Capelli nuovi e jk confuso✌️

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Era ben chiaro che nessuno dei nostri cinque protagonisti, fosse andato a scuola il primo novembre: chi per problemi emotivi e chi perché, anche solo per svegliarsi, ci aveva messo più di tutto il racconto della Bibbia in una volta, o almeno, così mi avevano detto dalla regia.

Taehyung aveva passato la giornata con Jimin, in parte a casa del biondo e in parte a giro per la città, nel vano tentativo di calmarsi. Inutile dire che aveva pianto più della metà della giornata; si era dato molteplici volte del molestatore quando aveva spiegato cosa era successo a Jimin, perché infondo Jungkook era stato ubriaco tutto il tempo, incosciente di ciò che diceva e faceva. Jimin d'altra parte, aveva tentato in tutti i modi di convincerlo che non fosse così, dicendogli che da ubriachi di solito si vanno a esprimere sentimenti che da sobri si ha solo paura di prendere in considerazione.

Ma nonostante tutto, Taehyung si era addormentato con il viso premuto contro il cuscino e piccoli singhiozzi che lo lasciavano ogni poco, mentre nella sua testa si ripeteva con un sussurro la parola 'molestatore'.

Altri invece si erano svegliati con ampi sorrisi sul viso e altri con forti mal di testa e con il desiderio di restare a letto tutto il giorno.  L'unico ad aver fatto veramente qualcosa però, era stato Yoongi, che invece di tornare a casa dopo aver accompagnato Jimin da Taehyung, era sfrecciato per la città, facendo prima un lungo giro per schiarirsi la mente e poi si era fermato davanti a uno di quei rari negozi di musica e era entrato.

._.

"Jiminie! C'è Yoongi al cancello!" Esclamò la signora Park d'un tratto, la mattina del due novembre, facendo subito alzare gli sguardi di due persone. Jihyun corse subito alla finestra, accanto a sua madre, con un ampio sorriso. Il sorriso però gli cadde dopo pochi istante seguito anche da quello di sua madre, che spalancò gli occhi e si portò una mano alla bocca mentre esclamava un piccolo "oh!" di sopresa. Jimin li fissò con sguardo confuso e si avvicinò alla finestra, accanto a loro.

Yoongi era nella sua solita posizione, con il casco sotto il braccio, la moto appoggiata sul cavalletto, lo zaino nel solito cassetto sotto il sedile e il corpo appoggiato al cancello. Però c'era una differenza, minuscola, ma talmente evidente che provocò un brivido su per la schiena a Jimin.
I suoi capelli.
Da nero carbone, le ciocche avevano assunto un colore più chiaro, molto più chiaro, di un grigio cenere che cambiava intonazioni in alcuni punti, creado sfumature chiare e scure, inoltre li aveva anche tagliati, rendendoli più corti e lievemente più mossì, quasi con minuscoli riccioli che spuntaano qua e là, probabilmente un'effetto a piastra.

"Oh porca puttana.."
La famiglia Park si voltò verso il signor Park con sguardo sdignato.
"Papà!"
"Dohyun!"

;-;

"Buongiorno Minnie!" Esclamò Yoongi, appena il minore fece la sua uscita dal cancello con la moto. Il biondo gli si fermò accanto e lo scrutò per un lungo istante, aveva un'espressione ben più serena dal giorno precendente, quando si era svegliato con lui nel letto. Non sapeva bene cosa fosse, probabilmente i capelli, ma aveva come la sensazione che ci fosse qualcosa di nuovo attorno al maggiore, un'aura diversa, più serena e tranquilla, senza quella costante pressione che vedeva in lui ogni volta. Lo fissò sospettoso per qualche altro istante, fin quando Yoongi sembrò accorgerse, di fretta si voltò verso la moto, sentendo il rossore apparire sulle guance.
Sgranò gli occhi alla realizzazione e si diede mentalmente un pugno alla spalla.

Ma che diamine-?! No ew, smettila, non lui.

Yoongi, altamente confuso, sembrò indeciso per qualche istante su come comportarsi, poi, lentamente, fece un passo verso il minore. "Ehm.. stavo pensando.." Jimin si voltò nuovamente, finendo con il fissarlo direttamente negli occhi.

"Oh Dio che stanno facendo?? Oh Dio-oh Dio JIHYUN GUARDA!" Esclamò la signora Park, mentre fissava con il naso schiacciato contro la finestra i due ragazzi a qualche metro di distanza. Senza guardare di preciso diede una forte scossa al corpo del figlio minore, non badando bene a dove lo stesse mandando a finire. "Shhh!" Esclamò il ragazzo, tirando lievi schiaffi alla mano della madre. "Mi sconcentri!"

"Sì?" Con sguardo curioso il biondo notò il visibile imbarazzo del maggiore, che continuava a spostare gli occhi in punti diversi. "Che ne diresti di uscire insieme? Co-come amici intendo! Ovviamente, come amici!"

Jimin lo fissò immobile per un piccolo attimo, certo, non era la prima volta che un amico, gli chiedesse di uscire, ma certamente, era la prima volta che, in un occasione simile, sentiva lo stomaco ristringersi e il cuore accelerare all'improvviso il battito.

Sarà il latte che mamma mi ha messo nei cereali-- forse era andato a male

Gli bastarono pochi istanti per vedere come il sorriso di yoongi stesse già cadendo e in due secondi inziò subito ad annuire freneticamente. "C-certo! Ma certo! Dimmi quando vuoi e io sono sempre libero!"

:0

Jeon Jungkook era ancora alquanto confuso.

La precedente mattina si era svegliato con un lanciante mal di testa e completamente nudo nel suo letto, da solo, e aveva optato con il chiamare Namjoon per ricevere delle spiegazioni. Il maggiore, con una sottile esitazione, gli aveva raccontato che si era ubriacato malamente e che durante il tragitto di ritorno avevano incontrato Jimin e Taehyung i quali avevano offerto di accompagnarli a casa. Jungkook era rimasto alquanto sorpreso, ma aveva accettato tranquillamente la cosa e aveva continuato la giornata optando per il restare a letto e saltare scuola.
Ciò che però non riusciva a capire, era perché, dei 38 messaggi inviati, Taehyung non avesse risposto neanche ad uno, il che era strano, perché di solito era il maggiore a tartassarlo di messaggi e a rispondere dopo pochi secondi a un semplice "hi". Così, la mattina dopo, Jungkook aveva deciso di uscire una mezz'oretta prima per andare a casa del bruno.

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