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-"Mammaaaaa!" urla mio figlio dalla sua camera. Sospiro mentre preparo la colazione.
-"Che c'è?!" rispondo esasperata già alle sette e mezza di mattina.
Amo da morire mio figlio, è l'uomo più importante della mia vita, ma alcune volte mi esaspera e mi toglie le forze.
-"Dov'è la divisa da basket?!" chiede urlando. Alzo gli occhi al cielo.
-"È già nel tuo borsone. Muoviti, la colazione è pronta!" rispondo ad alta voce e qualche istante dopo si siede a tavola.
È abbastanza alto per i suoi undici anni e assomiglia tale e quale a suo padre. È la sua fotocopia. Più passa il tempo e più assomiglia a lui fisicamente e caratterialmente.
David non sa chi è suo padre e quando me l'ha chiesto in passato ho detto che è il frutto di un vecchio amore passato e finito. In pochissimi sanno chi è il padre di David, cioè i miei genitori e la mia migliore amica Alessandra.
In tutti questi maledetti anni ho sperato che un giorno Lui tornasse in Italia e mi cercasse di nuovo, come quando veniva in vacanza da ragazzo, ma non è mai successo. Ho sperato sempre invano.
Poi ho cambiato. Ho dato un colpo di cambiamento brusco alla mia vita iniziando a lavorare al ristorante sotto casa mia come cuoca e poi ho incontrato Piero, il mio futuro marito, molto più grande di me. È un bellissimo uomo di quarant'anni, con un fisico ben modellato e scolpito, occhi azzurri, capelli corti di un castano chiaro e un sorriso affascinante. È un chirurgo plastico molto famoso e spesso si trova in giro per il mondo ed è anche schifosamente ricco. Ci siamo subito piaciuti e presi e il mese scorso mi ha chiesto di sposarlo. Ovviamente ho accettato senza alcuna esitazione, visto che frequenta casa mia da un pò e si è anche molto legato a David.
-"Più tardi ti passa a prendere il nonno a scuola e ti accompagna a basket. Non stressarlo e fai il bravo" gli dico sedendomi accanto a lui che sbuffa prontamente alle mie solite raccomandazioni.
-"Si mamma, va bene" risponde scocciato.
Gli adolescenti e i loro periodi, penso sospirando.
David è stata la sorpresa inaspettata e bellissima che ho ricevuto dal mio unico e immenso amore della mia vita. 
All'inizio ero terrorizzata, spaventata a morte di essere rimasta incinta appena a diciott'anni, dopo una frequentazione di un paio di mesi con il famoso Daniel Richarde. Per fortuna che i miei genitori sono rimasti sempre accanto a me e mia madre ha assistito al parto, rimanendo a tenermi la mano mentre mio figlio veniva alla luce.
-"E alle otto ti voglio a casa e già in pigiama" gli ricordo seria fissandolo.
Fin'ora con lui non ho mai avuto problemi. Si è sempre comportato bene e a scuola ha ottimi voti.
Frequenta la scuola media poco distante da casa e i miei genitori vivono nel palazzo accanto al mio.
-"E se rimango da Marco? Almeno per questa sera?" chiede supplicandomi con il suo sguardo da cucciolo.
-"Non mi inganni tesoro. Alle otto a casa. Mangi con i nonni e ti infili il pigiama e poi a letto" gli ribadisco. Sospira affranto prima di infilarsi in bocca il cucchiaio di cereali e latte.

********

-"Piero quando torna?" mi chiede Alessandra, la mia migliore amica, seduta sullo sgabello in cucina mentre cucino per il pranzo del piccolo ristorante sotto casa, in cui lavoro da anni.
-"Non lo so. In questo momento si trova a Miami" le dico spadellando la pasta che ha ordinato un tavolo.
-"Quando finisci andiamo al Divina's?" chiede speranzosa.
-"No. David mi aspetta a casa, tesoro" le dico sorridendo mentre penso a mio figlio, già un uomo, cresciuto troppo in fretta.
-"Quando faremo una nostra serata, come ai vecchi tempi?" chiede sorridendo.
-"Non lo so, mi devo prima organizzare, lo sai" le dico prima di dare i piatti al cameriere.
-"Tra due settimane c'è il gran premio di Monza" dice poi all'improvviso. Mi blocco e la guardo.
-"E quindi?" chiedo acida. So benissimo dove vuole andare a parare. E so benissimo che c'è il gran premio proprio a Monza. Ogni volta che ci penso mi vengono le palpitazioni. Evito di andare in giro sapendolo a Milano e ho la mia amica che è super informata su quando torna. Anche in passato, quando sapevo che tornava per le vacanze, non mi sono mai fatta vedere in giro o evitavo i luoghi che di solito frequentavamo insieme.
Daniel mi ha abbandonata dopo due mesi di frequentazione ed è sparito dalla circolazione, troppo preso dalla sua carriera e dal mondo che lo circondava, compreso le donne. Con gli anni è stato spesso avvistato con donne diverse ed è finito spesso sulle riviste scandalistiche per i suoi rapporti brevissimi con le donne con cui usciva.
-"No, dicevo così. Sai che arriva qualche giorno prima e si fermerà a Milano visto che ha anche i suoi amici qui" dice con tono indifferente ricordandomi alcune cose. Sospiro e poi sbuffo sonoramente.
-"Tanto io ho da lavorare e ho un figlio a cui pensare. Ah, tra l'altro David voleva venire a stare da te questa sera e passare del tempo con tuo figlio, ma glie l'ho vietato. Quei due ragazzini stanno troppo tempo insieme e non mi lamento, per carità, amo tuo figlio, ma ultimamente mio figlio sta tralasciando alcune materie" dico seria. Alessandra sorride e scuote la testa.
-"Hai fatto bene. Infatti hai ragione. Ultimamente si stanno un pò troppo rilassando con lo studio e pensano solo alla PlayStation e al basket" dice irritata la mia amica.
Alessandra ha avuto Marco tre mesi dopo che io ho partorito David. Lei a differenza mia però è sposata con il suo vecchio fidanzato e grande amore, Luca. Marco è arrivato in modo inaspettato proprio come David e la mia migliore amica si è sposata quando il loro bambino aveva appena un anno.
-"Domani però vorrebbero andare al cinema. Li accompagnerò io e riporterò io David, puoi star tranquilla" mi informa.
-"Va bene. Grazie" dico sorridendo.
-"Sara!" urlo alla cameriera che sta per uscire dalla cucina. Si blocca sulla porta.
-"Li vogliamo portare questi piatti al quattro o me li devo mangiare io?" sbotto irritata.
-"Si, scusi chef" dice mortificata e corre subito a prendere le portate per poi uscire fuori dalla cucina.

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-"Come, sta per sposarsi?" chiedo allarmato al mio amico milanese Lorenzo.
-"Si, Daniel. Tra qualche mese convolerà a nozze" risponde il mio amico al telefono. Mi trovo in Quatar e dopo aver ricevuto questa notizia sconvolgente, ho chiamato subito il mio amico.
-"Mi dispiace amico, so quanto ci tenevi a lei e ci tieni" mi risponde Lorenzo. Sospiro stringendomi l'attaccatura del naso.
-"Maledizione!" sbotto ad alta voce mentre fisso fuori dall'altissimo grattacielo tutto in vetro.
-"Sarai a Milano tra qualche giorno. Confido in te" dice Lorenzo.
-"No, parto subito. Ho bisogno di parlarle  Lory. Non posso perdere altro tempo" dico serio iniziando subito a raccattare tutte le mie cose in giro per la suite.
La gara l'ho vinta e posso partire stasera stesso. Il resto del team mi raggiungerà appena potranno.
Lei è mia. Solo mia. È sempre stata mia e mi appartiene.
Non può sposarsi!

RITORNIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora