quello che fece smettere di ridere il ragazzo fu lo schiocco di dita di Delfina la quale lo aveva schiantato contro il muro.
- Il prossimo che osa dire una cosa del genere su mio padre se la vedrà direttamente con fire.- disse indicandolo cn gli occhi a due fessure.
- Chi è Fire il tuo animaletto?- chiese beffardo Zacharias.
- No, è lui.- e detto questo dalle sue mani fece uscire un Grifone di fuoco che Ruggi e fece rimanere a bocca aperta tutti.
- Comunque avrete notato che ho deciso di incidere la data su dei pezzi di metallo e non sulla pelle dei nostri associati.- disse Hermione
- Preferisco il tuo stile.- disse Harry facendo alleggerire un po' la tensione.
Con il passare dei giorni arrivò anche la Coppa del Quidditch, quell'anno Ron era entrato in squadra e quel giorno era proprio agitato.
La partita era Serpeverde contro Grifondoro e alla fine vinsero questi ultimi nonostante Ron non avesse parlato nemmeno una palla dato che era deconcentrato da una canzone realizzata dai Serpeverde per prenderlo in giro.
"Perché Weasley e il nostro re Ogni due ne manca tre così noi cantiam perché Perché Weasley e il nostro re. Weasley è nato in un bidone ha la testa nel pallone vinceremo noi perché Perché Weasley è il nostro re.
Però la muffa e non farà mai la pluffa, vinceremo noi perché? Perché Weasley è il nostro re." Questo era quello che si sentì a ripetizione tra gli spalti Serpeverde.
Proprio mentre Harry stava scendendo a terra dopo aver preso il boccino, un bolide lo colpì.
Delfina si precipitò subito giù dagli spalti e insieme ad Angelina si preoccuparono per lui.
Poi si sentì un sbuffo che proveniva da un Draco Malfoy selvatico che era appena atterrato con la sua scopa.
- Non ho mai visto un portiere peggiore... Ma d'altra parte è nato tra la muffa, ti sono piaciuti i miei versi Potter?- chiese beffardo Draco.
I ragazzi però lasciarono perdere e si avviarono fuori dal campo cosa che diede parecchio fastidio al biondino.
- Volevo scrivere un altro paio di strofe.- e Delfina avendogli letto la mente si bloccò e lentamente tanto da fare paura di bloccò.
- Ma non abbiamo trovato delle rime per grassa e brutta, volevamo omaggiare anche sua madre.-
- Perché non omaggi tua madre andandogli a chiedere scusa per essere nato?- le chiese Delfina tagliente ma venne ignorata da Malfoy.
- Non sisma riusciti ad inserire neanche fallito, sai per suo padre.- e li lo sentirono anche Fred e George che insieme ad Harry si girarono venendo però poi trattenuti dalle ragazze della squadra.
- Ma a voi piacciono i Weasley vero Potter e Black?- chiese poi con un sorrisetto da prendere a schiaffi.
- Ci passate le vacanze e tutto il resto, non capisco come fata a sopportare la puzza, ma immagino che quando qualcuno è stato allevato da babbani anche la baracca dei Weasley vada bene.- e li servì Hermione per trattenere anche Delfina che si stava incazzando e non poco.
- O forse vi ricordate come puzzava la casa delle vostre madri e il porcile dei Weasley Ve la fa tornare in mente.- disse ridacchiando
- COME TI PERMETTI SCHIFOSO IDIOTA, COME CAZZO TI SEI PERMESSO!- Ed eccola, Delfina era partita togliendosi di dosso Hermione e attirando l'attenzione di tutti, potrà a lei però si erano liberati anche George e Harry ed insieme erano saltati addosso a Draco.
Dire che delfina era incazzata era poco tanto che anche i suoi occhi erano cambiati, nessuno l'aveva mai vista così e quando lei guardò negli occhi lo stadio tutti si ritrassero spaventati.
I ragazzi furono portati dalla McGranitt che rabbrividì vedendo gli occhi della sua studentessa e le occhiate furiose che stava lanciando, cosa ben peggiore però arrivò oltre la strigliata della professoressa perché poi ella fu raggiunta dalla Umbridge.
- Non ho mai visto uno spettacolo simile, tre contro uno.- disse furiosa la McGranitt.
- Ha insultato mia madre e la madre di Harry.- disse Delfina che essendo infuriata non riusciva a controllarsi e lasciava uscire tutta la sua impulsività.
- Certo che lo ha fatto aveva appena perso.- disse la McGranitt.
- Quindi lei mi sta dicendo... Sta cercando di dirmi... Che lui avendo perso ha il diritto di Insultatene mia madre morta per mano di sua zia e la madre di Harry morta per mano di Voldemort le quali hanno dato la loro vita per noi, seriamente lo sta giustificando perché se è così allora lo vado a prendere a pugni perché abbiamo appena vinto, per esultare.- disse Delfina schiantando la sedia sulla quale era seduta vicino al muro facendo sbandare gli amici.
- Non lo sto giustificando...-
- Invece è proprio quello che sta facendo, e giuro su Godric che se lui non avrà una Punizione per quello che ha detto io gli farò pentire di essere nato.- e quelle parole le disse con una freddezza, una calma, una sete di vendetta che fecero rabbrividire tutti in quella stanza compresa la Umbridge che era appena entrata.
Alla fine a Malfoy la punizione la diede la McGranitt dato che la Umbridge non aveva intenzione di dargliela, a Delfina diede una punizione extra, Harry e i gemelli furono espulsi dalla squadra di Quidditch a tempo indeterminato.
Quando tornarono in sala comune dopo aver raccontato agli amici e alla squadra quello che era successo finalmente Hermione tirò fuori una bella notizia:
- Ragazzi, Hagrid è tornato.- disse facendo spuntare un sorriso sui volti dei ragazzi.
Tutti e tre si prepararono e quando videro Delfina ancora sulla poltrona davanti al camino che si stava accarezzando la cicatrice sulla mano la guardarono curiosi.
- Ma tu non vieni con noi?- le chiese Hermione.
- No tanto quello che dirà a voi lo saprò alla prossima voi sapete cosa e fra cinque minuti ho un appuntamento con la rospa rosa.- disse Delfina sorridendo amaramente.
Sapeva perché il suo amico gigante era partito, era partito per andare a cercare i giganti don Madame Maxime, ma da quanto riferito da quest'ultima per colpa del ministero e dei Mangiamorte la spedizione non era andata a buon fine e sapeva anche della novità che Hagrid stava portando con sé e sperò vivamente che nessuno si accorgesse di lui, cosa praticamente impossibile dato che Hagrid aveva portato con sé un gigante "nano", e poi come detto da lei fra poco essendo stato natale avrebbe di nuovo partecipato alle riunioni dato che fino ad allora l'aveva avvisata sempre Silente.
Quando i ragazzi tornarono non le raccontarono quello che disse Hagrid a proposito della missione, forse un po' per farle capire come si sentivano loro quando lei non gli diceva le cose, forse per la troppa felicità di sapere qualcosa in più di tutti, ma una cosa non sapevano, la ragazza era sempre avanti e sapeva che Hagrid quel giorno sarebbe tornato da tre giorni, sapeva che con se aveva un fratellastro gigante cosa che i ragazzi non sapevano, insomma era sempre un passo avanti a loro ma questo Delfina non glielo disse, volendogli fare credere di sapere qualcosa in più di lei; però ci fu una cosa che le raccontarono ovvero il fatto che la Umbridge avrebbe fatto una visitina alla lezione di Hagrid e lui non si sarebbe attenuto al programma ma gli avrebbe mostrato i Thestral, le dissero anche che loro avevano provato a fargli cambiare idea ma il gigante non aveva ceduto.
Fu così che con preoccupazione un paio di giorni dopo, i ragazzi si avviarono a lezione di cura delle creature magiche, che quel giorno si sarebbe tenuta nella foresta proibita.
In quella lezione studiarono i Thestral: Sono di color nero, con un muso da drago, occhi bianchi senza iridi o pupille, lunghe code ossee, enormi ali da pipistrello e la pelle tesa sullo scheletro, tanto che se ne potrebbero contare le ossa. A prima vista potrebbero fare paura per il loro aspetto, ma in realtà hanno un'indole docile e tranquilla, e se non vengono disturbati non fanno del male a nessuno. Interagiscono facilmente con gli umani, anche se preferiscono restare in luoghi bui. Possono essere addomesticati e addestrati ad eseguire lavori come tirare carrozze, e possono essere cavalcati e volare per lunghe distanze. A volte capita che attacchino i gufi da posta, ma Hagrid ha insegnato ai suoi a non farlo.I Thestral sono animali onnivori, e nonostante caccino piccoli mammiferi e uccelli, sono anche spazzini e non esitano a mangiare le carogne o i rifiuti che trovano.Hanno una caratteristica particolare: possono essere visti solo da chi a sua volta ha visto consapevolmente la morte (qualcuno morire). Per questa caratteristica, sono malvisti dai Maghi, e il Ministero li ha classificati come pericolosi.
La Umbridge ovviamente non mancò di fare domande a chi li vedeva e ovviamente non si fece togliere l'opportunità di scoprire qualcosa di più sulla figlia del pluromicida.
- Come fa a vedere i Thestral anche lei?- le chiese la professoressa.
- Non penso la riguardi.- disse lei continuando ad ascoltare quello che diceva Hagrid tentando di non strozzare con le sue stesse mani la Umbridge.
- Io invece penso di sì.-
- E io le dico di no.- le rispose sfacciata lei.
- Signorina le ordinò di dirmi il perché vede i Thestral .- urlò la professoressa attirando tutta l'attenzione sulla coppia.
- E io carissima professoressa le ho detto che non sono affari sui e ora vorrei continuare a sentire la lezione.- disse rivolgendo un sorriso gentile ad Hagrid dando le spalle alla professoressa.
- Black, sta sera nel mio ufficio, non te ne andrai finché non mi avrai raccontato il perché vedi quei cosi brutti.- disse la Umbridge infuriata.
- Con piacere professoressa e comunque da come ha spiegato il professore quei cosi di chiamano Thestral e le posso assicurare che sono molto più belli di lei.- disse con un sorriso da prendere a schiaffi mentre la classe tratteneva il fiato per quello che aveva appena detto.
- Lei signorina si è guadagnata tre giorni di punizione.- le sbraitò a dosso la Umbridge.
- Si ma calmati!- le disse calma e strafottente lei facendo ridere i grifondoro e facendo diventare la professoressa rossa di rabbia.
Quella sera però oltre alla classica punizione dopo che la professoressa le ebbe torturato la mano le offrì del tè, ma a Delfina la cosa puzzava era come quando un tuo genitore era incavolato con te e veniva a dirti " Vieni qui che non ti faccio niente" una grandissima cavolata in sostanza.
Sapendo allora che c'era sotto qualcosa Delfina decise di entrare nella mente della Umbridge senza farsi scoprire come solo lei sapeva fare, e scoprì che nel suo tè c'era del veritasserum e la ragazza capì di avere una sola possibilità di riuscita per non bere il veritasserum ovvero annullarne l'effetto, dato che era più sicura del fatto che non le aveva messo il veritasserum non annullabile con lo zucchero, sapendo che l'unica che stava provando a farlo era lei.
- Professoressa io di solito lo prendo con 5 zollette di zucchero.- disse facendole aggiungere una dose enorme di zucchero sperando che gli effetti venissero annullati, anche se sapeva che ad alcune domande avrebbe dovuto rispondere per forza anche contro la sua volontà e per fortuna sua era una brava attrice.
- Su bevi cara, ci vuole qualcosa da bere dopo alcune ore di punizione.- la sbeffeggio la professoressa pensando di averla messa all'angolo.
La ragazza bevve e per fortuna non sentì l'effetto del siero ma solo un tè estremamente zuccherato.
- Allora come è morta sua madre?- le chiese la Umbridge che aspettava dall'inizio della punizione di porle quella domanda.
- Uccisa da una Mangiamorte, Bellatrix nata Black in Lestrange.- le disse la ragazza per poi coprirsi le mani con la bocca per essere più convincente.
- Come fa a saperlo?- le chiese allora la Umbridge sempre più in ansia di catturare il padre.
- Me lo disse il mio tutore Remus John Lupin, migliore amico di mia madre.- disse lei con un sospiro.
- Benissimo cara adesso dimmi, sai dove si trova tuo padre?- le chiese la professoressa.
- Non ne ho idea professoressa glielo giuro, anche se mi interesserebbe tanto saperlo, sa mi ha abbandonata.- disse facendosi scendere una lacrima dagli occhi facendo capire alla Umbridge che stava dicendo la verità venendo poi appunto mandata via da quest'ultima.
Una volta fuori portata dall'ufficio corse il più velocemente possibile verso l'ufficio del preside non curandosi minimamente dell'orario o del fatto che stesse spintonato i ragazzi mentre si rimetteva la fascia e il guanto alla mano.
Il Gargoyle appena la vide si spostò non avendo bisogno neanche della parola d'ordine dato che Silente aveva dato alla statua ordini precisi.
Una volta che si ritrovò sul pianerottolo che conduceva allo studio del preside la ragazza di precipitò dentro senza neanche bussare scoprendo che dentro c'erano anche la McGranitt e il Professor Piton.
- Insomma che modi Black!- le disse la McGranitt ma poi vedendo la faccia sconvolta della ragazza si premurò di fare accomodare quest'ultima su una sedia.
- Professore ha dato alcune pozioni alla Umbridge in questi giorni?- le chiese ancora con il fiatone la ragazza.
- Non vedo perché dovrebbe interessarti Black!- le disse un po' scocciato il professore Piton alzando il sopracciglio.
- Per favore. Ho bisogno di sapere se lei ha dato delle cavolo di pozioni a quella maniaca.- disse lei quali urlando mettendosi le mani nei capelli e a quel punto allora il professore decise di rispondere.
- Si ha detto che voleva controllare il mio operato.- disse lui preoccupato per la situazione in cui si trovava la sua studentessa preferita che le ricordava incredibilmente la madre.
- Perfetto... Davvero magnifico... E scommetto che le ha chiesto anche del veritasserum.- disse lei avvia attirando ancora di più l'attenzione degli adulti su di lei.
- Si ma perché lo chiedi?-
- Perché quella cosa rosa prima mi ha rifatto infilzare la mano, poi mi ha offerto un tè corretto con del veritasserum.- disse lei per poi guardare le faccine schoccate degli adulti difronte a lei.
- Ti avrà fatto sicuramente domande su tuo padre e ora lo staranno portando ad Azkaban, che facciamo Silente?- chiese impanicata la McGranitt.
- La professoressa ha ragione...-
- oh mio dio...- continuò lei mettendosi le mani nei capelli.
- Però mi dispiace per la professoressa rosa ma avrebbe dovuto studiare un po' meglio pozioni, per annullare l'effetto del veritasserum basta un po' di zucchero dato che annulla l'effetto della luparia che è contenuta sia nella pozione Antilupo che nel veritasserum quindi anche se sano una bravissima attrice non ha scoperto dove si trova mio padre.- disse la ragazza guadagnandosi uno sguardo d'orgoglio da parte del professore di pozioni, sguardi che riusciva a ricevere solo la ragazza.
- Come fa lei a saperlo, è programma del settimo anno.- disse la McGranitt.
- Avrò letto il programma di tutte le materia fino al settimo anno dal terzo anno imparando tutto quello che c'era dentro...- disse lei.
- Comunque ero solo venuta ad informarvi di quello che sta facendo la professoressa e se mai professore dovesse richiedergli di nuovo la pozione la potrebbe fare meno efficace? Sa cinque zollette di zucchero fanno venire il diabete.- disse facendo ridacchiare Silente.
Dopo altre chiacchiere la ragazza lasciò l'ufficio di Silente.
All'ultima lezione dell'Es Delfina arrivò Giusto in tempo per la fine, lei ed Harry salutarono tutti e quando rimasero soli sopra di loro comparve del vischio.
Si baciarono appassionatamente e poi dove di solito c'era una pedana comparve un letto e i due ci finirono sopra.
Dopo essere quasi del tutto nudi arrivò la fatidica domanda da parte del ragazzo.
- Sei sicura?- le chiese lasciandogli svariati baci sul collo.
- Si, solo fa piano.- disse lei mentre lo guardava e si perdeva in quei meravigliosi occhi smeraldo.
Quella sera per la prima volta Delfina ed Harry fecero l'amore.
Quando alcune ore dopo tornarono in sala comune trovarono gli amici ad attenderli.
- Che cosa vi ha trattenuti?- chiese Ron ignaro mentre Hermione intercettava degli sguardi che spiegavano tutto da Delfina.
Dopo avergli fatto capire quello che era successo Hermione urlò come un isterica e poi si aggiunse anche Delfina.
- Sono pazze, te lo dico io.- disse Ron indicandole.
- Tu con me... Adesso.- disse Hermione trascinando la ragazza su per le scale che conducevano al dormitorio.
Rimasero a parlare fino alle tre di notte e furono interrotte dai braccialetti che brillavano...
" signor Weasley... Aggredito..." Recitava il messaggio.
Delfina saltò subito dal letto e si mise a cercare un agenda che poteva aprire solo lei e controllo i turni di guardia e si, quel giorno il signor Weasley era in servizio.
Corse giù per le scale con Hermione ritrovandosi la McGranitt, Ron pallido e Harry sconvolto.
La ragazza abbracciò di slancio il ragazzo per poi parlare con la McGranitt attraverso degli sguardi.
Arrivati da Silente egli mandò due quadri per Arthur e poi intavolò una breve conversazione con Harry dopo che il resto degli Weasley furono arrivati mentre Delfina cercava di mettere un freno ai suoi pensieri non riuscendogli a costruire un filo logico.
Silente mandò tutti i ragazzi a casa da Sirius mentre Delfina rimase nell'ufficio del preside.
- Quindi era come temevamo?- gli chiese lei.
- Temo proprio di sì Delfina, Harry ha un collegamento diretto con lord Voldemort mentre per quanto riguarda la tua cicatrice purtroppo non sappiamo ancora quello che può fare, potrebbero accadere le stesse cose che accadono con Harry il problema è il tuo essere legiliments naturale quindi non lo scopriremo mai... Adesso però ho un addio compito, convincere il Professor Piton ad insegnare ad Harry l'occlumanzia.- disse facendo ridacchiare la ragazza.
- Adesso puoi andare. Non hai bisogno della passaporta, smaterializzarti direttamente dentro casa, e si puoi farlo essendo uno dei pochi Black rimasti.- disse Silente vedendo poi sparire quell'alunna che vedeva come una nipotina.
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LA FIGLIA PERDUTA: IL RITORNO DEL LORD
FanfictionSequel di: La Figlia Perduta Da Barker a Black La Figlia Perduta e il mondo magico Delfina finalmente è riuscita a scappare definitivamente dall'inferno. Rispetto agli anni passati è maturata molto ma si è anche chiusa in se stess...