Capitolo 33

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Kenma's pov

Sembro essere bloccato in un tunnel dal quale non si riesce a scorgere nemmeno un flebile bagliore di luce

Giurerei di essere in un altro posto, se il costante ticchettio prodotto dalle lancette dell'orologio posto sul muro della cucina, non mi assicurasse di essere a casa mia

E cosa ancor peggiore, il peso dello sguardo di mia madre si è fatto praticamente insostenibile.

Tutto ciò che vedono i miei occhi è terribilmente sfocato a causa delle lacrime in procinto di uscire

Ma forse, proprio come quando abbiamo litigato, è meglio che sia così

Probabilmente mi conviene avere la vista così offuscata, in modo da non poter vedere l'espressione di mia madre

Vedo solo una sagoma sfocata, posta all'entrata della cucina

Una sagoma silenziosa, ma capace di far pesare la sua presenza in modo spaventoso.

Vorrei che il tempo si congelasse proprio come ha fatto il mio corpo, che non riesce nemmeno a proferire parola

Giusto per non sentire più il peso dello sguardo di mia madre

Anche solo per avere un attimo in cui riflettere su cosa fare

Perché adesso, nonostante io non riesca a decifrare quell'espressione che mi si para di fronte, sento un nuovo insormontabile peso sulle spalle

Uno causato da una sensazione nuova, che credevo di non provare mai, poiché non avevo intenzione di far sapere a qualcuno la mia sessualità

Eppure eccomi qui, a sperimentare un'emozione tremendamente vorticosa

Una sconosciuta, che fa in modo di farmi restare immobile, con gli occhi sgranati

Mi sento inerme

Spaventato

Esposto

Sento solo un confuso ammasso di emozioni nelle quali si riescono a decifrare solo alcune

Perché alla fine, ciò che sto provando continua a restare un mistero.

Del resto, per me è sempre stata un'impresa decifrare i sentimenti e avere tutto sotto controllo

Col tempo ci ho fatto l'abitudine a sentire le cose sfuggirmi di mano, ma in questo momento, tutto lo sconforto causato da questa soffocante atmosfera, sta facendo in modo di farmi sentire perso

Perso in un luogo che conosco bene

Perso in un tempo che sembra scorrere, ma che non mi sta trascinando con sé

Sembro bloccato in questo baratro di logorante paura

E la cosa più frustrante, è che non riesco a farci niente

Di conseguenza, come dovrei fare a comprendere appieno ciò che provo?

Non so a chi dovrei dare la colpa

Al destino?

A mia madre che non mi ha avvertito?

A me stesso?

Alla mia ignorante avventatezza, che non credevo mi avrebbe trascinato in una situazione simile?

Domande su domande

Credevo che fossero finite, dopo questa sera

Allora perché sembro essere tornato a questo straziante punto di partenza?

Tutte le cose che non sai |kurokenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora