Daegu (solo di notte però)

40 5 0
                                    


Seokjin non era il genere di tipo che credeva realmente nel fatto che fosse l'essere umano a scegliere il proprio destino, dal suo punto di vista ogni singolo avvenimento che accadeva nel sua vita e in quella degli altri era già tutto programmato.

Per questo, quando entrò nella stanza di Yoongi, rimase solo in parte sorpreso di vedere il così-chiamato-Jimin accanto a lui, nel letto.  Jimin era a sinistra, sdraiato con la schiena rivolta a Yoongi, il quale invece aveva il viso rivolto verso la nuca del biondo, aveva i capelli tutti sparpagliati sul viso e attorno al cuscino, la sua bocca lievemente socchiusa e lungi respiri che lo alzavano e abbassavano gradualmente. Una mano spuntava fuori dalla coperta, al centro dei due, era lunga e pallida, appoggiata sul materasso bianco con le dita rivolte verso il minore dei due, come nel tentativo di raggiungerlo.

Namjoon gli aveva raccontato cos'era successo tra i due e certo, sicuramente non è che Jimin fosse la sua persona preferita, ma come già detto, egli credeva fermamente nel fatto che fosse giusto, il modo in cui tutto ciò si stava svolgendo. Con un leggero sospiro, il maggiore chiuse un ultima volta la porta poi si diresse nel salotto, sedendosi sul divano.

Ci fu un lungo attimo di silenzio, dove la quiete dell'appartamento, all'improvviso, gli sembrò la più rumorosa di sempre. Gemendo dal fastidio, afferrò il telefono appoggiato sul bracciolo del divano e lo accese, dirigendosi poi subito dopo all'app delle chiamate.

Kim Namjoon

Chiama     Messaggia        Blocca

Ci fu un attimo d'attesa e Seokjin decise di alzarsi e andare alla finestra.

La fortuna di vivere in un appartamento così alto è che la vista si espande su più parti della città e rendendo l'atmosfera un qualcosa di completamente diverso. Seokjin afferrò il telefono nella mano sinistra e usò la destra per spalancare la finestra, ricambiando finalmente tutta l'aria nella stanza e allo stesso tempo per ammirare la città di notte. Velocemente appoggiò il telefono sul muretto della finestra dove aveva già messo un paio di piante e schiacciò il bottone per la chiamata in viva voce, subito dopo mise la prima gamba fuori e poi la seconda, dopo qualche attimo di modifiche riuscì ad appoggiare la schiena al muro sulla destra e le gambe sul muretto, con il telefono fra di esse, anche egli sul cemento.

"Hyung?"

Al maggiore venne un lieve tuffo al cuore, appena sentì la voce roca uscire dal microfono, accennò un piccolo sorriso divertito. "Sai, non ho la più pallida idea di come spiegarti che Yoongi è tornato a casa qualche minuto fa, mezzo ubriaco, con il tipo che tu mi hai detto che lo ha rifiutato e per poi addormentarsi insieme nel suo letto." Si sentì un piccolo verso soffocato dall'altro lato e Seokjin rise.

"Loro cosa?! Ma non hanno fatto nulla giusto?! Cioè solo addormentati!"

Seokjin annuì, consapevole che l'albino comunque non fosse in grado di vederlo e poi mormorò un piccolo 'mhmh' che nel suo linguaggio stava per un semplice 'sì'. "Se ciò che mi hai detto è vero allora Yoongi deve averlo praticamente corrotto, perché in alternativa quel ragazzo non è molto credibile." Disse dopo un po', ricevendo in risposta un lungo silenzio e poi un sospiro.

"Io proprio non li capisco, Jimin che dice a Yoongi di non essere il suo tipo e poi si addormenta con lui nel suo letto e Yoongi che vuole distanziarsi da lui così da non starci male, ma poi lo invita a dormire nel suo letto. Mi sembrano quasi impazziti."

Seokjin rabbrividì leggermente e posò le mani attorno alle ginocchia, senza però stringerle al petto perché sennò avrebbe perso di vista il telefono. La voce di Namjoon, attraverso il microfono, aveva un tono ancora più profondo di quello abituale, rendendo Seokjin alquanto irrequieto.

"È-è che, da un certo punto di vista i loro comportamenti hanno anche un senso, cioè pensaci: Yoongi sta cercando di evitare Jimin il più possibile, ma allo stesso tempo non più fare a meno che comunque restare incantato da lui, perché diamine, se ha dei sentimenti mica gli basta ignorarlo per una settimana e voilà, tutto riparato. Di Jimin invece mi hai detto che "ha detto a Yoongi che non rappresenta il suo ideale di compagno perfetto", beh, infondo infondo lo capisco: nella sua testa probabilmente si sarà ideato un ragazzo perfetto, dal comportamento ideale per lui e l'aspetto singolarmente eccezionale, ora, incontrando per caso, a scuola, un tipo che gli commenta il culo e subito dopo gli scombussola un po' tutta la routine giornaliera, deve averlo smosso alquanto, credano dubbi e incertezze nella sua mente." Spiegò lentamente, interrompendosi di tanto in tanto per prendere fiato e lanciare piccole e brevi occhiate alla città illuminata davanti a lui.

"Certo, ha senso quello che dici, ma comunque, non posso fare a meno che domandarmi perché semplicemente non ne parlino apertamente, così da chiarire, sia per loro che per noi."

Seokjin rise lievemente a quella frase e appoggiò la testa al muro dietro di lui, chiudendo per un istante gli occhi, con sempre un piccolo sorriso a decorargli il viso. "Perché non tutti sono diretti con i loro sentimenti come lo sei te, Kim Namjoon."

Sull'altro lato ci fu un lungo attimo di silenzio e il maggiore corrugò le sopracciglia, domandandosi ad un certo punto se si fosse staccata la linea. "Namjoon?"

"Si scusa, eccomi...stavo pensando, ti andrebbe di uscire una volta?"

Seokjin si raddrizzò subito, con gli occhi spalancati e la bocca lievemente aperta, formante una perfetta 'o'. Beh, sicuramente, se si fosse aspettato qualcosa, qualsiasi cosa dal minore, certamente non sarebbe stata questa. "Ne-nel senso solo noi due— o-o anche Yoongi?" Domandò insicuro, si aspettava una risata da parte di Namjoon e poi lui che gli diceva 'anche Yoongi ovviamente, cretino', ma invece l'albino tacque per un istante prima di rispondere.

"Solo io e te— s-se a te non dispiace ovviamente!"

"No no! Non mi dispiace, è solo che sono sorpreso—ehm tutto qui!" Esclamò velocemente, afferrando il telefono e avvicinandolo all'orecchio. Espirò  lentamente e spostò lo sguardo sulla zona del centro della città, dove le luci erano più visibili. "Certo, quando vuoi, tanto lo sai che il mio unico impegno è l'università." Seokjin ridacchiò per smorzare la tensione, mentre mentalmente si ripeteva la parola 'idiota' con violenza, come se fosso un pugno ripetuto più volte.

"G-grandioso! Che ne dici di giovedì pomeriggio? C'è un bar che ho appena scoperto, magari possiamo andarci insieme...?"

Seokjin annuì freneticamente, dimenticandosi che il minore non potesse vederlo.

"S-Seokjin?"

"Sì! Scusa mi ero distratto, va benissimo, n-non vedo l'ora!"

Pervert || y.m ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora