CAPITOLO 14: Esami

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PER ORDINE DEL MINISTERO DELLA MAGIA
Dolores Jane Umbridge (inquisitore supremo) sostituirà Albus Silente in qualità di preside della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts quanto sopra i sensi del decreto didattico numero 28.
Firmato: con Cornelius Oswald Caramell, Ministro della Magia.

La Umbridge era diventata inquisitore supremo, nella scuola regnava il caos, tutti stavano mostrando il proprio sostegno a Silente a differenza di ciò che accadde al secondo anno, tutte le case erano quasi senza punti perché anche la squadra d'inquisizione aveva il diritto di togliere punti.
La Umbridge aveva fatto i colloqui con gli studenti mettendo il veritasserum in tutte le tazze che offriva ma fortunatamente tutti i membri dell'esercito si ricordavano cosa avevo detto, ricordatevi lo zucchero.
Ogni giorno continuavo a mandare messaggi all'ordine per fare sapere cosa accadeva a scuola, aiutavo Harry con l'occlumanzia, aiutavo gli studenti più piccoli, grazie a Harry gli altri ragazzi avevo ripreso a mangiare normalmente e anche le lezioni in vista dei gufo stavano andando più che bene.
Il mio ragazzo continuava a sognare quella porta ma questa volta il sogno si era spinto oltre e dopo la solita porta che vedeva in ogni sogno mi apparvero altre è una volta scelta una si ritrova in una stanza piena di sfere di vetro polverosa, ciò significava sono una cosa, mondo stava impegnando nell'occlumanzia e questo mi mandava in bestia perché rendeva tutti più vulnerabili.
Quel giorno Potter avrebbe avuto un'altra lezione dal professor Piton mo verso la fine della lezione Flora mi venne a chiamare dicendo che professore mi voleva.
- Mi ha fatto chiamare?- chiesi vedendo che però il mio fidanzato non fosse presente.
- Si, Silente ha detto di dire a te tutto, bene, non ho più intenzione di insegnare occlumanzia a quell'impiccione di Potter.- e questo mi lasciò senza parole.
- Non può farlo professore, Harry ci rende tutti più vulnerabili se non impara a controllare la mente.- dico quasi supplicandolo di tornare ad insegnare.
- Non mi interessa, Potter è solo uno stupido bambino viziato, non intendo continuare a fare lezione con lui.- disse e quel punto mi alzai infuriata.
- Benissimo, ma se Voldemort riuscirà a controllarlo e qualcuno di noi morirà anche lei avrà le sue dosi di colpe.- dissi andandomene sbattendo la porta e mi sorpresi quando non senti neanche un suo brontolio, potrei esserci andata giù pesante ma non mi importa più di tanto.
Andai verso la sala comune e aprì talmente violentemente la porta che tutti si girarono verso di me.
- HARRY JAMES POTTER!- urlai e vidi la sua figura nascondersi dietro Hermione che lo stava già guardando con sguardo furioso, forse già gli aveva raccontato cosa era accaduto.
- Tutte e tre nella mia stanza, voi mi servire solo per non farmi commettere un omicidio perché sta sera potrei riuscire a fare quello che Voldemort non è riuscito a fare.- dissi prendendo Harry per un orecchia mentre tutti guardavano allibiti e paurosi la scena.
- Ti rendi conto di quello che hai fatto?- chiesi mettendomi dall'altra parte della stanza.
- Si, ok ero curioso.- tenta di giustificare facendomi salire ancora di più il nervoso.
- Eri curioso? Eri curioso? Tu hai capito che non sapendo l'occlumanzia metti tutti in pericolo? Tu ti rendi conto che se Voldemort ai impossessa di te facendoti vedere qualcosa che potrebbe ferirti e tu faresti l'eroe ci metteresti in pericolo? Tu ti rendi conto che se si impossessa della tua mente e qualcuno per colpa di questo dovesse morire sarebbe colpa tua? E sai che io non te lo perdonerei mai?- gli chiedo e vedo che tutti sono scioccati.
- Quindi, quando inizierai a prendere le cose seriamente potrai ricominciare a parlarmi, fino a quel momento non rivolgermi parola.- dico uscendo dalla stanza sbattendo la porta e andando di corsa verso la sala comune per andare al mio dormitorio scontrandomi con la professoressa McGranitt.
- Mi hanno chiamato perché hanno detto che hai minacciato uno studente.- dice guardandomi con aria di rimprovero.
- A si, e sono sicura che lo avrebbe fatto anche lei, sa lo studente era Potter, non farà più quello che doveva fare con il serpente su ordine di capo grifone perché sono due bambini e allora non voglio sentire parlare più nessuno dei due, hanno deciso di metterci in olocirep e adesso sono cavoli loro, quando metteranno la testa a posto mi faranno sapere.- dissi parlando in codice e infatti tutti mi guardavano scioccati, ma la McGranitt mi guardò e diventò furiosa, e uscì in fretta per avviarsi nei sotterranei, lo lessi nella sua mente e lei se ne accorse perché mi fulminò prima di sparire dalla sala comune?
La mattina dopo , sui tavoli della sala comune Grifondoro apparve una pila di opuscoli.

LA FIGLIA PERDUTA: IL RITORNO DEL LORDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora