Forse non più single

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Daegu non poteva essere definita esattamente come una delle città più silenziose di notte, i chiacchierii da parte della popolazione più giovane erano molti e risuonavano da diversi punti sparsi, accompagnati dai clacson delle macchine e le musiche a volume massimo delle discoteche. Eppure, quando ci si infilava nelle strade più piccole e meno frequentate, un piacevole silenzio riempieva la testa di chi vi si trovava. Taehyung espirò lentamente, osservando la piccola nuvoletta di calore che si inalzò verso il cielo. Accanto a lui, Jungkook cingeva un braccio attorno alle sue spalle e lo osservava con sguardo incantato, finito in una sottospecie di trance.

Jeon Jungkook stava iniziando a confondersi, negli ultimi giorni era pieno di pensieri che gli ronzavano per la testa, eppure a volte, gli bastava pensare o osservare Taehyung, e tutto il resto sembrava sparire. Era strano e sicuramente non portava onore alla parola 'logica'.

"Che c'è?" Domandò Taehyung ad un certo punto, con un piccolo sorriso sulle labbra e uno sguardo confuso, mentre fissava di rimando il più piccolo. Jungkook scosse lievemente la testa, come a risvegliarsi, e abbassò lo sguardo, sentendo l'imbarazzo che l'avvolgeva. "N-niente niente, stavo solo pesando..ehm, ah sì! S-sia-siamo quasi arrivati." Disse balbettando, espirando anche un piccolo singhiozzo che fece ridacchiare Taehyung. Il bruno lo afferrò per il braccio, aiutandolo a reggersi in piedi in modo un po' più  agile.  "Va bene, andiamo dai. Davvero non so perché tu sia arrivato a ubriacarti, io e Jiminie che siamo più grandi di te abbiamo bevuto solamente succo."

Jungkook sorrise leggermente, fissando il vuoto davanti a se. "Avevo tante cose che mi ronzavano per la testa.." Mormorò più a se stesso che ad altri. Taehyung alzò lo sguardo stupito, dolcemente avvolse le loro braccia in modo che le loro mani si trovassero palmo contro palmo, offrendogli l'opportunità di afferragli la mano. "Sappi che ci sono sempre se ti serve qualcuno che ti ascolti." Jungkook si girò per poterlo fissare negli occhi: erano a pochi centimetri di distanza l'un dall'altro e, con il vantaggio dell'avere la stessa identica altezza, i due si ritrovarono occhi contro occhi, naso contro naso e bocca contro bocca. Taehyung notò subito come le labbra del minore tremavano leggermente, segno di evidente ansia. Sentiva l'amaro profumo dell'alcol misto al suo odore abituale e non poté fare a meno che restarne alquanto stregato.

"Sinceramente, a volte vorrei che non ci fossi solo per quello."

Fu qualcosa di un solo istante, talmente veloce da essere impossibile da bloccare, gli occhi di Taehyung, larghi, con le pupille minuscole e la bocca che formava una lieve forma a 'o', pronta a domandare di cosa diamine stesse parlando e poi lo sguardo illuminato di Jungkook, che si passò  per un singolo istante la lingua sul labbro inferiore, per poi fiondarsi sul maggiore.

Taehyung ci mise un attimo a capire cosa stesse succedendo, solo quando sentì il calore di un'altro corpo sovrastarlo e le mani del più piccolo cingerglisi attorno alla vita, realizzò. Mezzo frastornato chiuse gli occhi e premette a sua volta, circondando il collo del minore con le sue bracci e avvicinandosi a lui con tutto il corpo. Le sue labbra erano morbide, sottili ma soffici come un cuscino, sapeva di alcol misto a una delicata asprezza che gli ricordava inevitabilmente il sapore del limone. Espirò  lievemente dal naso, sentendo il tocco disperato col corvino e gli tirò lievemente i capelli alla base della testa, dandogli segno di essere libero di fare ciò che voleva.  Le mani del corvino gli percorsero tuto il corpo superiore, strusciandosi con foga su ogni punto libero che potesse trovare.  

Quando finalmente si staccarono ci volle un attimo perché entrambi potessero aprire gli occhi e, quando lo fecero, Jungkook sentì il cuore smettere di battere per un istante. Aveva smosso tutti i vestiti del maggiore, mentre il suo viso era stato come distrutto e ricostruito dalle sue stesse mani, le labbra carnose che brillavano di un rosso acceso, le guance tutte rosse e il respiro affannoso.

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