Park Jimin è annegato signore!

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Casa Park per le persone sbagliate poteva anche essere definita come la 'casa dell'inferno': quando succedeva qualcosa, qualsiasi cosa, immediatamente tutta la famiglia ne era al corrente e tutti iniziavano a lavorare insieme.

Proprio per questo nessuno domandò nulla, quando poco dopo Park Jimin Fece la sua ascesa.

La signora Park anzi, inarcò il sopracciglio destro e osservò i leggiadri movimenti di suo figlio e notò immediatamente il cambio d'umore del loro piccolo ospite Min Yoongi. Il corvino era sbalordito, con il bicchiere di vino che da roteante si era bloccato immediatamente e gli occhi, che da socchiusi e lievemente addormentati, si erano spalancati in puro stupore.

Il signor Park invece fissò inizialmente con uno sguardo che accennava all'arrabbiato, ma poi il suo telefono vibrò e gli bastarono un paio di parole per scusarsi e uscire per pochi istanti dal soggiorno per capire cosa stesse succedendo.

In tutto ciò quel diavolo di nome Park Jimin non aveva fatto molto, anzi, si era comportato come suo solito: aveva fatto un breve inchino ai suoi ospiti, si era presentato e era andato a sedersi sulla sua poltrona. Il tutto con addosso jeans neri attillati e una maglietta a maniche corte bianca estremamente sottile e morbida che a causa della pelle umida del ragazzo era lievemente  appiccicata al corpo rendendola alquanto trasparente. "Perdonate," Esclamò con un lieve sorriso, "ero tutto sudato e mi sono fatto una doccia.."

Senza alcun pudore andò a sedersi esattamente difronte a Min Yoongi, con solo qualche metro di distanza che li separava, e, incurante dello sguardo predatorio del corvino, iniziò a parlare in modo tranquillo con i suoi genitori e quel secondo ragazzo che poco dopo gli venne presentato.

Passarono almeno due ore intere, le quali vennero spese interamente a parlare tranquillamente. In quella frazione di tempo sia sua madre che suo padre incitarono il figlio maggiore molteplici volte ad andare a prendere dei vassoi con piccole porzioni di snak da offrire agli ospiti e ogni singola volta si era ritrovato a camminare sotto il pesante sguardo del suo compagno di scuola.

"Enuji-ah ci ha detto che Yoongi va a scuola in moto e pensavamo sarebbe carino da parte vostra se iniziaste ad andare insieme." Incominciò ad un certo punto la signora Park, facendo soffocare con le loro bevande entrambi i ragazzi che al momento si stavano fissando negli occhi. Jimin si voltò con gli occhi grandi mentre Yoongi rimase con lo sguardo abbassato, troppo sconvolto per guardarsi intorno. "M-ma-ma mamma, lo sai che la mia moto è-è nuova e la so usare malapena—" Incominciò il biondo nel vano tentativo di farle cambiare idea, ma la signora Park gli sorrise ampiamente scuotendo lievemente la testa. "Ma non essere ridicolo tesoro! La moto è nuova sì, ma ti ricordo che hai fatto da solo il viaggio da Busan fin qui!" Esclamò con un ampio sorriso stampato in viso.

Jimin spalancò gli occhi e rivolse uno sguardo disperato prima al padre, il quale lo fissò sorpreso quanto lui e poi al fratello, che invece scrollò le spalle. Sta volta non avrebbe potuto aiutare neanche lui. Sospirò e con un lieve broncio sprofondò nella poltrona, guardando davanti a se e dimenticando chi vi avrebbe trovato. Yoongi piegò la testa su un lato e lo fissò con un lieve sorriso malizioso, facendoli l'occhiolino.

Quanto odiava quel piccolo mocciosetto—

._.

Finalmente si riuscirono a sedere a tavola e il cibo venne servito. Jungkook e Jihyun erano l'uno accanto all'altro, entrambi con difronte i propri fratelli, mentre i genitori erano tutti mischiati insieme, confondendo visibilmente tutti e quattro i ragazzi. "Papà?" Domandò Jihyun ad un certo punto, fissando l'uomo che era sull'angolo opposto del tavolo. Il signor Park annuì. "Come avete conosciuto i signori Min?" Domandò con voce curiosa il figlio facendo sorridere tutti e quattro gli adulti.

Il signor Park sorrise e diede una lieve pacca sulla spalla dell'uomo accanto. "Ricordi l'Hotel nel quale lavoravo prima di andare a Busan? Quando vivevamo ancora a Ilsan dico." Sia Jihyun che Jimin annuirono prontamente, facendo incuriosire sia Jungkook che Yoongi, i quali fissarono il signor Park che sembrava aver catturato l'attenzione di tutto il tavolo. "Beh il signor Min qui accanto, che era il marito di un'amica d'infanzia di vostra madre, mi aiutò nella denuncia di quel posto siccome avevo scoperto che aveva truffato più volte i clienti e che trascurava molteplici tasse imposte dal governo. Poi qualche anno fa, quando eravamo a Busan già da tre anni, mi ha contattato e comunicato che stava iniziando la creazione del proprio Hotel e che gli sarebbe stato comodo il mio aiuto. Così abbiamo iniziato a lavorare insieme, lui qui e io a distanza, di recente però, siccome stiamo guadagnando più fama, io e vostra madre abbiamo deciso di spostarci qui, così che potessi garantire più efficenza."

Jimin fissò sorpreso suo padre, lui personalmente aveva sempre subito con maggiore impatto i traslochi di famiglia: a Ilsan era nato e cresciuto per quattordici anni, il suo migliore amico si trovava lì e anche gran parte dei suoi famigliari, Busan invece era stata più una fase di crescita, non si era trovato molto bene in quella città e sicuramente non si può neanche dire che la gente era tra le più gentili. Qui a Daegu non conosceva praticamente nessuno e sicuramente gli incontri fatti fino ad ora, esclusi Kim Taehyung e Kim Namjoon non erano tra i migliori.

Con esitazione spostò il suo sguardo sulla sinistra per poter osservare il ragazzo accanto a lui.

Dopo il discorso del signor Park, Yoongi si era concentrato sul suo piatto pieno di delizie e aveva incominciato a mangiare, subito seguito da suo fratello e il suo probabile nuovo amico. Non ci aveva messo troppo però, a sentire lo sguardo fissato su di lui e confuso decise di alzare la testa e fissare il ragazzo sulla sua destra.

Appena Jimin si accorse di essere stato scoperto abbassò immediatamente le testa, iniziando a mangiare freneticamente.

Yoongi invece sorrise divertito e abbassò una mano sotto il tavolo appoggiandola sul ginocchio del ragazzo accanto mentre il suo sguardo si rifocalizzò sul cibo.

Appena sentì il lieve e delicato tocco sul suo ginocchio Jimin lasciò immediatamente andare la forchetta, facendola sonoramente cascare sul piatto provocando un sguardo sorpreso da gran parte dei presenti, escluso Yoongi che invece trattenne una risatina. Svelto tentò di allontanare con astio la mano, spostando il ginocchio nella direzione del maggiore, ma oh cielo, quanto sembravano diversi quei movimenti agli occhi del maggiore.

Yoongi sgranò gli occhi quando sentì il biondo aprire le gambe e girò la testa per fissare Jimin dritto negli occhi.

Il biondo spalancò gli occhi e tirò un forte colpo agli stinchi del maggiore quando capì le sue intenzioni. "Ma sei scemo! Togli le mani, pervertito!" Esclamò in un sussurro, abbassando finalmente le mani per tirare degli schiaffi alla grande mano del corvino che era ancora posizionata sul suo ginocchio.

Yoongi ridacchiò alla reazione del più piccolo, aveva abbassato la testa siccome aveva assunto un colore misto tra il rosso e il viola, mentre le sue mani erano raccolte in piccoli pugni appoggiati con forza sul tavolo. Il corvino si avvicinò all'orecchio del biondo e con un lieve sussurrò gli disse "Stai attento ai movimenti bellezza, uno potrebbe fraintendere.."

Jimin spalancò gli occhi, che vergogna..

Pervert || y.m ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora