III. The first acquaintances.

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Attendiamo fino a quando Teresa non perde la pazienza del tutto si passa il palmo della mano nei capelli con fare disperato mentre la donna compare nuovamente con due buste.

Sono due divise, entrambe da donna.

Vorrà sicuramente prendere per i capelli quella tizia.

- Non credo tu abbia capito. -

Sembra essere nervosa, molto nervosa.

- Preferirei che mi dia del lei se non le dispiace. - ribatte la donna con un sorriso stampato in volto, palesemente sforzato.

- Non darò del lei a una tizia omofoba. -

- Non accetto tali insulti da una ragazzina maleducata come lei. - dice prima di sparire nuovamente nello stanzino lasciando le divisa
sul bancone.

- Dovremmo andare in classe. - mormoro appoggiando le dita sulle labbra doloranti a causa del continuo morderle.

Lo faccio spesso quando sono nervosa.

- Che vada al diavolo. -

Dice secca facendo ribaltare la tazza da caffè su tutta la pila di fogli che stava compilando la donna.

- Aria corri! - Ridacchia quest'ultima correndo a gambe levate.

La seguo in silenzio con le braccia incorniciate al petto siamo in una scuola di cui non sappiamo niente è i corrido sono completamente vuoti lasciando perdere i vari studenti che nonostante questo stanno chiacchierando animamene fuori dalla propria classe.

- Mi è appena arrivato un messaggio. -

Dice con il fiatone estraendo il suo Iphone dalla tasca del zaino mostrandomi il schermo illuminato, ci smanetta sopra prima di riprendere ha camminare.

- Qui dicono che sono nella quarta A. - Farfuglia lasciandomi turbata.

-Si okay tu sei nella quarta A, ma io? -

- Non è ovvio che sei con me? -

Mormora quasi pensierosa, io un telefono non lo tengo e in questo momento sembra essere un grande svantaggio, la Wilson ovviamente non ci permetteva di averne ma a Teresa ovviamente non le importa più di tanto ciò che vuole o non vuole quella vecchia in menopausa.

Dovrei comprarmene uno anch'io...

- Dio che vergogna... Mi dovrò presentare in
una classe che non è mia?! -

- Vergogna? Ma scusa da quando Aria prova vergogna? - Ridacchia Teresa continuando ha camminare dritta per il corridoio

Tess ferma i suoi stessi passi facendomi scontare contro di lei.

4 A

Leggo invece io evidentemente troppo in ritardo perché la porta si è già spalancata rivelandoci la professoressa che ci guarda attentamente prima di lasciarci un breve sorriso facendoci entrare.

Sarebbe bello dire che nessuno ci dà la minima importanza ma tutti i occhi sono su di noi.

- Finalmente. - Esorta Teresa facendosi vento con le mani.

Resto ha fissare tutti i studenti fissi sui propri banchi mentre ci fissano con un cipiglio.

Siamo tremende.

- Siete le benvenute - Esclama la professoressa che alquanto pare sembra essere l'unica ad averci accolto.

- Andate pure a sedervi lì - Dice indicando il terzo banco della fila centrale.

FIRSTLOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora