Narratrice pov's
A Delfina, dal primo incontro con la Umbridge, è stata molto antipatica.
A scuola poi con quella faccia da rospo e quella voce falsamente mielosa, i ragazzi la detestavano ancora di più.
Durante la prima lezione però ci fu una cosa che fece scattare i
ragazzi.
- Buongiorno fanciulli, giudizio unico per fattucchieri ordinari, comunemente noto come G.U.F.O., studiate sodo e sarete premiati, mancate di farlo e le conseguenze possono essere severe.- disse consegnando i libri.
- In passato l'insegnamento di questa materia è stato preoccupantemente discontinuo, ma vi farà piacere sapere che d'ora in avanti seguirete un corso ben strutturato e approvato dal ministero della magia.-
- Qui non si accenna ad usare incantesimi di difesa.- le fece notare Hermione.
- Usare incantesimi, ahha, non riesco a capire perché dovreste usare incantesimi di difesa nella mia classe.-
- Forse perché di solito nella classe di difesa contro le arti oscure ci si impara a difendersi dalle arti oscure.- chiese Delfina ovvia.
La Umbridge la guardò storta ma poi continuò.
- Voi apprenderete gli incantesimi in modo sicuro e privi di rischi.-
- Ma a che serve se verremo attaccati non sarà privo di rischi.- disse Harry.
- Gli studenti alzano la mano quando vogliono parlare nella mia classe.- lo ammonì.
- È opinione del ministero che una sufficenza teorica sarà più che sufficente a passare gli esami, il che dopotutto è quello che la scuola ha come scopo.-
- E come può la teoria prepararci a quello che è la fuori?- chiese Harry.
- Non c'è nulla la fuori chi lei immagina aggredirebbe ragazzini come siete voi?-
- Non lo so, ma mi risulta che dove vive Harry siano arrivati dei Dissennatori che hanno cercato di dare il bacio a lui e a suo cugino. Mi risulta che i Dissennatori rispondano solo al ministero, ma potrebbe esserci di sicuro dell'altro, tipo potrebbero essere stati mandati lì da Voldy.- rispose Delfina.
- Non sa quello che sta dicendo.- disse la Umbridge
- Si che lo so invece, però l'attacco di due dissenatori in un sobborgo babbano non si fa uscire sui giornali quanto Harry o il Professor Silente siano pazzi si vero?- disse lei alzandosi con eleganza.
- Mi avevano riferito che lei è mentalmente instabile d'altronde con dei genitori del genere come poteva essere diversamente.- la prese in giro la Umbridge.
- Come si permette? Mia madre ha dato la vita per salvarmi, è cento volte meglio di lei, potrà avere fatto qualche sbaglio ma è normale tutti siamo umani, ma sicuramente non è una puttana vestita di rosa. Poi mi sbaglio oppure mio padre è stato mandato ad Azkaban senza nemmeno un processo, senza nemmeno aver verificato se la bacchetta che aveva procurato quegli incantesimi fosse la sua? E mi fa schifo che la storia della famiglia Potter al ministero sia importato talmente così poco da sbattere un uomo in prigione senza nemmeno aver avuto la possibilità di difendersi, il ministero inglese fa pena.- disse sibillando le ultime parole.
' Come osa? È in punizione signorina Black! Vi è stato riferito che un mago oscuro è tornato in circolazione? Questa è una bugia.-
- Non è una bugia io e Delfina lo abbiamo visto, lo abbiamo affrontato!- disse Harry urlandole contro.
- Punizione signor Potter, insieme a Black sta sera nel mio ufficio.-
- Secondo lei Cedric Diggory è quasi morto così- allora gli richiede Harry
- Cedric Diggory è quasi morto per un tragico incidente.
- Non stiamo mica parlando della sua nascita.- disse ridendo Delfina
- Black doppia punizione.- sibillò rossa di rabbia.
- Con piacere ma io non sono stata torturata per un tragico incidente da quel pelato del cazzo, Perché si è tornato ed è meglio che lo capiate perché se no quando lo capirete sarà troppo tardi.- disse alzandosi dalla sedia e uscendo dall'aula.
Dopo cena i ragazzi si presentarono alla punizione.
- Bene ricopierete delle frasi per me. Lei signor Potter scriverà non devo dire bugie.-
- Non è una bugia quella che ha detto il mio compagno di casa.- le ringhiò centro Delfina.
- Aggiungiamo un altra ora di punizione, comunque lei dovrà scrivere Sono un Assassina.- ormai era chiaro la punizione di Harry era stata fatta per " insegnare qualcosa" quella di Delfina invece aveva l'unico scopo di " Umiliarla."
- Non c'ha dato l'inchiostro.- disse Harry che stava facendo di tutto per non saltarle al collo, per come stava trattando la sua compagna.
- Non vi servirà, su scrivete, per lei signor Potter la punizione dura due ore, per lei Black la punizione dura sei ore.- disse la Umbridge facendo sgranare gli occhi a Harry ma Delfina non ebbe nessuna reazione, e Harry si chiese se avesse capito che sarebbe dovuta rimanere fino alle 7 ovvero l'ora dell'inizio della colazione.
Delfina lo aveva capito bene ma non le avrebbe mai dato la soddisfazione di vederla sorpresa o di vederle uscire un qualsiasi tipo di emozione.
I due ragazzi iniziarono a scrivere e dopo 10 minuti scoprirono che la penna scriveva con il proprio sangue.
Harry aveva la faccia un po' dolorante e guardava la sua ragazza preoccupato, lui avrebbe dovuto passare lì solo due ore e doveva scrivere una frase " Innocua" Delfina invece avrebbe passato li la notte e stava scrivendo una frase " Umiliante e non vera."
Le due ore passarono in fretta e la Umbridge lo cacciò dal suo studio.
Rimasero solo le due donne, la Umbridge con un sorrisetto da prendere a schiaffi, Delfina con una maschera di indifferenza.
Erano ormai le quattro del mattino e mancavano ancora due ore al termine della punizione e Delfina era sicura che le sarebbe rimasta la cicatrice, ormai scrivendo senza neanche fermarsi sembrava che stesse scavando fino all'osso.
In sala grande finalmente le sette suonarono.
- Mi faccia vedere la mano.- le intimò la Umbridge.
Gliela fece vedere.
- In fondo anche lei sa di meritare questa punizione.- disse congedandola.
Delfina dopo essersi fatta una doccia andò in sala grande e gli amici si girarono verso di lei.
Doveva sembrare un fantasma si disse.
Erano ormai le 7:30 quando si sedette al tavolo di Grifondoro, per fare colazione, il dolore alla mano era disumano, l'aveva bendata ma le era venuta un idea per non fare vedere la fasciatura, un guanto.
Prese un tovagliolo di stoffa e sotto gli occhi attenti dei suoi amici lo trasfigurò in un guanto.
Se lo mise, poi dato che dopo aver mangiato un biscotto le era salita la nausea era uscita dalla sala grande.
Harry prontamente l'aveva seguita, intimando agli amici che volevano seguirla di rimanere dov'erano.
La trovò in un bagno a rimettere.
- Quando la finirai di farti del male?- le chiese Harry.
- Quando magari diventerò più decente.- aveva risposto mentre si lavava la faccia.
Aveva provato a smettere, ma era come se fosse in un circolo vizioso dove appena provi ad uscire ti ci ritrovai di nuovo dentro.
Il ragazzo le continuava sempre a ripeterle che era già bellissima e che non doveva cambiare niente di se stessa ma era come se non lo sentisse.
Ogni volta che si guardava allo specchio si vedeva tre volte più grassa di quello che era, e quello proprio non lo riusciva ad accettare.
Perché d'altronde la bellezza è dolore.
Comunque il suo ragazzo aveva ragione lei era bellissima, fisico slanciato, gambe snelle, pelle pallida, naso all'insù, labbra carnose, occhi verdi penetranti, capelli corvini ricci e lunghi, e tutte le forme modellate al punto giusto.
Praticamente la ragazza perfetta per molti ragazzi, anche per Harry ma non era la ragazza perfetta per lei.
Una volta usciti dal bagno si diressero a lezione e fecero come se nulla fosse successo.
Anche se Delfina era profondamente ferita, soprattutto nell'orgoglio perché sapeva che quella frase sarebbe rimasta incisa a vita nella sua mano.Angolo autrice.
Bè, penso si sia capito mi piaccia il dramma, comunque scusate se non aggiorno molto spesso ma sono in vacanza e non ho molto tempo per scrivere.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto...
Baci stelline ✨✨✨
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LA FIGLIA PERDUTA: IL RITORNO DEL LORD
FanfictionSequel di: La Figlia Perduta Da Barker a Black La Figlia Perduta e il mondo magico Delfina finalmente è riuscita a scappare definitivamente dall'inferno. Rispetto agli anni passati è maturata molto ma si è anche chiusa in se stess...