CAPITOLO 15: Espulsa

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La mattina dopo mi svegliai e andai a fare colazione a quanto pare la voce si era sparsa in giro dato che quando entrai in sala grande tutti si girarono verso di me, compresi i professori, nella sala grande scese il silenzio.
Presi posto vicino ai miei amici e finalmente mi accorsi che mancava qualcuno al tavolo degli insegnanti e quel qualcuno era la nostra amata preside.
Mentre finivo di fare colazione le porte della sala grande si riaprirono, entrarono dentro la preside, il ministro, mcknair, malfoy e due dissennatori.
- Black immediatamente qui!- disse la umbridge con un sorriso falsissimo.
- Allora signorina Black, lei è ufficialmente espulsa da Hogwarts, e verrà immediatamente arrestata e condotta ad Azkaban per cospirazione, violenza e utilizzo di incantesimi non conosciuti. E adesso consegni la bacchetta.- tutti erano congelati, i professori erano scattati in piedi compreso il professor Piton.
- Lei non può espellere un'alunna eccellente come lei.- disse il prof di incantesimi.
- Oh l'ho appena fatto.- disse per poi farmi il gesto di darle la bacchetta.
- Davvero.- dissi con una breve risata stranendo tutti.
- Davvero crede che io le dia la bacchetta e che mi faccia scortare in prigione come un agnellino?- chiesi ironica incrociando le braccia.
- andiamo ragazzina fai quello che ti hanno detto di fare, renderai le cose molto più semplici. Tanto sai anche tu che non riusciresti mai a combattere contro tutti noi, infondo sei solo una ragazzina viziata.- disse Malfoy deridendomi.
- Davvero? Proviamo.- affermai estraendo la bacchetta e mettendomi in posizione da combattimento mentre vedevo gli altri fare lo stesso.
- A voi la prima mossa.- dissi al ministro.
Provo a incarcerarmi ma un semplice protego bastò per fermarlo e poi io con un semplice expelliarmus lo disarmai.
- Andiamo davvero? Il ministro della magia è un tale pappamolle nel duello? Adesso capisco perché il ministero non va avanti.- dissi poi risarmai tutti anche il padre di Draco, fino ad arrivare alla Umbridge.
- Allora penso che lei la debba pagare per un po di cose, innanzitutto le faccio i capelli giallo, la faccia ancora più rosa, il vestito marrone, ecco adesso davvero sembra quello che è davvero, una scrofa.- dissi e tutta la sala grande iniziò a ridere anche i professori mentre la Umbridge restava livida di rabbia.
- Comunque adesso con permesso me ne andrei,ci rivedremo molto presto, ne sono sicura.- dissi e poi sotto gli occhi di tutti mi smaterializai, dove andai? A casa Black.
Feci tutto per sciogliere i lucchetti appartenenti alla casa, e velocemente andai verso la porta della sala riunioni chiusa, ciò significa riunione in corso= tutti avrebbero saputo della mia espulsione.
Senza bussare spalancai la porta e tutti rimasero scioccati e mi puntarono la bacchetta contro, allora feci il mio segno di riconoscimento, il patronus con le mani e tutti si rilassamento ma poi si rimasero immediatamente sull'attenti.
- Che ci fai qui?- chiese mio padre agitato.
- Sono stata espulsa, sono anche ricercata.- dissi tirando su dal naso, la mia parte forte era svanita, mi lasciai cadere su una sedia portandomi le mani nei capelli.
- Che cazzo significa, perché?- chiese mio padre furioso.
- Mi hanno espulsa cazzo, la stronza già mi odiava ma ieri, mentre stavo facendo il compito di astronomia, sono arrivati il maiale e altri 3 del ministero per portare ad Azkaban Hagrid, poi è uscita la McGrannit e la hanno colpita tre schiantesimi in pieno petto, non ci ho visto più, stavano per continuare, li ho fermati giusto in tempo e adesso sono ricercata e espulsa.- dissi per poi sentirmi un tocco sulle spalle, era un tocco familiare.
- Hai salvato la professoressa McGranitt e ciò ti fa onore, quando Voldemort uscirà allo scoperto allora tu potrai essere di nuovo libera e sarai riammesso ad Hogwarts. - disse il professor Silente.
- Si ma come farò con gli esami?- dissi.
- resteranno validi quelli che hai fatto.- disse rassicurazioni.
- Possibile che non riesco a farne mai una giusta? - chiesi passandomi le mani sugli occhi i quali stavano per piangere.
- Perché dici questo? Hai salvato la maggior parte degli studenti dalle grinfie della Umbridge assumendotene tu le responsabilità. Sei stata torturata per mesi, hai fatto antidoti al veritasserum per tutti i membri dell'esercito, hai creato un esercito per combattere Voldemort, hai aiutato l'ordine anche da Hogwarts e tano altro, penso che qualcosa di giusto tu lo abbia fatto.- cercò di consolarmi Silente ma l'unica opinione importante per me era quella di mio padre che da quando avevo annunciato la mia espulsione fissava un punto indefinito davanti a lui, non aveva spiaccicato una parola, non sapevo cosa pensasse in quel momento, certo, avrei potuto semplicemente leggergli la mente ma non ero abbastanza coraggiosa per farlo.

LA FIGLIA PERDUTA: IL RITORNO DEL LORDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora