XV. To all the people who have disappointed me over the years.

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- Vai in camera tua Biancaneve. -

Sobbalzo alzandomi in un nano secondo appena la voce delicata e rocca di Asher mi giunge nelle orecchie.

Mi stropiccio gli occhi mentre tasto il lato del divano vuoto in cerca del telecomando per stoppare l'episodio.

- Vacci tu. - sbuffo assonnata sprofondando
nel cuscino che tengo in braccio.

- Voglio guardarmi un film, da solo. -

- Lo sto facendo io, sei forse cieco? - ribatto appena si piazza davanti allo schermo impedendomi di vedere oltre.

- Ragazzina sto perdendo la pazienza decidi tu prima che lo faccia io... - si umidisce le labbra
- Preferisci darmi il telecomando e non fiatare mentre mi guardo un film, oppure te ne vai direttamente è non invadi i miei spazzi per
una dannata sera. -

Mi ritrovo costretta ad alzare gli occhi per poterlo guardare in viso, ovviamente ha stampato in volto la solita espressione del "sono arrabbiato con mezzo mondo" è non ho più intenzione di ascoltarlo, non lo sopporto proprio.

- Ti ha mollato la ragazza? Perché diavolo sei sempre così stronzo. -

- Al istituto non ti hanno insegnato che non ti devono riguardare i cazzi propri? - domanda acido.

- Al istituto mi hanno insegnato un bel po di cose.
Mi hanno anche insegnato a ignorare le persone stronze è antipatiche... Tipo te. - lo indico fingendo un finto sorriso.

Imbecille.

Aspetto che risponda alla mia provocazione ma non lo fa, così decido di andarmene in cucina per
bere un bicchiere d'acqua.

Asher mi irrita.

È non poco, certe volte mi viene proprio voglia di prenderlo a ginocchiate nello stomaco ma poi mi ricordo che è dieci volte più alto di me.

- Sei solo una ragazzina con la lingua lunga. -
lo sento sussurrare tra i denti mentre scrolla
su Netflix.

- Siamo piuttosto nervosetti, che c'è? La fidanzatina si è rifiutata di aprire le gambe? - ridacchio tra me è me.

Vado al frigo indugio su qualcosa da mangiare ma decido di prendere solo della semplice acqua, prima di chiuderlo mi soffermo qualche secondo sulla barbetta di cioccolato che desidero mangiare da giorni ma non posso date le troppe calorie. Mi abbandono a uno sbuffo prima di girarmi per ritornare al mio bicchiere ma vengo improvvisamente bloccata.

- Cristo Asher! - esclamo appoggiandomi una mano sul cuore spaventata.

Due sue dita si posizionano sotto il mio mento alzandolo il giusto per far scontare i suoi occhi
affilati e freddi con i miei.

- Biancaneve. - mi richiama in un sussurro nervoso mentre stringe la mascella.

- Puoi minacciarmi di morte stando anche più lontano, lo sai Asher? - il suo fiato accarezza con delicatezza il mio viso dandomi un fastidio assurdo.

- È il divertimento dove sarebbe? - sussurra ridacchiando.

Il mio sguardo sfugge sui nostri fianchi che si scontrano con irruenza, al suo petto aderente al mio che a differenza del suo si alza e abbassa con velocità.

- Spostati, se James ti vedrebbe potrebbe pensare che stai filtrando con me. - scanso le sue dita da sotto il mento prima di sfilarmi dal suo corpo.

Me ne vado più in lontananza riempiendomi un bicchiere con del acqua - Cosa vuoi Asher. -

Sento la sua presenza farsi più vicina e non appena le sue dita circondate da due anelli in
oro stringono il collo della bottiglia che mi sfila
dalle mani sono sicura che è dietro di me, mi versa l'acqua nel bicchiere prima di riponere
la sul bancone.

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