Capitolo 31

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Kenma's pov

Sembra proprio che io sia diventato sordo, in quel breve lasso di tempo

Forse è stupido, anche molto cliché, ma per una volta, mi è davvero sembrato che al mondo ci fossimo solo noi due

Ero trascinato dal momento

Un momento che mi ha reso cieco, disattento

Dov'è finito quel Kenma Kozume sempre attento ai dettagli?

Sono sicuro che sia stato seppellito dalle emozioni

Le stesse che ha racchiuso così tanto dentro quel barattolo ben sigillato nel suo cuore, che adesso, sono fluite con una tale potenza da averlo completamente intrappolato chissà dove.

Mi chiedo davvero se io sia veramente destinato a continuare a reprimerli sempre e comunque, quei sentimenti

Sono sempre stato terrorizzato di mostrarli agli altri

Questo perché le persone non sono tutte buone, e grazie alla costante assenza dei miei genitori, è una cosa che ho capito fin da quando ero piccolo

Di conseguenza, come dovrei fare a fidarmi?

Da quando ho memoria, ho sempre cercato di stare lontano dalle persone

Dall'esterno si potrebbe pensare che io lo faccia perché sono terribilmente arrogante, quasi come se mi sentissi superiore a chiunque altro

E fin da piccolo, ho silenziosamente ascoltato ciò che si diceva di me

Quello sempre zitto

Quello che non sa socializzare

Quello antipatico, che non vuole parlare mai con nessuno.

Ho sempre odiato questa concezione così distorta che gli altri hanno di me

Ho sempre odiato il fatto che io me ne accorgessi così facilmente

E ho sempre odiato quell'astio insediato nelle persone, capace di farle parlare senza conoscere

Ma alla fine, se questo riusciva a proteggermi

Se queste inutili dicerie erano capaci di non far diventare nessuno indispensabile per me

Che avevo di cui lamentarmi?

Era perfetto

Un meraviglioso connubio nel quale gli altri mi lasciavano stare, e io non correvo il rischio di stare male a causa loro

Allora, perché faceva così male?

Perché quella solitudine si era fatta così straziante?

Alla fine, non era esattamente ciò che volevo?

Non ho mai trovato una risposta concreta, quindi per molto tempo, e un po' anche adesso, ho provato a costruire una realtà nella quale tutto ciò mi andasse bene

O almeno, prima di conoscerti

Perché da quando sei entrato dalla porta di casa mia, mentre stringevi la mano di tua madre che annunciava che da quel momento saremmo stati vicini di casa

Da quando hai trascorso tutto quel tempo con me

Da quando sei, sfortunatamente, entrato nel mio cuore

Ho capito per quale motivo lo detestassi così tanto.

A Kenma Kozume non piace stare solo

Non è apatico

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