Possessed Professor//TRADUZIONE ITALIANA

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È da un mese che cerchiamo un bambino e lentamente sta funzionando. Avevamo solo bisogno di esserne certi. Ho gemuto mentre lo sentivo spingere ancora più forte. "Ti amo", ha sussurrato. Ho sentito le farfalle nello stomaco e lui ha spinto di più. "Dillo mi ange voglio sentirlo da te", borbottò. Ho tirato la sua testa in avanti e l'ho baciato. 

Mi allontanai e lo guardai negli occhi. "Anch'io ti amo", ho mormorato. Lui sorrise e mi baciò appassionatamente prima di spingere ancora una volta. Siamo usciti entrambi nello stesso momento ma abbiamo continuato a baciarci. Mi allontanai e lui sorrise. 

"Questa potrebbe essere l'ultima volta che dobbiamo provare", disse sospirando. "Sì, non vedo l'ora di avere presto il nostro bambino", ho ridacchiato. Mi ha baciato la fronte prima di addormentarsi. 

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"Draco, alzati", sussurrai. Nessuna risposta. Beh, è stata una lunga notte ho pensato. Sospirai e raccolsi il cuscino. "Malfoy", gridai colpendolo con il cuscino. Si alzò rapidamente. "Cosa ho fatto di male", disse preoccupato. Alzai il sopracciglio e sorrisi. "Mi chiami così solo quando sei arrabbiato, cosa ho fatto? Ho ridacchiato. "Niente, dobbiamo andare a insegnare a dei bambini ed è l'ultimo giorno del trimestre". 

Mi sono girato per andare ma lui mi ha tirato giù sul letto. "Dobbiamo alzarci per il giorno in cui possiamo divertirci durante il semestre", risi. "Sto solo baciando la mia ragazza", ha detto lui, tenendomi la faccia. "Ok, va bene", ho sorriso mentre lo baciavo velocemente. "Ora posso andarmene", ho detto giocosamente. "Sì", disse lui prendendomi in braccio. Mi ha portato in bagno e mi ha messo sul bancone. 

Mi spazzolai i capelli mentre lui si acconciava i suoi. "Lascia fare a me", dissi spostandogli i capelli. "Sono così felice che Cissy ti abbia fermato con il gel", ho preso in giro. "Ero un bambino", disse seccato. "Sì, ma ricordati che ho comunque visto le foto", gli ricordai. 

Lui roteò gli occhi e io saltai giù dal bancone. "Ti prendo il vestito, furetto", ho detto ridacchiando. Mi ha tirato di nuovo tra le sue braccia. "Cosa ho detto riguardo a quel nome", sussurrò prima di baciarmi il collo. "Hai detto che solo io potevo chiamarti così". "Hmm ma la risposta sbagliata, mi Amor", disse girandomi. 

Draco POV: 

Mi tirò vicino e mi baciò. La mia mano si spostò giù verso il retro della sua coscia tirandola più vicino mentre lei saltava. Avvolsi le sue gambe intorno a me e la misi contro il muro. Ho approfondito il bacio ma lei si è allontanata prima che le cose diventassero intense. "La scorsa notte non è stata abbastanza per te, ragazzo arrapato", ha stuzzicato. "Se è stato abbastanza per metterti incinta allora", ho riso. "Forse", sorrise lei liberandosi dalla mia presa. "Andiamo, io sono pronta, tu no", disse lei uscendo dal bagno. 

"Il tuo vestito è sul letto", ha gridato prima che sentissi la porta chiudersi. Mi sono diretto verso la camera da letto e ho iniziato a cambiarmi. Mentre mi abbottonavo la camicia, un gufo si avvicinò alla finestra. E' strano, pensai mentre prendevo la lettera. La misi giù mentre indossavo il blazer. Guardai chi la mandava e roteai gli occhi. Accartocciai la lettera e la misi nel cestino. 

Mi sono diretto verso la Sala Grande e non ho visto Y/n. "Theodore dov'è Y/n", chiesi. "È andata a trovare Grace, è l'unica mezza giornata di oggi, andrà bene", disse. Annuii e continuammo a parlare.

Y/n POV: 

Bussai alla porta di Grace e lei mi fece entrare. "Ultimo giorno", disse. "Sì, sono contento". Fui interrotto da una strana sensazione allo stomaco. "S/N sono". Ignorai la sua chiamata e mi diressi verso il bagno. Corsi verso il suo bagno e vomitai. "Stai bene", disse mentre mi massaggiava la schiena. "Penso di sì", ho detto sciacquandomi la bocca. "Forse stai bene", disse lei. I miei occhi si allargarono e abbassai lo sguardo eccitato. 

"Non pensi", disse lei sorridendo. "Penso di essere incinta", ho gridato. Mi ha abbracciato forte mentre provavo gioia. Non vedo l'ora di dirglielo, pensai "Andiamo da Madam Pomphrey per essere sicuri", disse Grace facendomi alzare. Camminammo fianco a fianco verso l'infermeria mentre pensavo alle probabilità. 

"Lo dirò alla McGranitt, lei capirà", disse mentre entravamo. "Caro, cosa c'è che non va", chiese lei. "Sono stata malata e io e Draco abbiamo cercato di avere un bambino", sussurrai lentamente. Nessuno sapeva della nostra relazione perché gli studenti avrebbero spettegolato. "Sdraiati e vedrò, Grace puoi andare a dirlo all'insegnante", disse. Grace annuì e mi guardò. "Buona fortuna", sorrise allontanandosi. Mi passò un test e mi guardò. 

"Ora aspettiamo e Y/n se siete in attesa so che sarete entrambi buoni genitori", si complimentò. "Grazie", sorrisi. "Che sesso volete entrambi", disse sedendosi accanto a me. "Draco vuole sia un maschio che una femmina, ma vuole prima un maschio così la bambina avrebbe un fratello maggiore", ho riso a metà. "Ti assicuro che andrà tutto bene se sei incinta", disse lentamente. Il test ha suonato e l'ho guardata. "Beh, vai avanti", disse lei ridendo. L'ho preso e ho guardato giù. 

Draco POV: 

La classe entrò e Y/n non era ancora arrivata. Cominciai ad insegnare e fui interrotto da una bussata. "Entra", sospirai sperando che fosse Y/n. Ma era Grace. "Signore, una parola fuori", chiese. "Continuate con le domande", dissi uscendo. "Dov'è Y/n? Sussurrai chiudendo la porta. "Sta riposando oggi, visto che non stava bene", disse lentamente. "Sta bene, dov'è?", dissi preoccupato. 

"E' in infermeria ma sta bene quando sono uscita da qui, puoi vederla dopo", disse lei. Annuii e lei se ne andò. Tornai in classe e mi sedetti. Il tempo può andare più veloce... 

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Le lezioni erano finalmente finite e stavo tornando al mio dormitorio. Speravo che Y/n fosse lì dentro, visto che Madam Pomphrey aveva detto che era uscita. Entrai con un sorriso per vedere Y/n ma la mia faccia cambiò quando vidi chi era. "Non hai ricevuto la mia lettera". 

Y/n POV: 

Ero entusiasta. Finalmente, dopo qualche tempo ero incinta di nostro figlio. Madam Pomphrey mi diede il test e lo stavo mettendo in una piccola scatola. Avvolsi il nastro intorno alla scatola e la tenni in mano. "Tuo padre sarà felice di saperlo", dissi accarezzandomi la pancia. Mi sono diretto verso il nostro dormitorio e avevo la scatola in tasca. Aprii la porta ma la mia faccia cambiò quando vidi Astoria. 

Guardai Draco e poi lei. "Cosa ci fai qui", chiesi. "Bene". Draco la interruppe. "Non ascoltarla", disse duramente. "Perché no, lei deve sapere", disse lei. "Sapere cosa, Draco, di cosa sta parlando", dissi lentamente. "Le sto dicendo che non ti lascerò stravolgere tutto", disse camminando per la stanza. Notai che le sue mani tremavano. "Astoria, per favore", chiesi. 

"Faresti meglio a dirglielo", disse lei uscendo dalla stanza. Chiusi la porta e lo guardai. Respirava pesantemente e camminava su e giù per la stanza. Tremava e riusciva a malapena a far uscire le parole. "Ehi, dimmelo e basta", dissi afferrando la sua mano. "Non so perché sta dicendo questo, non mi ricordavo nemmeno se non era colpa mia", disse lui rompendo la voce.  "Guardami", dissi girando il suo viso. "Calmati e poi dimmi", dissi prendendogli la mano. 

Gli accarezzai la mano mentre ci sedevamo in silenzio. "Non mi lascerai mica se te lo dico", chiese. "Draco cosa c'è", sospirai. "Lei sostiene di essere incinta di mio figlio", borbottò. Non ho detto nulla. Naturalmente, questo deve accadere ora, pensai. "Mi ange dire qualcosa, ma per favore non lasciarmi di nuovo", disse prendendomi le mani. Lo guardai e annuii lentamente. 

"Non lo farò, non preoccuparti, ok, sarò qui", ho detto calmandolo mentre lo abbracciavo forte. "Non voglio questo, volevo che fossi tu a portare il mio bambino, ma non posso ripudiarlo", disse in tono stressato. "Capisco e ho bisogno che tu ci sia per tuo figlio e ci sarò anch'io", dissi raccogliendo la sua testa. "S/n tu verrai prima, ok, la faccio entrare solo per il bambino", disse lui. 

"Lo so", ho sorriso. "Perché eri in infermeria, stai bene? Era già stressato ed esausto. Dall'espressione del suo viso, i suoi occhi tutto mostrava quanto fosse stanco e irritato per questo.  "Niente, sto bene", ho detto lentamente. Glielo dirò un altro giorno ho pensato. Questa gravidanza mi sembra comunque strana...