Mamma e papà hanno dormito insieme questa notte.
Ho ritrovato papà in cucina a preparare la colazione insieme a mamma e tutti e due sorridevano come due dementi.
Hanno passato la notte a fare casino, anche se hanno cercato di non farlo per non fare svegliare me, ma a quanto pare non ci sono riusciti poi così tanto.
Sorrido mentre li fisso e finalmente sono felice di avere una famiglia completa.
-"David, facciamo colazione che andiamo via con Daniel" mi avvisa mamma.
-"Ok" dico allegro sedendomi a tavola.
-"È affamato il mio uomo?" dice mio padre riempiendomi il piatto.
-"Un pò" rispondo sorridendo. Ancora non riesco a crederci che Daniel Richarde è mio padre, mi fa stranissimo.
-"Forza, mangia campione" mi sprona scompigliando i capelli ricci come i suoi.*******
Ho passato l'intera notte a fare sesso con Daniel e ora mi fanno male tutti i muscoli del corpo, quelli che avevo dimenticato ad usare per un certo periodo di tempo. Ci siamo fatti la doccia insieme finendo per fare del sesso mattutino e abbiamo preparato la colazione insieme per nostro figlio, tra una toccatina fugace e l'altra. David non fa altro che fissarci sorridendo da quando si è alzato, ma non voglio dargli false speranze sulla famigliola perfetta e felice conoscendo bene suo padre.
-"Dobbiamo organizzarci El. Tra due settimane ci sarà la gara a Sochi. Tu con il lavoro e tutto il resto. David studierà comunque. Ho già contattato due insegnanti. Per il basket ha il mio preparatore che lo può benissimo allenare ed è americano" dice Daniel guardandomi mentre sistemo la cucina. Mi sento nervosa ad affrontare il futuro immediato visto che dovremmo lasciare tutto e tutti e andare in giro per il mondo.
-"Mi organizzerò, ma non ti prometto di poter volare subito per la Russia. Non farò sicuramente in tempo per organizzare tutto" dico seria.
-"Ce la farai. So che ti organizzerai per lo stretto necessario. Il resto delle cose che serviranno le compreremo in giro mano a mano. La cosa più urgente da risolvere è Piero. Devi parlarci" dice serio.
-"Ci parlerò" dico nervosa.
-"Subito El. Non puoi rimandare. Io ti voglio accanto a me con nostro figlio" dice trapassandomi con i suoi occhi nocciola.
-"È a Parigi e non tornerà prima di due settimane. Come potrei parlarci?" sbotto irritata. Daniel si passa nervosamente la mano dietro la nuca e borbotta qualcosa in francese che io non capisco.
-"Vai a Parigi e ci parli. Semplice" dice serio semplificando tutto. Rido per l'assurdità.
-"Cosa ti fa ridere?" chiede serio.
-"Le cose assurde che stai dicendo. Non posso partire subito per andare a Parigi ed andare a lasciare il mio fidanzato" dico irritata. Daniel si avvicina ad un palmo dal mio naso tanto da sentire il suo respiro caldo mentre mi fissa negli occhi.
-"Parti subito con il mio jet privato. Do indicazioni al pilota e alla sicurezza e tu sarai a Parigi domenica sera stessa. Non te lo ripeterò un'altra volta El. Vai e lascia quel manichino" sussurra severo. Deglutisco rimanendo in silenzio e poi abbasso lo sguardo.
-"Vado a vedere a che punto è David" dico per allontanarmi, ma nostro figlio mi anticipa.
-"Sono pronto. Andiamo?" dice allegro.
-"Si, andiamo tesoro" dice Daniel sorridendogli e avvolgendo il braccio intorno alle sue spalle e cambiando completamente atteggiamento nell'arco di pochi secondi.
-"Andiamo" dico brusca avviandomi verso l'ingresso.
Arrivati fuori dal palazzo veniamo subissati dalle domande dei giornalisti ficcanaso.
-"Daniel è vero che presto vi sposerete?" urla una giornalista. Daniel protegge nostro figlio dai flash e dagli obiettivi abbracciandolo e tenendolo stretto a lui.
-"Daniel! Ci saranno altri eredi dopo David?" urla un altro. Alzo gli occhi al cielo e sbuffo mentre salgo sulla monovolume, insieme a David e a suo padre.
-"Mamma, è vero che avrò altri fratelli?" chiede scioccato mio figlio. Guardo frustrata padre e figlio.
-"Lascia stare le cose insensate che dicono i giornalisti. Semmai un giorno avrai dei fratelli, sarai il primo a scoprirlo direttamente da me" sbotto irritata.
-"Sono giornalisti che devono vendere copie per andare avanti. Lascia stare figliolo" dice serio Daniel guardandolo. David annuisce e sorride ad entrambi.
-"Un fratello con cui giocare non mi dispiacerebbe però" dice scherzando anche se gli occhi sono seri. Io mi strozzo con la saliva e inizio a tossire mentre Daniel mi batte la mano sulla schiena e poi mi passa una bottiglietta d'acqua.
-"Ma anche una sorellina non sarebbe male. Che ne pensi?" risponde Daniel.
-"Non potrei giocarci. Penserebbe alle bambole e cose da ragazze" dice scocciato.
-"Io sarei qui comunque..." dico irritata sventolando la mano.
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RITORNI
RomanceDaniel Richarde è il pilota di formula uno per eccellenza. All'età di trentadue anni vanta tantissimi podi, una vita ricca di successi e traguardi raggiunti. Una vita lunga vissuta lontano dalla sua Parigi e sempre in giro per il mondo. Daniel è il...