Capitolo 38

234 25 5
                                    

Kuroo's pov

Sembra quasi che ogni suono che pervade la stanza sia terribilmente ovattato, come se stessi improvvisamente diventando sordo, il mio cervello si rifiuta di ascoltare anche solo un'altra parola

E mentre le uniche cose che riesco a sentire chiaramente sono i miei stessi pensieri, mi sto rendendo conto che alla fine, io fossi totalmente ignaro

Perché ciò che finora non ho mai visto, ciò che finora non ho mai provato sulla mia pelle, è esattamente questo

E fa male, più di qualunque altra cosa io abbia mai dovuto sopportare.

Forse avrei dovuto essere grato di quella mera ignoranza in cui vivevano i miei genitori, senza lamentarmi troppo

Ma in fondo, chi mi potrebbe biasimare?

Chi oserebbe mai addossarmi la colpa se per tutta la vita mi sono semplicemente limitato ad osservare da dietro le quinte le azioni dei miei genitori, pur di non scorgere ciò che i miei occhi hanno di fronte in questo momento?

Io notavo tutto, ogni piccolo dettaglio

Come mio padre stringesse i pugni, disgustato, quasi come se fosse arrabbiato

Come mia madre si portasse la mano alla bocca, per coprire l'espressione schifata che si prostrava sul suo volto

Come si girassero a guardarmi, facendomi capire che tutto questo fosse sbagliato e intimandomi di non essere così

"Devi capire che sono sbagliati, così come le persone che li difendono" mi dicevano

E io mi limitavo ad osservare, nascosto dal muro che mi proteggeva e che mi faceva vivere nella sicurezza della loro misera ignoranza

Ascoltavo ogni parola, vedevo ogni minimo dettaglio

Faceva male

Ero finito nel baratro dell'oppressione e questo mi aveva fatto diventare cieco, vedevo esclusivamente la mia circostanza, dando per scontato che qualunque alternativa mi avrebbe arrecato meno sofferenza

Ma mai avrei pensato che quel muro sarebbe crollato

Mai avrei pensato che le circostanze alternative avrebbero fatto così male

O forse ci pensavo, ma mi limitavo ad ignorarle, focalizzandomi esclusivamente sulla mia condizione.

Mio malgrado, non posso farci proprio niente

Mi sono sempre concentrato sul presente, non ho mai riflettuto sul futuro

Credevo che prendere le cose come vengono fosse la scelta migliore

Ma forse, se avessi pensato al futuro, se avessi considerato più attentamente le milioni di situazioni alternative, adesso non farebbe così male

Adesso non rimpiangerei maledettamente quella pacifica ignoranza in cui vivevano i miei genitori

Improvvisamente nascondersi non mi sembrerebbe essere una realtà così sconfortante

Ma in fondo, c'è davvero qualcuno che potrebbe biasimarmi?

Esiste davvero qualcuno capace di affermare che la colpa sia mia, nonostante io mi sia semplicemente limitato a fare l'unica cosa che mi aiutasse a vivere tranquillo a casa mia?

Mi piacerebbe vivere con la consapevolezza che questa persona non esista

Mi piacerebbe poterla ignorare, se esistesse

Ma come faccio a non ascoltarla, nel momento in cui quella persona sono io?

Quell'oppressione faceva male, mi faceva sentire come se nemmeno l'aria da respirare mi fosse concessa

Tutte le cose che non sai |kurokenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora