-"Piero, perdonami ma ho da fare" dico al mio fidanzato che tenta di baciarmi il collo ma mi sposto. Sono parecchio confusa da qualche giorno a questa parte e non ci vediamo dall'altra sera, quando è tornato, abbiamo fatto sesso e mi ha pressata ancora per la data delle nozze e poi abbiamo finito per litigare.
Mi sento una stronza, ma sono anche molto stressata e sotto pressione.
-"Sei strana. Cosa ti è successo El?" chiede serio mettendosi a braccia conserte. David è da Marco e Piero mi ha raggiunta prima che io vada a lavoro.
Inoltre mio figlio negli ultimi due giorni mi ha pressata anche lui per poter stare insieme a suo padre e io gli ho detto di aspettare un pò e che dovevo contattarlo ma che non avevo il suo recapito.
-"È tornato il padre di David" dico seria. Lui sa chi è il padre di mio figlio. Gli ho raccontato tutta la mia vita.
-"E....?" chiede serio trapassandomi con lo sguardo.
-"Ha scoperto di avere un figlio e lo vuole conoscere" dico mentre sistemo la cucina.
-"E tu? David lo sa?" continua con le domande.
-"Non impedirò la loro conoscenza, se è questo che vuoi sapere e lascerò che lo riconosca. Abbiamo parlato anche di questo. Con David ho parlato. Gli ho raccontato tutto tre sere fa" spiego seria.
-"Come l'ha presa?" chiede ancora.
-"Puoi immaginare l'euforia. Figlio di un famoso pilota di formula uno e suo fan" dico seria e poi sospiro afflosciandomi come un palloncino. Piero mi abbraccia e mi bacia la testa.
-"E tu come stai?" chiede preoccupato.
-"Non lo so. Confusa" dico seria prima di staccarmi.
-"Devo scendere a lavoro" dico allontanandomi di poco per prendere la borsa.
-"Io sto per ripartire per Parigi. Non so quando torno. Decidi una data?" dice serio. Lo fisso e vorrei strozzarlo in questo momento.
-"Ok" dico andando verso la porta.
-"Fai buon viaggio" dico prima di uscire di casa.*********
-"Sei sicuro che accetterà di lavorare per la McLaren?" chiedo a Mike, dopo tre giorni di silenzio da quella famosa sera al ristorante.
-"Certo che accetterà. Lo vuole anche lei, glie l'ho letto negli occhi. Lo desidera. E poi ti vuole ancora amico" dice Mike con il sorrisino da stronzo.
-"Che bastardo che sei. Sai sempre come va a finire" dico ridacchiando.
-"Sennò non farei l'avvocato e non sarei il tuo manager" dice strizzando l'occhio. Sorrido soddisfatto e felice di avere un amico del genere, sempre presente al mio fianco e che mi supporta e sopporta sempre.
-"Speriamo che accetti. Voglio mio figlio accanto a me d'ora in poi e lei" dico serio prima di prendere il telefono in mano e chiamare al ristorante dove lavora Ellen.*******
-"Chef, c'è una chiamata per lei" mi avverte Domenico.
-"Chi è?" chiedo mentre tagliuzzo un peperone.
-"Un cliente che vuole parlare con lei" risponde.
-"Ma non ti ha detto chi è e cosa vuole? Sto preparando per il pranzo. Se è qualcuno che vuole organizzare qualcosa per il catering devi dirgli di richiamare più tardi" dico mentre butto in padella i peperoni tagliati.
-"No. È il signor Richarde" mi avverte a bassa voce. Gli strappo il telefono di mano e do istruzioni a Volkan prima di uscire dalla cucina e recarmi nel mio piccolo ufficio.
-"Daniel. Sto lavorando" dico irritata.
-"Lo so e sarò brevissimo. Voglio stare con mio figlio. Voglio incontrarlo" dice serio e diretto. Sussulto e tremo.
-"Non so quando" dico pensando a quando si potrebbero vedere.
-"Anche oggi pomeriggio appena stacchi, se per te va bene" propone. Sospiro confusa grattandomi la testa.
-"Non so a che ora finisco. Possiamo risentirci dopo? Questa sera non lavoro e io e David di solito passiamo la serata insieme a fare i compiti e poi a guardare un film" dico sedendomi sulla scrivania.
-"Perfetto. Prendi nota, ti lascio il mio numero così mi chiami" dice serio e mi giro per prendere un foglio e la penna. Mi lascia il numero di telefono e poi glielo ripeto per sicurezza e io gli lascio il mio numero.
-"Voglio passare del tempo con nostro figlio El. Lasciamelo vedere, per favore" dice quasi con un sussurro. Faccio un bel respiro profondo e poi sospiro buttando fuori tutta l'aria.
-"Anche lui vuole passare del tempo insieme a te. Ti chiamo dopo" gli dico seria.
-"A dopo El. E pensa alla proposta che ti ha fatto Mike. Non rifiutarla per favore" dice serio.
-"È pura follia Daniel" dico con un sussurro.
-"È una proposta che dovresti accettare senza pensarci El. Entrare nel team della McLaren, non succede tutti i giorni" dice serio. Sospiro.
-"Lo so, per questo mi sembra surreale tutto ciò" dico seria.
-"Non è surreale. Sarai la nostra chef, El. Sarai sempre insieme a me come ho sempre sognato e ci sarà nostro figlio" dice dolcemente. Sorrido appena, come un'idiota, sognando ad occhi aperti.
-"Ti chiamo dopo. Devo andare" dico sbrigativa cambiando tono.
-"A dopo " mi saluta e riattacco.
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RITORNI
RomanceDaniel Richarde è il pilota di formula uno per eccellenza. All'età di trentadue anni vanta tantissimi podi, una vita ricca di successi e traguardi raggiunti. Una vita lunga vissuta lontano dalla sua Parigi e sempre in giro per il mondo. Daniel è il...