1 La sentenza ✅

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«In piedi, entra in aula il giudice Morgan Lynn.»

Un uomo dai capelli brizzolati e con una tunica addosso va a sedersi sulla poltrona in pelle marrone davanti a tutti noi e prima di sedersi fa un cenno con la mano dando il permesso anche a noi di fare lo stesso.

Abbassa leggermente il capo sui fogli posti sulla sua scrivania prima di alzare la testa e sorridendomi amichevolmente «Spero sia l'ultima volta che la vedo da queste parti signorina Bree.»

«Spero anche io signor giudice.» Rispondo altrettanto cordialmente accennando una risata per niente divertita.

La tensione inizia a farsi sentire e spero con tutto il cuore che non allunghi la mia condanna. Credo di aver già perso troppo tempo dietro alle sbarre per colpa di quello stronzo di mio padre.

Annuisce prima di ricomporsi come quando è entrato in aula.«Oggi ci sarà la sentenza finale sul caso di tentato omicidio Aiden Smith contro Christopher Smith.» Prende in mano i fogli che ha in mano «Ha compiuto 18 anni la scorsa settimana giusto signorina Smith?»

«Sì signor giudice. E ho cambiato cognome in Bree se mi permette.»

«Farò correggere al più presto i fascicoli allora.»

Posa le carte sul tavolo e mi fissa negli occhi «Ho parlato con il suo avvocato, il signor Bree, e siamo arrivati a due possibili scelte. Voglio parlarle chiaramente perché penso che ormai lei non sia più una bambina alla quale bisogna addolcire la pillola signorina Bree. C'è una novità; qui vicino c'è una caserma militare, la United States Military Academy a West Point, è a 1 ora e mezza di macchina da qui e si dovrebbe tenere un provino per entrare ma grazie ad alcune telefonate e a tuo zio nonché il tuo avvocato qui presente siamo riusciti a fargli fare un'eccezione per il tuo caso. Adesso... sta a lei decidere se vuole entrare in questa accademia a partire da domani o essere spostata in un penitenziario data la sua maggior età.»

Aspetta, cosa? Così di botto? E perché Kol non mi ha preparata a questa ipotesi?

Troppe domande in una sola volta ma penso che anche se come seconda opzione mi avesse messo spalare merda di cavallo in qualche ranch sperduto nello Yellowstone, senza internet o persone della mia età o qualsiasi altra cosa che mi possa isolare dal mondo sia mille volte meglio che passare il mio prossimo anno di vita in una merdosissima cella. Anche se... questi ultimi mesi in presenza di Weed non sono stati così male e come diceva Carl Gallagher "una scuola così non si compra... la galera è la mia puttana". Peccato che la vita reale non funziona come le serie tv.

Che confusione!

«Non deve decidere subito signorina Bree. Le do fino alle 2 di questo pomeriggio con il suo avvocato nonché tutore legale per decidere cosa fare.»

Senza dire un'altra parola colpisce la scrivania con il martelletto per poi uscire dall'aula in tutta tranquillità.

«Ti va di andare a mangiare un boccone Aiden?» Mi domanda mio zio mentre raccoglie tutte le sue cose compresa la sua inseparabile 24 ore.

Quando ero piccola gli avevo chiesto a cosa gli servisse e perché se la portava sempre in giro e lui mi rispose che lo faceva sembrare più intelligente e professionale e poi, accalappiava un sacco di donne con questa stupida valigetta.

«Messicano o indiano?»

«Messicano, ho voglia di piccante.»

«Sei sempre stata fuori di testa nipote.» Mi trascina con lui verso l'uscita di questo posto lasciandomi prima un bacio sulla testa.

Non so cosa decidere anche se un'idea ce l'avrei e credo sia la migliore.

Entriamo nel miglior ristorante messicano di New York e appena zio Kol dice il suo nome all'accoglienza ci fanno sedere al miglior tavolo che ci sia in questo ristorante.

𝐓𝐡𝐞 𝐩𝐮𝐧𝐢𝐬𝐡𝐦𝐞𝐧𝐭Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora